“Dalla parte dei poveri”

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OTTOBRE MISSIONARIO

“Dalla parte dei poveri”

“La Chiesa è il popolo delle beatitudini, la casa dei poveri, degli afflitti, degli esclusi e dei perseguitati, di coloro che hanno fame e sete di giustizia. Le comunità ecclesiali sappiano accogliere con amore preferenziale i poveri, tenendo le porte della Chiesa aperte perché tutti vi possano entrare e trovare rifugio” (Papa Francesco). L’invito del Papa è a mettersi “dalla parte dei poveri” affidando alle nostre comunità un’opportunità di riflessione e di preghiera per la Giornata Missionaria Mondiale (18 ottobre), per tutto il mese di ottobre e l’intero anno pastorale, incoraggiando stili di vita autenticamente evangelici. L’invito, più volte ripetuto da Papa Francesco, è risuonato anche il 27-30 agosto al Convegno di Assisi, la città che vide il figlio del ricco mercante di stoffe Pietro di Bernardone spogliarsi delle vesti per seguire “sorella povertà”, dove 200 laici (tra i quali due rappresentanti del Centro Missionario di Chioggia), religiosi e religiose, sacerdoti si sono trovati per partecipare alla 13ª edizione delle giornate di Spiritualità missionaria promossa dall’Ufficio Nazionale per la Cooperazione Missionaria tra le chiese e dalla Fondazione Missio. Tema del convegno, che ha dato via all’intero anno pastorale evocando non a caso il titolo della prossima Giornata Missionaria Mondiale, è stato “Dalla parte dei poveri, condivisione e profezia del Regno”.

Don Michele Artuoro, responsabile dell’Ufficio Nazionale, ha sottolineato che “siamo chiamati a compiere scelte, ad essere profezia perché i poveri hanno un volto, un nome, una storia”. Non è mancato un attento sguardo alla realtà che viviamo, compresa quella degli immigrati, all’uso del denaro e del potere, alla necessità della condivisione e di un’economia solidale. Il Vescovo di Bergamo mons. Francesco Beschi, dopo una bella presentazione di don Alessandro Dordi che sarà beatificato il prossimo 5 dicembre, ha sottolineato che al centro non ci siamo più noi ma loro, i più semplici e i più poveri della terra, e che è necessario ascoltare i cuori dei poveri, soggetto e non oggetto di missione.

Ma perché dobbiamo stare dalla parte dei poveri? Perché sono i prediletti del Signore (“Beati i poveri…”), perché Lui ha scelto di nascere, vivere e morire povero per farci ricchi della sua tenerezza e salvezza, dono della sua Misericordia. I “poveri” li avremo sempre con noi, non solo perché ci sono e possono far parte della nostra famiglia, della nostra realtà, ma perché noi, scegliendo Cristo, scegliamo questo tipo di vita. “Noi dobbiamo essere poveri come Cristo; vivere la beatitudine della povertà è riconoscere di essere poveri, cioè creatura, amati e voluti da un Altro. La potenza di Dio è in ogni debolezza umana. I poveri sono la carne di Cristo e ognuno di noi è carne di Cristo” (Suor Chiara Speranza, Clarisse di Perugia, in un intervento video al convegno di Assisi). Gesù si presenta come colui che sta alla porta e bussa, è il Dio mendicante che chiede di essere ospitato. Iniziando il mese di ottobre missionario e un nuovo anno pastorale ci viene proposto l’impegno di uscire da noi stessi, a camminare verso l’altro, il fratello in cui incontriamo l’Altro, cioè Dio stesso. Siamo invitati ad essere “popolo di Misericordia”, cioè uomini e donne che sanno farsi compagni di viaggio di qualunque fratello e sorella, poveri come loro, ma uniti per accogliere il dono dell’Amore che libera i nostri cuori. In questo modo possiamo prepararci a celebrare il Giubileo della Misericordia che è occasione preziosa per vivere il vero spirito del Vangelo, l’amore verso i poveri, gli ultimi, l’uscita verso le periferie dell’esistenza.

L’Ottobre Missionario anche quest’anno prevede un cammino di animazione articolato in cinque settimane, ciascuna delle quali propone un tema su cui riflettere: Contemplazione, Vocazione, Responsabilità, Carità, Ringraziamento.

Ricordiamo che tradizionalmente il mese di ottobre è riconosciuto come il mese missionario per eccellenza, dopo che nel 1926 l’Opera della propagazione della Fede propose a Pio XI di indire una giornata annuale in favore dell’attività missionaria della Chiesa universale. La richiesta venne accolta con favore e lo stesso anno fu celebrata la prima “Giornata missionaria Mondiale per la propagazione della fede”, stabilendo che ciò avvenisse ogni penultima domenica di ottobre. In questo giorno, e durante tutto il mese, i fedeli di tutti i continenti sono chiamati ad aprire il loro cuore alle esigenze spirituali della missione e ad impegnarsi con gesti concreti di solidarietà a sostegno di tutte le giovani Chiese. Vengono così sostenuti con le offerte raccolte progetti per consolidare la Chiesa mediante l’aiuto ai catechisti, ai seminari con la formazione del clero locale, e all’assistenza socio-sanitaria dell’infanzia. P. Bellemo