Corale saluto a P. Pier Giorgio

Facebooktwitterpinterestmail

S. Pietro di Cavarzere. Le spoglie del missionario saveriano nel paese natale

Corale saluto a P. Pier Giorgio

Nel pomeriggio del 15 novembre, dopo il rito celebrato a Parma al mattino, si sono svolti anche nella chiesa parrocchiale di S. Pietro d’Adige, suo paese di origine, i funerali del missionario saveriano Padre Pier Giorgio Venturini, morto il 13 novembre all’età di 72 anni. Era stato allievo del nostro Seminario diocesano fino alla Propedeutica. Entrato nell’Istituto dei PP. Missionari Saveriani a Nizza Monferrato nel 1965, emise la prima Professione il 3 ottobre 1966 e fu ordinato sacerdote a Parma il 13 ottobre 1968.

Si dedicò per alcuni anni alla formazione, all’insegnamento e al ministero nel Regno Unito (‘69-‘72) e in Sierra Leone (‘72-‘75). Dal 1975 al 1990 appartenne alla Regione del Regno Unito, dove fu Rettore di Londra – Fincley (‘76-‘82) e poi di Coatbridge (‘82-‘84) e infine Superiore Regionale (‘84-‘90).

Dal 1990 al 1999 lavorò nelle Filippine come Rettore di Quezon City e Superiore di Delegazione (‘95-‘97). Ritornato in Italia, fu Rettore della Teologia dell’Istituto a Parma (2000-2005), Vicemaestro dei Novizi ad Ancona (2005-2010). Dal 2011 era in cura a Parma.

Il rito funebre nella chiesa di S. Pietro è stato presieduto, anche a nome del vescovo, dal vicario generale mons. Francesco Zenna, concelebrato dal parroco don Alberto Ferro e da una decina di sacerdoti amici tra cui un missionario saveriano, con la partecipazione di molti fedeli che si sono uniti ai fratelli e familiari.   Mons. Zenna – dopo aver ringraziato i padri saveriani per aver pensato di riportare il “fratello e amico” nella sua terra – nell’omelia ha ricordato alcuni tratti significativi della personalità gioviale e generosa di padre Pier Giorgio, come già si era manifestata negli anni di Seminario.

“Tanti di noi lo hanno avuto compagno di scuola e di giochi, hanno goduto delle sue prime esperienze di catechista e di animatore, ricordano la ricerca condivisa di una donazione sempre più grande, quella che lo ha portato dal nostro Seminario diocesano a quello saveriano. (…) La sua gioia era espressa dal sorriso, quasi timido nella sua delicatezza, stampato sul suo volto”. Ha quindi citato l’incontro avuto con lui, come rettore, durante il suo servizio di rettore del Seminario teologico saveriano. “E’ stato un po’ di giorni qui a Chioggia con i suoi giovani e noi abbiamo ricambiato la visita con i nostri seminaristi. Abbiamo vissuto momenti intensi di preghiera, di ascolto della Parola, di condivisione delle esperienze, ma soprattutto ritrovata e scambiata la gioia di conoscerci e di riconoscerci nella comune vocazione, la gioia di stare nell’amore del Signore e di vedere questo amore riflesso sul volto dei giovani a cui lo si faceva scoprire”. Il vicario generale ha infine citato alcune frasi scritte da padre Pier Giorgio nel Natale del 2007: “Uno dei ricordi più belli che serbo da bambino è mamma Antonia che, dopo avermi offerto qualcosa, mi chiedeva: ‘Cosa si dice?’. Non poteva essere che ‘Grazie!’. È alla sua scuola che ho imparato a dire ‘Grazie!’ “. Un “grazie” che anche la comunità di S. Pietro e la diocesi hanno rivolto al Signore per la testimonianza di dedizione offerta da Padre Pier Giorgio. (vito)

 

da NUOVA SCINTILLA 44 del 23 novembre 2014