Ospitalità Immigrati

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Prosegue il progetto di ospitalità per i rifugiati

“…E mi avete ospitato”

La Caritas diocesana, sezione migranti, e la Comunità Missionaria di Villaregia, muovendosi in sinergia, memori del monito evangelico “Ero straniero e mi avete ospitato”, continuano ed anzi incrementano la loro opera di sensibilizzazione e le giornate di condivisione di informazione delle comunità parrocchiali, gruppi unità e associazioni cristiane sul tema della fraternità e dell’amicizia con gli uomini e le donne venuti da lontano ad abitare fra noi. In particolare sono state individuate delle aree del progetto di ospitalità per i rifugiati residenti nella nostra diocesi, che sono attualmente all’incirca un centinaio.

Le aree del progetto nelle quali ciascuno, singolo o associato, può dare una mano sono: quella culturale, linguistica, manuale, ludico-ricreativa, sociale e religiosa. Qui c’è da aguzzare la fantasia nel domandarsi concretamente cosa fare quando si decide nel proprio cuore di mettersi in gioco per costruire una società più accogliente ed ospitale. Continuano intanto gli incontri, le testimonianze per gruppi parrocchiali, gruppi giovanili, classi di catechismo, ecc., le giornate di lavoro e di conoscenza reciproca presso le sedi della Caritas e della Comunità Missionaria. Incontri ben riusciti si sono svolti ultimamente ai Salesiani, in Parrocchia dello Spirito Santo, a Sant’Anna, a Borgo S. Giovanni… con buona partecipazione. Continua con successo “Aggiungi un posto a tavola…” realizzato in parecchie famiglie, oltre che negli ambienti parrocchiali e dei quali Nuova Scintilla continua a dare notizia. Abbiamo avuto delle polemiche e resistenze per ottenere un’aula nella scuola pubblica, di pomeriggio, un’aula per insegnare la lingua italiana a questi stranieri, ed ecco che puntualmente quando si chiude una porta si apre un portone, quando il Signore benedice un’opera. Ora abbiamo a disposizione ben tre locali: uno nella sede della Caritas, un altro presso la Casa-famiglia dell’associazione “Muraless” e il terzo presso il patronato della Parrocchia Santo Spirito per coloro che sono alloggiati a Sottomarina. Significativa la testimonianza di tante persone che avevano accolto in casa qualche migrante con comprensibile titubanza e che alla fine hanno dichiarato che è bastato parlare la lingua del cuore che subito ogni ansia, ogni paura è svanita e che è stato molto bello stare insieme vedendo i loro sorrisi che si accendevano.                                                  Benvenuto Mantovan