Grazie, suor Umberta Finotti!

Suor-Umberta
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PETTORAZZA GRIMANI. Celebrato il 50° anniversario di vita consacrata della superiora

Grazie, suor Umberta Finotti!

Una vita consacrata per il Signore, spesa nel servizio dei più piccoli, in mezzo ai fanciulli della scuola materna e, per tanti anni, ai bambini della Diocesi di Chioggia accolti nella Colonia “Clodiensis Stella Maris” a Feltre (BL), testimoniando l’amore; una persona che ti ispira fiducia, che ti infonde serenità, che ti parla di Dio, che ti svela l’amore del Padre che sta nei cieli; una sorella a noi simile, ma nello stesso tempo diversa per lo stile di vita che attua, per la divisa che porta, per la testimonianza che dà: ecco Suor Umberta Finotti!

Per tutto questo, domenica 28 giugno, nella ricorrenza del suo 50° anniversario di vita consacrata, le sue Consorelle della Congregazione delle Suore dell’Immacolata di Santa Chiara presenti in Diocesi, i suoi familiari provenienti da varie località, la popolazione di Pettorazza, i bambini della Scuola Materna “S. Giuseppe”, si sono ritrovati tutti nella chiesa parrocchiale, dove il parroco don Lorenzo aveva predisposto con cura la solenne concelebrazione.

Presenti alla concelebrazione i sacerdoti: don Giovanni Lodo, don Luigi Dalle Nogare, mons. Giuliano Marangon delegato per la vita religiosa, mons. Francesco Zenna vicario generale; presiedeva Sua Ecc. mons. Dino De Antoni, Arcivescovo emerito di Gorizia, che ha condiviso tanti anni di lavoro con Suor Umberta nella Colonia “Clodiensis Stella Maris” di Feltre.

Nell’omelia, prendendo lo spunto dal Vangelo della domenica che raccontava il doppio miracolo di Gesù con la rianimazione della figlia di Giairo e la guarigione della emorroissa, il presule metteva in evidenza l’attenzione che Gesù ha avuto per le donne che, a quei tempi, nulla contavano, valorizzando la loro persona e la loro femminilità.

Suor-Umberta-4Un ruolo ancora più importante ora la donna lo esperimenta anche nella Chiesa, soprattutto con la scelta della vita religiosa.

La vita religiosa è come il vaso di profumo versato da Maria di Betania sul capo e sui piedi di Gesù. Chi si consacra con la professione religiosa – continuava ancora mons. De Antoni – versa infatti nel corpo ecclesiale il profumo dei giovani anni di una vita “sprecata” per Dio e i fratelli.

Consacrarsi a Dio infatti non nasce da una rivalsa femminista contro gli uomini, ma è affermare che Dio è sufficiente al cuore di una donna.

La vita religiosa poi non è un “deserto sterile”, ma piuttosto un deserto che si riempie di germogli, quelli dei bimbi e dei più poveri che vengono presi in cura dalle religiose.

Solenne è stato l’ingresso in chiesa, e tutta la celebrazione è stata animata dal Coro interparrocchiale dell’Unità Pastorale di Pettorazza Grimani e Papafava.

Dopo il saluto liturgico, si dava lettura ai vari messaggi augurali: il telegramma di Papa Francesco con la speciale benedizione; il saluto e ringraziamento del vescovo mons. Adriano Tessarollo, l’augurio di mons. Giuliano Marangon delegato per la vita religiosa, della Madre Generale e del Capitolo della sua Congregazione, il saluto e ringraziamento del Sindaco a nome della popolazione di Pettorazza, l’intervento del dott. Nerio Pellegrini a nome del Comitato della Scuola Materna, e all’inizio anche il saluto dei “suoi” bimbi della Scuola Materna.

Alla fine, con i ringraziamenti, un momento conviviale nella sala attigua e poi nella scuola materna si condivideva il pranzo con le consorelle, parenti ed amici, a cui si sono uniti con gioia anche altri sacerdoti, tra cui don Virgilio Poletto, mons. Vincenzo Tosello, padre Angelico dei Canossiani.

Una giornata “storica” per la vita della comunità parrocchiale e in particolare per la scuola materna e la Congregazione delle nostre Suore, alle quali ancora una volta diciamo: “Grazie!”.

È stato bello pertanto, in quest’anno dedicato alla vita consacrata, festeggiare suor Umberta e con lei tutte le donne che consacrano a Dio la loro vita.

L. D. N.

(Foto Nora – Cavarzere)