La processione ‘intera’

Facebooktwitterpinterestmail

I GIORNI

La processione ‘intera’

Dall’annullamento al raddoppio. Doveva essere annullata per impraticabilità di percorso, invece il tragitto è raddoppiato. Non si tratta ovviamente di una partita degli europei, ma della processione dei Santi Martiri Patroni Felice e Fortunato, dapprima in bilico sull’altalena delle previsioni del tempo, quindi cancellata da un fragoroso scoppio di pioggia, riprogrammata all’ultimo momento pensando di tagliarla a metà percorso e che all’ultimo momento ha trotterellato fino a Vigo e ritorno. Un’imprevista ripresa del percorso tradizionale, come richiamava il vescovo Adriano all’inizio dell’omelia, ricordandone la coincidenza con il suo ingresso in diocesi 7 anni fa.

Doveva essere una processione poco partecipata, per le minacce del tempo e per il disorientamento del popolo di Dio che non ritrovava la base di partenza. Invece la folla ha allungato imprevedibilmente il corteo e la musica della banda si faceva percepire appena a metà percorso. I tutto mescolato inevitabilmente in una bella confusione o forse una ‘confusione bella’, tra la gente in processione e la gente ai lati e le bancarelle e tutto il resto. Si è camminato lungo l’intero Corso di Chioggia, andata e ritorno, sul ritmo delle parole di Papa Francesco e sulla cadenza delle litanie di santi antichi e moderni, con canti e preghiere. Il rientro in Cattedrale dichiarava la stanchezza e la gioia dei partecipanti, accolti dal canto del “Dum Decus” del Coro “Bellemo” in simbiosi con il coro di Borgo S. Giovanni. Vescovo e sacerdoti si recavano alla Cappella dei santi per la venerazione alle loro reliquie. La Messa solenne raccoglieva in preghiera la folla di fedeli e delle autorità, la Parola di Dio – dalle letture bibliche e dall’omelia del vescovo –  illuminava la vita dei Santi. Per tutta la serata fedeli e devoti di ogni età e condizione sono entrati in Cattedrale per una visita e un atto di devozione alle statue e all’urna delle reliquie dei Santi. Bambini e adulti hanno potuto ricevere il dono dell’album che illustra la loro vita e il loro martirio. I santi Felice e Fortunato continuano a fiorire nella fede del popolo cristiano. Nel frattempo, ecco arrivare il saluto degli amici dal pellegrinaggio Macerata-Loreto, svoltosi nella stessa serata e nella notte, con lunghi tratti di cammino sotto la pioggia: “Pieni di forza, di Grazia e di Gloria!”.

 a.b. 

Dal settimanale diocesano “Nuova Scintilla” del 19 giugno 2016