Grazie, padre Pietro

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CAVARZERE. Avvicendamenti in Duomo

Grazie, padre Pietro

Una vera e propria folla, che il duomo non è riuscito a contenere, ha partecipato domenica scorsa alla messa delle 9.30 per salutare padre Pietro Bettelli, che ha lasciato la comunità cavarzerana, e dare il benvenuto al nuovo superiore padre Pierantonio Zago. La cerimonia è stata molto sentita e suggestiva. Giunto a Cavarzere nove anni fa, padre Pietro, con il suo entusiasmo e la sua capacità di entrare in relazione con le persone di tutte le età, ma in particolare con i giovani, ha dato un notevole impulso alle attività del patronato. La sua attività davvero instancabile tra i nostri ragazzi e le nostre famiglie ha dato come frutto i Grest, i campiscuola, le tante iniziative del patronato. Ma si è tradotta soprattutto nell’impegno quotidiano nel nostro patronato, in cui ha saputo essere compagno di viaggio, guida, educatore, punto di riferimento per i nostri ragazzi, continuando nel modo migliore la tradizione dei padri Canossiani a Cavarzere, che ha portato nel nostro paese religiosi che hanno formato generazioni di Cavarzerani ed i loro nomi vengono ricordati, anche a distanza di molti anni, con affetto e gratitudine da molti di noi. Ora padre Pietro proseguirà il suo ministero presso l’oratorio canossiano di Pachino in provincia di Siracusa. A sostituire padre Pietro è arrivato padre Pierantonio Zago, proveniente dall’oratorio romano di Acilia. Alcuni di noi hanno già avuto modo di conoscerlo e di apprezzarlo durante una sua seppur breve permanenza a Cavarzere nei primi anni Novanta, nei mesi del diaconato.

Anche la comunità civile ha voluto esprimere la propria gratitudine a padre Pietro e dare il benvenuto a padre Pierantonio. Al termine della celebrazione il sindaco Henri Tommasi a nome della cittadinanza ha ringraziato padre Pietro “per essere stato un interlocutore attento e sensibile con la comunità civile, per aver condiviso con le amministrazioni comunali succedutesi in questi anni l’attenzione per la realtà giovanile, la volontà di dare risposte e proposte adeguate ai nostri ragazzi, per farli crescere, per farli diventare degli adulti che siano ad un tempo buoni cristiani ma anche buoni cittadini, in grado di dare un futuro al nostro paese”. La giornata si è poi conclusa in fraternità con il pranzo presso il patronato. (N. S.)