I vescovi del Nordest sui temi attuali

Zelarino
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I vescovi del Nordest sui temi attuali

Molti gli argomenti al centro dell’incontro della Conferenza episcopale Triveneto: vita consacrata, riforma delle cause di nullità del matrimonio, Giubileo della Misericordia, missioni, accoglienza a profughi e migranti, scuole paritarie e Seminari. Durante la preghiera dell’Angelus il ricordo delle vittime del terrorismo

Numerosi i temi toccati durante la periodica riunione della Conferenza Episcopale Triveneto (Cet) svoltasi a Zelarino/Venezia. In mattinata una significativa parte della riunione è stata dedicata, attraverso un intervento iniziale del vescovo delegato mons. Gianfranco Agostino Gardin e il successivo dialogo tra i presenti, alla realtà della vita consacrata nelle regioni del Nordest. Si è rilevato, con realismo, il crescere dell’età media (ben oltre i 70 anni, sia per i religiosi che per le religiose) e il diminuire progressivo sia di presenze che del numero di comunità, scese all’incirca un terzo in media nell’ultimo decennio (ad oggi, nel Triveneto, risultano presenti poco più di 1.700 religiosi e oltre 8.000 religiose), ma è stato ricordato, con riconoscenza, che “molti/e consacrati/e anziani/e sono persone che hanno donato molto, anche nella missione ad gentes, e che ora vivono con profonda fede come autentiche lampade accese nella Chiesa”.

Si è riscontrata, in particolare, una crescita nelle buone relazioni tra le comunità di vita consacrata e le 15 Diocesi del Nordest, anche a seguito della “Dichiarazione di intenti” – contenente alcuni “impegni di reciprocità” – sottoscritta all’inizio del 2010 tra Conferenza Episcopale Triveneto e Superiori/e Maggiori (Cism e Usmi) e che ha contributo a favorire il clima positivo tra vescovi, diocesi e vita religiosa. Ora la Commissione triveneta per la vita consacrata intende approfondire una serie di temi come aspetti problematici o sfide del tempo presente: la questione delle vocazioni, il significato delle opere e la loro gestione, modalità e stile dei rapporti con la Chiesa particolare in cui le comunità di vita consacrata operano, il rapporto con il contesto storico-sociale e il carattere “profetico” della vita consacrata.

Nel corso dell’incontro, i Vescovi si sono confrontati sull’attuale missione triveneta in Thailandia e su possibili altre iniziative di cooperazione missionaria; hanno avuto quindi uno scambio di informazioni e valutazioni sull’imminente Giubileo della Misericordia e sui criteri e modalità di accoglienza che si sta realizzando a favore dei profughi e migranti.

Durante la recita dell’Angelus, i vescovi hanno ricordato e pregato per tutte le vittime degli atti di terrorismo; lo stesso presidente della Cet Francesco Moraglia ha raggiunto i confratelli vescovi solo nel corso della giornata, dopo aver partecipato a San Marco ai funerali della veneziana Valeria Solesin.

Nel pomeriggio i vescovi hanno proseguito – con l’intervento del vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico mons. Adolfo Zambon – l’aggiornamento sul recente motu proprio di Papa Francesco “Mitis Iudex Dominus Jesus” che riforma il processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio. Hanno, infine, affrontato alcune questioni relative alla scuola paritaria e alla formazione professionale nonché definito le linee generali e i principali contenuti della “due giorni” in programma a Cavallino (Venezia) il 7 e 8 gennaio 2016 e dedicata alla vita dei Seminari, in particolare negli aspetti educativi e formativi.