TAGLIO DI PO- Processione della Madonna del vaiolo

Facebooktwitterpinterestmail

TAGLIO DI PO – Processione della Madonna del vaiolo

Quattromila fedeli

Grande è stata la partecipazione alla solenne Processione della Madonna del vaiolo di martedì 27 gennaio. Hanno partecipato oltre quattromila persone di Taglio di Po e dei paesi vicini a dimostrazione che la devozione alla Madre del Signore viene trasmessa di generazione in generazione anche se, per la verità, non tanti sono stati i giovani, forse, e c’è da augurarselo, trattenuti sui posti di lavoro, in tutta la comunità del Delta. La Processione è stata presieduta da mons.

Dino De Antoni, arcivescovo emerito di Gorizia, con al suo fianco il parroco padre Luigi Bettin, presenti pure diversi sacerdoti della vicaria di Loreo e della diocesi clodiense. Come accadde il 27 gennaio 1887, giorno in cui avvenne il prodigio della Madonna della Salute (da allora titolata Madonna del vaiolo) e “il morbo del vaiolo nero trasportato da un peschereccio proveniente dalle coste turche smise di mietere vittime e gli ammalati guarirono”, anche quest’anno hanno partecipato alla processione le autorità cittadine con il sindaco Francesco Siviero, la Giunta al completo e diversi altri consiglieri comunali, i comandanti della Polizia locale, Maurizio Finessi e della stazione dei Carabinieri, Giuseppe Attisani e il presidente dell’associazione “Amici di Omisalj”, Giuseppe Crepaldi; presenti pure il sindaco di Omisalj, gemellato con Taglio di Po, Mirela Ahmetovic con alcuni consiglieri comunali e la presidente dell’associazione “Amici di Taglio di Po”, Ani Zuvic. Con la viabilità regolata dalla Polizia locale e i volontari della Protezione civile, con la vecchia statua della Madonna sopra un carro agricolo scortata da due Carabinieri in Alta Uniforme, presente la banda musicale “G. Verdi” di Taglio di Po, diretta dal maestro Mario Marafante, con il gonfalone del Comune e i volontari del Terz’ordine secolare francescano, dell’Avis e dell’Aido, i paggetti e i bambini della dottrina cristiana, la Processione, partita da piazza Venezia, dopo aver superato via V. Pisani, si e snodata lungo via Romea, si è fermata davanti alla Casa di Riposo “Madonna del vaiolo”, dove sono entrate le autorità e mons. De Antoni ha impartito la benedizione. madonna-vaiolo-processionePoi è proseguita fino all’argine del Po, è salita sulla strada arginale, è scesa per via S. Basilio, ha percorso via Roma e, dopo aver attraversato piazza IV Novembre, è entrata in piazza Venezia ed ha raggiunto il sagrato della chiesa. Sopra la gradinata della chiesa hanno preso posto le autorità e mons. De Antoni, dopo aver salutato i due sindaci e tutti i presenti, ha fatto una profonda riflessione sulla vita di ogni persona e sulla Madonna del Vaiolo, ha sottolineando che “il vaiolo di questi tempi non lascia segni sulla pelle ma macchia il cuore e provoca la cecità dei valori essenziali della vita” ed ha implorato la Sua protezione. Il parroco padre Luigi ha ringraziato l’arcivescovo De Antoni per aver accettato l’invito a presiedere la funzione religiosa e le migliaia di persone presenti alla solenne Processione. È seguita la celebrazione della Santa Messa presieduta da mons. De Antoni, concelebrata dal parroco padre Luigi Bettin, dal vicario padre Crisian Capuzzo, dal vicario foraneo don Agostini Pieretti e dal rettore del seminario don Danilo Marin, con i seminaristi ed altri sacerdoti della vicaria, solennizzata dalla Schola Cantorum parrocchiale diretta dalla maestra Marinella Smiderle. All’omelia mons. De Antoni ha tra l’altro detto: “Domandiamo al Signore e alla Sua Madre Celeste di sperimentare il momento della mancanza delle cose essenziali; abbiamo bisogno di buone relazioni, custodite e cesellate; combattiamo la malattia della “solitarietà” (stare e far da soli, ndr); recuperiamo l’affetto della figliolanza; affidiamo alla Madonna dei vaiolo le famiglie, i giovani, gli anziani, gli ammalati che sono tanti”. Giannino Dian