San Martino, patrono di Sottomarina

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San Martino, patrono di Sottomarina

San Martino, (vedi foto) patrono di Sottomarina, nasce in Pannonia – l’odierna Ungheria – da famiglia pagana, nel IV secolo d. C. e viene istruito sulla Fede cristiana quando è ancora fanciullo; si arruola, giovanissimo, nella cavalleria imperiale romana, prestando poi servizio in Gallia, l’attuale Francia. È in quest’epoca che può collocarsi l’episodio famosissimo di Martino a cavallo, che con la spada taglia in due il suo mantello militare, per difendere un mendicante dai rigori del freddo. Nel 371 viene eletto vescovo di Tours e dal vicino monastero di Marmoutier intraprende la sua missione di evangelizzazione, proteggendo, nel contempo, i poveri, con numerose opere di carità.

Nel territorio di Chioggia, per la festa di S. Martino, l’11 novembre era viva la tradizione – specie nell’Ottocento – la sera della vigilia, portare gli auguri di calle in calle da parte di squadre di donne, cantando le “villotte de S. Martin”. Ricevevano in dono salami, fagioli, qualche braciola di maiale, bottiglie di vino e le “suche baruche”, le famose zucche chioggiotte. “Baruca” deriva dall’ebraico “Baruch”, ovvero “Benedetta”; con tale inusuale termine si designa, in tutto il Veneto, la zucca a pasta gialla che si coltiva, da secoli, negli orti di Chioggia. Sottomarina – l’11ª isola della laguna veneta – viene chiamata, nelle varie epoche storiche, con il toponimo di Cluza Minor, Cluja Minor, seguito da Cloia Minor, Clugia Minor, Clugia Parva, Clugia Picula, Chioza Piciola, Chiozza Minore, Marina, Sotto la Marina, Sotto Marina e Sottomarina. Sempre gli storici ipotizzano che nel XII secolo Clugia Minor (Sottomarina) avesse una popolazione di circa un migliaio di residenti, mentre Clugia Maior (la 12ª isola, l’attuale Chioggia) fra i 4.000 e 5.000. Annotiamo, inoltre, che alcuni pre-umanisti, per avvalorare maggiormente l’origine antica di Chioggia, avvalendosi del leggendario fondatore della città, Clodio troiano, e dell’antico toponimo di “Fossa Clodia” di Plinio il vecchio, che riguardava, invece, il solo canale “Fossa Clodia”, asserivano che il primigeno nome dell’abitato fosse Clodia. Infine, tra le curiosità, ricordiamo che il Mutinelli, nel “Lessico veneto”, stampato a Venezia nel 1851, scrive testualmente: “Farradandio, reputasi, che anticamente, si chiamasse così Chioggia”, senza fornire alcuna spiegazione al riguardo.  (Giorgio Aldrighetti)

 

da NUOVA SCINTILLA  42 del 9 novembre 2014