Riapre l’antica chiesetta

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Riapre l’antica chiesetta

MOCENIGA DI ROSOLINA. Il vescovo Adriano inaugura l’edificio restaurato

Un altro gioiello del patrimonio storico-artistico-religioso della diocesi viene riconsegnato alla comunità questo sabato 9 maggio. Si tratta della chiesetta settecentesca dedicata all’Immacolata Concezione in località Moceniga di Rosolina, sulla strada per Albarella. Costruita dai fratelli patrizi veneziani Alvise e Marcantonio Mocenigo alla fine del 1700, venne benedetta dal vescovo mons. Civran il 29 ottobre 1790. La chiesetta, passata prima ad una Fondazione religiosa di Vicenza e poi all’Ente Delta Padano, venne da quest’ultimo donata nel 1968 alla diocesi di Chioggia. Il vescovo Adriano – com’egli stesso spiega in un libretto pubblicato per questa circostanza, curato da G. Marangon – ha ritenuto opportuno procedere al recupero dell’edificio, che ormai versava in degrado ed era oggetto anche di atti vandalici, per offrire ai turisti che frequentano la zona valliva di Rosolina un luogo di sosta spirituale e anche, in determinate circostanze, di preghiera e di culto. I fondi per l’intervento sono stati messi a disposizione dalla diocesi, dalla Cei-Beni culturali (8 x mille) e dal GAL Delta Po; progettisti: arch. T. Pontesan e arch. M. Furlani.

L’edificio sacro misura m 10,60 x 7 x 6.30 d’altezza: l’elegante facciata è ornata di due semicolonne e di un grande timpano triangolare, reca sopra il portale una lapide che illustra la dedicazione a Dio e alla Madre di Dio “concepita senza peccato originale”. Da notare che l’intitolazione all’Immacolata avvenne molto prima della proclamazione ufficiale del dogma (8 dicembre 1854), a testimonianza di una devozione già radicata nel popolo cristiano. All’interno, di essenziale semplicità, l’altare marmoreo è sormontato appunto da una copia della statua della Madonna Immacolata di Antonio Bonazza (sec. XVIII) – quella originale fu trasferita nel 1973 nella chiesa parrocchiale di Rosolina –, mentre all’esterno, sul sagrato, una lapide ricorda l’antica vera da pozzo poi trasferita nella canonica di Rosolina, reca la data di costruzione della chiesa (1790) e quella dell’attuale intervento (2014).

I lavori di restauro hanno comportato la pulitura, il risanamento, l’integrazione e il risarcimento delle parti ammalorate o mancanti – dal tetto agli infissi al pavimento agli impianti – in tutto l’edificio sacro, compresa la piccola sagrestia. All’interno, in controfacciata, è stata infine collocata una lapide a ricordo del radicale restauro voluto dal vescovo mons. Adriano Tessarollo, che proprio questo sabato 9 maggio con la celebrazione della messa alle 10.30 inaugura il rinnovato tempietto per la devozione e il culto di fedeli e visitatori.                                                     (Vito)