“Vivere è aiutare a vivere”

Giornata-Lebbrosi
Facebooktwitterpinterestmail

GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA

Ricorre il 31 gennaio la giornata per combattere, anche socialmente, la lebbra

“Vivere è aiutare a vivere”

La Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra, voluta con tenacia da Roul Follereau per restituire dignità e diritti ai malati di lebbra, è per l’AIFO (Amici di Roul Follereau) l’evento più importante dell’anno. Siamo giunti, quest’anno, alla 63ª Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra, grande appuntamento di solidarietà che i volontari del Gruppo Aifo di Chioggia “Amici dei lebbrosi” proporranno alla nostra Diocesi, l’ultima domenica di gennaio, con lo slogan “Vivere è aiutare a Vivere”. Ma perché la lebbra esiste ancora? Nel 2014, 213.899 persone, tra cui molti bambini, hanno contratto questa malattia; pur essendo la lebbra una malattia facilmente curabile, le cause principali continuano ad essere la povertà, la guerra, la fame, l’ignoranza, l’indifferenza e l’assenza di servizi socio-sanitari.

Per questo la sfida di oggi non è solo curare le persone colpite, ma combattere l’indifferenza e l’emarginazione, garantendo l’inclusione sociale oltre il pregiudizio legato alla malattia. Grazie all’accoglienza e alla solidarietà dei Parroci e alla collaborazione dei soci Aifo, dei gruppi missionari e di tantissimi amici di buona volontà, costruttori di pace e di giustizia, anche quest’anno ci uniremo nella consueta grande “catena d’amore”(R.F) che abbraccia i volontari di Chioggia, Sottomarina, Cavarzere, Porto Viro, Polesine Camerini, Villaggio Norge, Rosolina, Volto di Rosolina, Cavanella, Valli di Chioggia, Sant’Anna, con migliaia di volontari sparsi nelle centinaia di piazze e parrocchie d’Italia. Scriveva Raoul Follereau, il grande Apostolo dei Lebbrosi: “Una buona azione, un gesto di vera fraternità crea la gioia e da questa gioia nasce un’altra gioia ed è un susseguirsi di felicità indefinito e forse infinito. C

hi fa del bene non conoscerà mai tutto il bene che ha fatto”. Raoul Follereau sapeva di dire la verità: in questa giornata infatti l’entusiasmo di chi sensibilizza e di chi dona offerte, esprime una gioia contagiosa che scaturisce semplicemente dall’amare gli Ultimi, riuscendo a sconfiggere, come dice Papa Francesco, la “cultura dello scarto”. Saremo presenti quindi questa domenica 31 gennaio 2016 nelle parrocchie, a tutte le Sante Messe, pregando insieme per i malati di lebbra; dopo, all’uscita, intorno ad un banchetto, sarà possibile ricevere informazioni dettagliate sulla malattia e acquistare, con una piccola offerta, un vasetto di ottimo “Miele della Solidarietà”.

Papa Francesco nel suo sublime ed esaustivo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace ci apre gli occhi, ci ammonisce e ci esorta: “Vinci l’indifferenza, conquista la Pace” e in premio riceveremo l’Amore e la Gioia a piene mani. Intanto Gesù, da duemila anni, continua a benedirci e a rassicurarci: “Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati Figli di Dio” (Mt.5, 9).

Maria Luisa Fidone

Gruppo AIFO – Chioggia

“ Amici dei Lebbrosi”