Ultimo saluto a don Carlo Scarpa

Una voce squillante

“La voce squillante di don Carlo Scarpa”: così lo ricorda il sacerdote che presiede la concelebrazione della messa funebre di don Carlo Scarpa: negli ultimi tempi il suo respiro si era fatto debole e la sua voce flebile; ma alla messa che concelebrava ogni domenica in questa stessa chiesa annessa al cimitero di Grignasco, don Carlo pronunciava con voce squillante la sua parte nella liturgia eucaristica. Negli ultimi tempi, ricoverato nella struttura di accoglienza nella stessa città in provincia di Novara, gli erano rimasti solo un poco di voce e tanta preghiera. Una quindicina di anni fa don Carlo, già debilitato in salute, aveva deciso di andare a vivere in quel di Novara dove abitavano tre delle sue sorelle, ma non aveva mai smesso di sentirsi parte del presbiterio della diocesi di Chioggia.

Per il funerale celebrato a Grignasco mercoledì 10 dicembre, insieme con il parroco e altri sacerdoti del posto, hanno concelebrato il vicario generale della Diocesi di Chioggia don Francesco Zenna, che ha portato il saluto della diocesi e del vescovo, e don Angelo Busetto, proveniente dalla stessa isola da cui proveniva don Carlo, Pellestrina. Varie le mansioni espletate da don Carlo Scarpa nella nostra diocesi. Nato il 10 ottobre 1934, diventato sacerdote il 4 ottobre 1959, in tempi diversi è stato cappellano delle carceri e quindi dell’ospedale a Chioggia; cappellano a Contarina, curato a Ca’ Zuliani e a Pila, quindi parroco nella sua isola a Portosecco dal 1981 al 1994 quando divenne per tre anni cappellano dell’ospedale di Chioggia; fu poi fino al 2005 collaboratore a S. Giacomo.È deceduto il 7 dicembre scorso all’età di 80 anni. Chi l’ha conosciuto ne riporta una grata memoria di sacerdote umile e fedele, dèdito alla sua vocazione e alla sua missione.

Una messa di suffragio sarà celebrata mercoledì 17 dicembre alle 17.30 nella chiesa di S. Antonio, sua parrocchia di origine. (d.a.b.)

da NUOVA SCINTILLA 47 del 14 dicembre 2014