Presenza importante

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Presenza importante

VITA CONSACRATA.I padri Canossiani da quasi 50anni a Cavarzere

L’avventura spirituale ed educativa dei Padri Canossiani prende origine dalla vita santa ed appassionata di Maddalena di Canossa. La Marchesa Maddalena di Canossa nasce a Verona il 1° marzo 1774 e, in un crescendo di abbandono in Dio, dedica la sua vita al servizio della Carità, nella cura e nel soccorso delle fasce più povere e più deboli della società del suo tempo, con grande attenzione soprattutto ai bambini e ai giovani. La sua profonda ricerca di Dio e della sua volontà la porta a comprendere che “non poteva amare il prossimo da signora, continuando a godere dei privilegi del suo ceto sociale e limitandosi a spartire le sue cose, senza dare se stessa” (dall’omelia di S. Giovanni Paolo II nella Canonizzazione di S. Maddalena, 2 ottobre 1988). Maddalena lascia così il palazzo dei suoi nobili antenati e va a vivere in mezzo alla gente, nel povero quartiere di San Zeno di Verona. Si prende cura dei piccoli, dei ragazzi e delle ragazze abbandonati, cercando di elevare la loro condizione di vita e di seminare il buon seme della fede. La sua è un’ispirazione educativa: alle sue prime compagne ripeteva spesso: “Gesù non è amato perché non è conosciuto”; e anche “soprattutto fate conoscere Gesù”. Scuola e catechismo, formazione umana ed esercizi spirituali, sono le principali attività nelle quali Maddalena di Canossa esercita la Carità verso coloro che il Signore le ha affidato. Nel 1808 dà origine alle Figlie della Carità, le Canossiane, prima a Verona, poi a Venezia, e presto in molti importanti centri dell’Italia del Nord: la passione di servire il Cristo nei suoi poveri che la spinge sembra la fiaccola di un incendio che riscalda i cuori e infiamma di carità l’anima di molte giovani donne che si uniscono a lei.

La diffusione rapida e capillare delle Canossiane, il loro servizio educativo apprezzato e richiesto da molte parti, testimonia il coraggio e la fede di questa donna che il Signore ha chiamato ad essere testimone di una carità operosa, discreta, attenta agli ultimi. Il cuore di Maddalena di Canossa ben presto si rivolge anche ai bisogni materiali e spirituali dei ragazzi e dei giovani, la maggior parte dei quali viveva condizioni sociali, morali e spirituali davvero misere. Sogna di dar vita alla Congregazione dei Figli della Carità, che si occupino dell’educazione umana e cristiana della parte maschile della gioventù, così come le Canossiane di occupavano della parte femminile. Il sogno fa fatica ad avverarsi: ci sono vari tentativi di inizio, contatti con persone di grande santità, come don Antonio Provolo di Verona, e anche l’abate Antonio Rosmini di Rovereto … ma il piano di Dio sembra volgere in un’altra direzione. Il buon Dio che concede ai suoi santi i sogni, spesso si prende la briga di attuarli a modo suo. L’opera a favore della gioventù maschile prende origine il 23 maggio 1831 presso la chiesa di Santa Lucia a Venezia, grazie alla disponibilità di don Francesco Luzzo, sacerdote veneziano, infiammato di carità dall’intuizione di Maddalena di Canossa. Si tratta di un oratorio, dove ogni giorno vengono riuniti i ragazzi di quel sestriere per la catechesi, un po’ di scuola, le preghiere e lo svago. L’oratorio è aperto tutti i giorni e frequentato da un numero impressionante di ragazzi e giovani ai quali sarebbe stata riservata solo la dura legge della strada. In aiuto a don Luzzo, arrivano due laici bergamaschi, Giuseppe Carsana e Benedetto Belloni. Sono due semplici falegnami che si sentono chiamati a mettere la loro vita al servizio della Carità e della gioventù. Anche per loro il dono dello Spirito della Canossa è una fiamma che li accende di amore per Dio e per il prossimo. Santa Maddalena si spegne il 10 aprile 1835 e la sua opera continua.

L’oratorio Canossiano resterà a Venezia (da Santa Lucia passerà a San Giobbe) per cento anni. I Padri Canossiani, tenacemente a servizio del loro impegno quotidiano di educazione e accoglienza, per tutto quel periodo sono rimasti pochi fratelli laici. In questo si è reso visibile lo spirito che santa Maddalena desiderava per noi, e cioè che i Canossiani crescessero nell’umiltà e oscurità ai piedi della Croce. Ma quando il Signore volle, grazie ai Servi di Dio fra Giovanni Zuccolo e padre Angelo Pasa, negli anni ’30 del secolo scorso, l’Istituto dei Canossiani conobbe una nuova fioritura: dalla casa madre di Venezia venne l’impulso per la fondazione dell’oratorio di Conselve, dell’oratorio di Feltre, del seminario di Fonzaso … In cinquant’anni la Congregazione ha aperto Comunità in molte parti d’Italia, ma anche in Brasile, nelle Filippine e più recentemente in India, in Africa e a Timor Est.  L’arrivo a Cavarzere, nella parrocchia di San Mauro, risale al 1967. I primi Padri guidati da p. Modesto (insieme a lui c’erano p. Lucio e fra Domenico) furono chiamati dal parroco mons. Giovanni Pozzato al servizio della gioventù e della catechesi nel Patronato San Pio X. Dopo di loro altri religiosi si sono succeduti, e molti ne conservano un bellissimo ricordo: fra Domenico, p. Alberto, p. Saverio, p. Mariano, p. Giovanni, p. Riccardo … Oggi siamo in tre e cerchiamo di essere fedeli al carisma di Santa Maddalena e degni di quelli che ci hanno preceduto.     

p. Angelico Merlin, Fdcc “da Nuova Scintilla n.13 del 29 marzo 2015”

(Nella foto: chiesetta Padri Canossiani)