Preghiera e penitenza

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Confraternita dei Flagellanti – A Loreo raduno dei “Fradèi” nella notte della vigilia della Trinità

Preghiera e penitenza

Nella notte di sabato21 maggio si rivivrà a Loreo l’antico rito che la confraternita dei Flagellanti della Santissima Trinità ripete immutato dal 1608. Da varie parti d’Italia i Fradèi raggiungono Loreo già nel primo pomeriggio per la visita all’oratorio e per la confessione. Quest’anno la visita sarà ancora più gradita poiché dopo gli interventi di restauro del 2010 risuonerà la campana del campanile restaurato in questi mesi grazie alla Fondazione della Cassa di Risparmio. A mezzanotte precisa la campana richiama in oratorio i confratelli che, guidati dal padre guardiano don Angelo Vianello e dal priore Oscar Fanton, si riuniranno per il suggestivo rito della vestizione dei “novissi”, cerimonia aperta a tutti. Ai piedi dell’altare i nuovi confratelli chiederanno di far parte della “compagnia” ed aiutati dai padrini presentatori indosseranno per la prima volta il caratteristico saio rosso, il cordiglio ed il cappuccio. Dopo le invocazioni alla Santissima Trinità ed alle preghiere del Padre Guardiano seguirà la lettura della “mariegola”: le regole che scandiscono l’appartenenza alla confraternita. Terminato questo rito i confratelli si recheranno nell’attiguo duomo dove, a luci spente ed a porte chiuse, avrà inizio il rito segreto conosciuto solo ai Fradèi. Al termine comporranno una rossa processione e seguendo il Cristo Crocefisso raggiungeranno la chiesa dedicata alla Madonna del Pilastro, la più antica chiesa del Polesine per le preghiere a Maria. Ritorneranno in processione verso il loro oratorio passando prima per il camposanto per le preghiere ai defunti. Raggiunto l’oratorio il padre guardiano celebrerà la santa Messa della Festa della santissima Trinità ed il saluto e gli auguri del Priore chiuderanno questa notte di preghiera e di penitenza.

La confraternita nasce nel 1608 per volere del Vescovo di Chioggia Lorenzo Prezzato, nel 1613, aumentando di numero, chiede ed ottiene di costruire un proprio oratorio, vera scuola di preghiera e scrigno dove sono custodite numerose testimonianze artistiche. La notte del 21 maggio sarà una notte speciale che ricorderà nella preghiera anche Gabriella Pacchiella che per lunghi anni si è occupata della distribuzione dei sai e custode attenta dei preziosi registri della confraternita, un punto di riferimento per centinaia di confratelli che, sparsi per il mondo e non potendo partecipare per vari motivi, si rivolgevano a lei per il pagamento delle quote annuali e per le varie comunicazioni. Alla confraternita dei Flagellanti di Loreo sono iscritte anche numerose consorelle che non vestono alcun saio né possono partecipare ai riti di preghiera. Ad oggi i Fradèi di Loreo rappresentano una delle poche confraternite presenti nel nord Italia ed il richiamo si fa ancora sentire: anche quest’anno il rito della vestizione vedrà l’entrata di parecchi nuovi confratelli desiderosi di aderire alle regole antiche che richiamano alla penitenza, alla preghiera ed alla carità. Per saperne di più consigliamo la lettura del libro “I flagellanti della santissima Trinità” opera dello storico Piergiorgio Bassan edita da Il Gerione nel 1976 ed il libro “La confraternita della Santissima Trinità nel contesto della venezianità di Loreo” di Enrico Bonafè edito in occasione dei 400 anni dell’oratorio da Nuova Scintilla.                                         Andrea Bellato

Nella foto: la Confraternita con proprie insegne in occasione del pellegrinaggio giubilare alla cattedrale di Chioggia.