Nell’anno della Vita consacrata. Oggi la “Giornata”

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Nell’anno della Vita consacrata. Oggi la “Giornata”

Il dono delle indulgenze

Secondo il decreto della Penitenzieria Apostolica firmato il 23 novembre 2014 dal card. Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore, è aperto il tesoro delle indulgenze, che papa Francesco elargisce in occasione dell’Anno della vita consacrata per incrementare il rinnovamento degli Istituti religiosi e per offrire ai fedeli di tutto il mondo l’occasione di corroborare la Fede, la Speranza e la Carità, in comunione con la Santa Romana Chiesa. Queste le modalità e le condizioni previste dal decreto:

“La Penitenzieria Apostolica volentieri concede Indulgenza plenaria, alle consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre) a tutti i singoli membri degli istituti di vita consacrata e agli altri fedeli veramente pentiti e mossi da spirito di carità, da lucrarsi dalla Prima Domenica d’Avvento del corrente anno (2014 n. di r.) fino al 2 febbraio 2016, giorno in cui l’Anno della vita consacrata solennemente si chiude, da potersi applicare a mo’ di suffragio anche per le anime del Purgatorio:

A Roma, ogni volta che parteciperanno ad Incontri internazionali e celebrazioni determinate nell’apposito calendario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e Società di vita apostolica, e per un congruo lasso di tempo si applicheranno in pie considerazioni, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di fede in qualsiasi forma legittimamente approvata e pie invocazioni alla Vergine Maria;

In tutte le Chiese particolari, ogni volta che, nei giorni diocesani dedicati alla vita consacrata e nelle celebrazioni indette per l’Anno della vita consacrata, piamente visiteranno la cattedrale o un altro luogo sacro designato col consenso dell’Ordinario del luogo, o una chiesa conventuale o l’oratorio di un Monastero di clausura e ivi reciteranno pubblicamente la Liturgia delle Ore o per un congruo lasso di tempo si applicheranno in pie considerazioni, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di fede in qualsiasi forma legittimamente approvata e pie invocazioni alla Beatissima Vergine Maria.

I membri degli Istituti di vita consacrata che, per malattia o altra grave causa siano impossibilitati a visitare quei luoghi sacri, potranno ugualmente conseguire l’Indulgenza plenaria se, col completo distacco da qualsiasi peccato e con l’intenzione di poter adempiere quanto prima le tre consuete condizioni, compiano la visita spirituale col desiderio profondo ed offrano le malattie e i fastidi della propria vita a Dio misericordioso attraverso Maria, con l’aggiunta della preghiera come sopra. …”

Anche la Chiesa di Chioggia partecipa al gaudio per la celebrazione dell’Anno della vita consacrata. Gode con il suo centinaio di Religiose, con i suoi 26 Religiosi operanti nel territorio diocesano. Gode insieme alle claustrali con la trentina di consacrati negli Istituti secolari e con la quarantina di membri della Comunità di Villaregia presenti in diocesi. La consapevolezza della varietà dei doni che lo Spirito suscita nel campo della Chiesa e nel mondo è incentivo alla stima e alla collaborazione reciproca per l’edificazione del Regno di Cristo, impegno di fedeltà alla Chiesa, esercizio inventivo di carità rivolto soprattutto agli svantaggiati. In questa domenica 1 febbraio il vescovo celebra in cattedrale alle 17 con la partecipazione dei religiosi e religiose della diocesi, in particolare quanti ricordano il 25°, 50° e 60° di professione religiosa.                                                  (G. M.)