Memoria di Cristo anche in diocesi

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VITA CONSACRATA

Memoria di Cristo anche in diocesi

E Lui, infatti, la forma di vita che viene assunta dal consacrato e trasformata in atteggiamenti concreti e coerenti. È un modo di vivere che attira, perché testimonia la presenza di Dio e la sua bellezza. Nella povertà, obbedienza e castità, a tutti i consacrati il Papa chiede di uscire incontro al mondo.

In diocesi il vescovo ha aperto l’Anno della Vita consacrata con una veglia di preghiera a S. Giacomo sabato 29 novembre e con la messa in cattedrale domenica 30 (nelle foto Donaggio).

Un Papa appartenente ad un Ordine religioso desidera un anno dedicato alla Vita Consacrata. Tante volte Francesco si è rivolto ai confratelli religiosi per chiedere loro una rinnovata testimonianza del Vangelo ed ora invita tutta la Chiesa a contemplare la santità e la vitalità che sono presenti in questa forma di vita. Tutti i membri del popolo di Dio sono chiamati a ringraziare il Signore per coloro che si sono interamente consacrati con la loro vita al servizio di Dio e dei fratelli. Che cosa è la vita consacrata? In parole semplici il Concilio ha detto che essa consiste nel seguire Cristo come viene insegnato dal Vangelo; consiste nell’adesione personale a Lui, così da essere nel mondo memoria vivente del modo di esistere e di agire di Cristo.

 

“Così intesa e vissuta, la vita consacrata – dice il Papa – appare proprio come essa è realmente: è un dono di Dio, un dono di Dio alla Chiesa, un dono di Dio al suo Popolo!” (Angelus 2/02/2014). Occorre pregare perché tanti giovani rispondano “sì” al Signore che li chiama a consacrarsi a Lui per un servizio disinteressato ai fratelli; consacrare la vita per servire Dio e i fratelli è realizzare se stessi.                                       m. d.

 

da NUOVA SCINTILLA 46 del 7 dicembre 2014