ALLA SCOPERTA DELLA BIBBIA (57)

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ALLA SCOPERTA DELLA BIBBIA (57)

La Bibbia: istruzioni per l’uso

Come non annoiarsi percorrendo le sale della grande biblioteca della Bibbia? Come trarne profitto? Per leggere la Bibbia non è necessaria nessuna condizione preliminare. La Bibbia non è un libro così particolare da essere obbligati a guardarlo da lontano. Penso ai monaci de Il nome della rosa (U. Eco) che si introducono di nascosto nella biblioteca del monastero. Essi muoiono tutti avvelenati per aver voluto leggere. Nel nostro caso non c’è nessun rischio di avvelenamento. Le pagine non sono impregnate di un veleno letale! Bisogna leggere la Bibbia utilizzando tutti gli strumenti di lettura di cui la nostra intelligenza ci ha dotati. Non c’è nulla che deve rimanere nascosto. Il timbro «segreto-riservato» non è stato apposto su nessuna pagina.

Ovviamente si può prendere in mano la Bibbia come un qualsiasi altro libro e cominciare a leggerla dalla prima pagina. In questo modo però ci si imbatte ben presto in racconti difficili e antiche prescrizioni legali, di cui il lettore moderno fa fatica a venire a capo. Questo è dovuto al fatto che la Bibbia non è un libro come gli altri, da leggere tutto d’un fiato come un romanzo. Il significato stesso della parola «Bibbia» lascia capire il perché: deriva dal greco e, nella sua traduzione letterale, significa «libri». La Bibbia infatti è simile a un’intera biblioteca, in cui sono stati raccolti libri di epoche e generi diversi. Ci sono raccolte di storie e poesie, di leggi e lettere. La cosa migliore è iniziare la lettura dai vangeli, e più precisamente dal vangelo di Marco, il primo e il più breve. Gesù Cristo infatti per noi cristiani è «il centro della Bibbia»: l’Antico Testamento rimanda a lui, mentre il Nuovo Testamento racconta direttamente di lui.

Non va dimenticato che la lettura della Bibbia non dà automaticamente accesso alla verità. Non ci si appropria di una verità semplicemente leggendo un testo, anche se tratto dalla Bibbia. Si può leggere la Bibbia per tutta la vita senza che accada nulla. La ripetizione del testo tramite la semplice lettura non permette l’incontro con Dio, è necessario aggiungere un momento di ascolto, di meditazione. Forse l’unica condizione preliminare per la lettura della Bibbia è accettare che ci metta in discussione, che critichi le nostre opinioni e convinzioni. Se si è ancorati alle proprie sicurezze, se tutti i bulloni delle nostre certezze sono ben stretti, è inutile aprire la Bibbia. Per leggere la Bibbia è indispensabile avere fame e sete di verità. E’ necessario essere un esploratore pronto a partire per una grande avventura.

Certo è possibile – come si diceva – iniziare a leggere la Bibbia immediatamente e direttamente. Tuttavia, per affrontare la lettura e lo studio della Bibbia non è male avere una buona «scatola di attrezzi», perché dagli attrezzi dipenderà la qualità e la serietà della nostra lettura. La saggezza popolare ha ragione: è dagli attrezzi che si riconoscono i buoni artigiani. Sappiamo che strumenti e attrezzi comprati per la strada o sulla bancarella del mercato hanno una durata molto limitata. Accade la stessa cosa con i sussidi che aiutano nella lettura della Bibbia. E’ comunque importante sottolineare che spetta a chi usufruisce di questi strumenti farne un uso saggio e ragionevole. La prima lettera ai Tessalonicesi dà questo consiglio: Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono (5,21).

Per entrare nel mondo della Bibbia può essere utile un testo di introduzione generale alla Scrittura. Tra i tanti in commercio tiro acqua al mio mulino e segnalo: G. Boscolo, La Bibbia nella Storia. Introduzione generale alla Sacra Scrittura, Messaggero-FTTR, Padova 20112. Segnalo anche la collana «Dabar-Logos-Parola» delle Edizioni Messaggero – Padova, nata con lo scopo di facilitare e accompagnare l’incontro di ogni credente con la Scrittura. Questa collana commenta i brani della Bibbia più significativi e più in uso nella liturgia. Infine, le edizioni più note della Bibbia in lingua italiana sono: La Bibbia di Gerusalemme, Dehoniane, Bologna 2009; La Bibbia TOB, Elledici, Leumann 2009; La Bibbia. Via verità e vita, San Paolo, Cinisello Balsamo 20122 – queste tre edizioni riportano la traduzione ufficiale CEI del 2008 -; La Bibbia, Parola del Signore. Traduzione interconfessionale in lingua corrente, Elledici-ABU, Leumann 2014.

La lettura della Bibbia esige pazienza, impegno e costanza, ma alla fine la soddisfazione è senza limiti e sempre rinnovabile. Da quando esiste la Bibbia il suo autore principale – Dio – aspetta il lettore. Un incontro fantastico che viene proposto con un appuntamento comunitario (ad esempio l’incontro del vangelo) o individuale. La qualità dell’incontro dipende dalla qualità della lettura. Per incontrare Dio nelle pagine della Scrittura è necessario innanzi tutto imparare a leggere e poi ascoltare. (57. fine)

Gastone Boscolo

“da Nuova Scintilla n.7 del 15 febbraio 2015”