Nell’unità della fede e della carità

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OSSERVATORIO DEL GIUBILEO

Giubileo della comunità della Cattedrale

Nell’unità della fede e della carità

Quanti passaggi dalla Porta Santa? Tante persone insieme, a gruppi, da soli. A volte semplicemente per un ingresso più comodo in Cattedrale. È bello e utile passare la Porta Santa con la propria famiglia. Domenica 17 aprile l’abbiamo fatto con tante persone, papà e mamme e figli, la propria famiglia naturale accompagnata da tante altre nella vasta comunità della famiglia parrocchiale della Cattedrale. Un luogo consueto e un passaggio abituale hanno svelato la bellezza del loro significato.

Riuniti alle 9.30 del mattino davanti alla Madonna “Refugium Peccatorum” nel giardino dell’episcopio adiacente alla Cattedrale, siamo stati accompagnati e ammaestrati dal vescovo Adriano all’ingresso della Porta santa, nella domenica nella quale Gesù si presentava come il Buon Pastore. Condotti davanti alle reliquie dei Santi, verso il Battistero e verso il Crocifisso dell’altare maggiore, abbiamo percorso il cammino della fede rinnovando le promesse del cristiano, riconoscendo il nostro Salvatore e affidandoci a Lui.

Il compimento del gesto del Giubileo, che il sabato precedente era stato preparato da un pomeriggio di confessioni, è avvenuto con la celebrazione della Messa. Una bella folla di gente, attenta e partecipe, ha goduto della grazia del Giubileo. Non sono stati inutili i vari richiami e in particolare la piccola opera missionaria di tanti fedeli, che hanno passato l’avviso da persona a persona, percorrendo case e condomini. Da rilevare due gesti di carità: quello indicato dalla diocesi, per il sostegno all’Emporio della carità, con il ricavato di € 615, e quello di un pranzo della comunità nel Centro parrocchiale, insieme con alcune persone che frequentano il punto Caritas della parrocchia.

(a. b.)