IL CAMMINO DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA (IV anno)

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PARROCCHIA DI SAN MAURO – CAVARZERE

 IL CAMMINO DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA (IV anno)

 LA NOSTRA PICCOLA STORIA

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Il cammino dell’Iniziazione Cristiana (IC) secondo il modello del catecumenato, nella Comunità di San Mauro, ha preso avvio circa 5 anni fa, sull’impulso delle parole del Vescovo Adriano all’assemblea dei catechisti del 2010, e sulla decisione dei Pastori di dare sostegno e fondamento alla vita di fede della Comunità a partire dalla formazione dei nuovi cristiani.

 

Inizialmente si è avvalsa del modello in uso presso la diocesi di Brescia, che comprende quattro tempi:

1. anno propedeutico (1 anno);

2. la prima evangelizzazione (2 anni) che porta alla celebrazione del Sacramento della Confessione; 3. la preparazione ai Sacramenti (2 anni) che porta alla celebrazione insieme dei Sacramenti della Confermazione e dell’Eucarestia;

4. la mistagogia (2 anni).

 

 

In seguito ha seguito il suggerimento proposto dell’Ufficio Catechistico che fa riferimento al modello in uso presso la diocesi di Padova, che presenta qualche sostanziale variazione rispetto al modello precedente e che viene proposto così:

1. l’accoglienza (1 anno);

2. l’approfondimento della fede o catecumenato (3 anni);

3. la preparazione alla celebrazione dei Sacramenti dell’IC (Quaresima del terzo anno di catumenato: celebrazione della Confessione; tempo di Pasqua successivo: celebrazione insieme della Confermazione e dell’Eucarestia);

4. la mistagogia.

 

Questo cambiamento, faticoso ma necessario, ci ha costretti a cambiare qualche elemento importante nel cammino dei ragazzi:

–       la celebrazione della Confessione è passata dal 3° anno (per noi quarta elementare) alla Quaresima del 4° anno (per noi quinta elementare)

–       la celebrazione dei Sacramenti dell’IC, Confermazione ed Eucarestia, è passata dal 5° anno (per noi prima media) al tempo di Pasqua del 4° anno e quindi molto vicina alla celebrazione della Confessione.

Allo stesso modo abbiamo dovuto cambiare e adeguare il cammino di fede delle famiglie per metterlo al passo con quello dei ragazzi.

 

ALCUNE SCELTE DELLA NOSTRA COMUNITA’

 

Dall’inizio abbiamo fatto alcune scelte, indipendentemente dai modelli di riferimento.

Eccole:

1. il catechismo dei ragazzi con cadenza settimanale: ci è sembrato che fosse un patrimonio indiscusso e che mutare il ritmo avrebbe portato problemi di comunicazione e comprensione da parte delle famiglie e difficoltà a danno dei ragazzi più disagiati a livello di sostegno delle famiglie;

2. il mantenimento come testi dei Catechismi della CEI adatti alle età dei ragazzi, intorno ai quali sono stati costruiti i percorsi di riferimento sia dei ragazzi che delle famiglie;

3. la proposta alle famiglie si è articolata su 5/6 incontri all’anno, preparati sulla base delle stesse unità che hanno segnato il cammino dei ragazzi (abbiamo suddiviso il tempo del catechismo in 5 unità: fino all’Avvento – Avvento e Natale – fino alla Quaresima – Quaresima – tempo di Pasqua). Per ogni unità abbiamo convocato i genitori alla Domenica mattina (dopo la S. Messa delle 9,30) o al sabato pomeriggio (dalle 17,00 alle 18,30);

4. abbiamo mantenuto distinto i catechisti dei bambini dai catechisti dei genitori, perché il campito non fosse troppo gravoso per nessuno e per avere disponibili i catechisti dei bambini alla Domenica mattina per tenere i bambini mentre i genitori erano impegnati con i loro incontri;

5. abbiamo dato agli incontri con i genitori uno stile di annuncio e di condivisione: i catechisti si sono preparati per il ri-annuncio di un tema di fede (legato al cammino di catechismo dei ragazzi) e per poi dare la parola ai genitori in un tempo importante di confronto e di condivione; il modo del ri-annuncio è un modo esperienziale (parte della vita e annuncia la fede vicina alla vita) e coinvolgente; il momento del confronto e della condivisione è sempre stato molto ricco e a volte commovente. Uno di noi sacerdoti è quasi sempre stato presente agli incontri con i genitori. Il materiale degli incontri con i genitori è auto-prodotto ed è disponibile;

6. abbiamo scelto un atteggiamento inclusivo (e non esclusivo) verso i genitori, soprattutto verso quelli la cui presenza agli incontri si è mostrata sporadica e tiepida.

 

LO SCHEMA DEL CAMMINO DI IC

 

Quello che segue è lo schema riveduto e corretto alla luce della piccola storia di questa avventura catechistica.

In esso sono precisati:

–       le proposte per il cammino dei ragazzi;

–       le proposte per gli incontri con i genitori;

–       le celebrazione liturgiche.

 

 

 

1° anno

ACCOGLIENZA

2° anno

CATECU-MENATO

3° anno

CATECU-MENATO

4° anno

CATEC. &

CELEBRAZIONI

DEI SACRAMENTI

5°- 8° anno

MISTA-

GOGIA

1° unità:

fino all’Avvento

Per i ragazzi:

Il Padre Nostro che è nei cieli è sempre con noi

(Io Sono Con Voi, 1-2)

Per i genitori:

A chi bussa sarà aperto

Celebrazione:

Consegna del Segno della Croce

Per i ragazzi:

Vieni e seguimi sulle strade del mondo (Venite Con Me, 1-2)

Per i genitori:

Il cammino battesimale

Celebrazione:

Consegna del Padre Nostro

Per i ragazzi:

Maestro cosa devo fare? (VCM, 5)

Per i genitori:

I Sacramenti

Celebrazione:

Consegna del Vangelo

Per i ragazzi:

Sulla via di Gesù (SMT, 2)

Per i genitori:

I segni della fede

Celebrazione:

Consegna del Credo

 

2° unità:

Avvento e Natale

Per i ragazzi:

Viene Gesù (ISCV, 3)

Per i genitori:

I vostri nomi sono scritti nel Cielo

Per i ragazzi:

Gloria a Dio e pace in terra (VCM, 3)

Per i genitori:

Natale, tempo di regali

Per i ragazzi:

Il Vangelo secondo Luca

Per i genitori:

Perché la Cresima prima della Comunione?

Per i ragazzi:

Con la forza dello Spirito Santo (SMT, 3)

Per i genitori:

Cambia-menti

 

3° unità:

fino alla Quaresima

Per i ragazzi:

Ascoltiamo quello che Gesù fa e dice (ISCV, 4)

Per i genitori:

Mio figlio è …

Per i ragazzi:

Grandi sono le opere del Signore (VCM, 4)

Per i genitori:

Il progetto di una persona

Per i ragazzi:

Credo la Chiesa –  Rimanete in me e io in voi (VCM, 8-9)

Per i genitori:

La Chiesa “casa” dei Sacramenti

Per i ragazzi:

Confermati dal dono dello Spirito (SMT, 6)

Per i genitori:

Il catecumenato

Celebrazione:

Ammissione tra i candidati

 

4° unità:

Quaresima

Per i ragazzi:

Gesù muore e risorge per noi (ISCV, 5)

Per i genitori:

L’incontro … non c’è amore più grande

Per i ragazzi:

Non c’è amore più grande (VCM, 6)

Per i genitori:

Non c’è amore più grande …

Per i ragazzi:

Gli Atti degli Apostoli

Per i genitori:

La Chiesa dell’incontro con Gesù

Per i ragazzi:

preparazione prossima ai Sacramenti

Per i genitori:

Indicazioni per la celebrazione dei Sacramenti dell’IC

Celebrazione:

Celebrazione della Riconciliazione

 

5° unità:

tempo di Pasqua

Per i ragazzi:

lo Spirito Santo riunisce la famiglia di Dio (ISCV, 6)

Per i genitori:

Incontro di verifica

 

Per i ragazzi:

Resta con noi, Signore (VCM, 7)

Per i genitori:

Incontro di verifica

Celebrazione:

Rinnovo delle Promesse Battesimali

Per i ragazzi:

Il Dio della promessa (Sarete Miei Testimoni, 1)

Per i genitori:

Incontro di verifica

 

Per i ragazzi:

preparazione prossima ai Sacramenti

Per i genitori:

Incontro di verifica

Celebrazione:

Celebrazione della Confermazione e dell’Eucarestia

 

 

I testi degli incontri con i genitori dell’anno dell’Accoglienza sono tratti dal sussidio della Diocesi di Padova disponibile anche da noi.

 


 

PRESENTAZIONE DEL CAMMINO CON I GENITORI DEL 4° ANNO – CATECUMENATO (QUINTA ELEMENTARE)

 

Gli incontri con i genitori avvengono quasi sempre la Domenica mattina dopo la Celebrazione Eucaristica delle 9,30 nei locali del Patronato.

In qualche occasione abbiamo provato il sabato pomeriggio, ma il gradimento dei genitori non è stato positivo.

 

Sono coinvolti i catechisti dei genitori e i catechisti dei bambini, che in un altro locale si occupano di animare il tempo dei bambini.

L’incontro ha la durata di circa 70 minuti.

 

Il locale dell’incontro viene preparato debitamente, con le sedie poste in cerchio e con tutto quello che c’è bisogno nel caso ci sia da ascoltare musica e da proiettare dei video.

 

Il tempo è scandito in questo modo:

  • 10 minuti circa per l’accoglienza;
  • 20 minuti circa per la proposta-riflessione dei catechisti;
  • 30 minuti circa per la discussione e la condivisione;
  • 10 minuti circa per la conclusione e i saluti.

 

Il cammino con i genitori dei bambini di quinta elementare è fatto di cinque tappe, e intende accompagnare i genitori alla comprensione profonda, in un’ottica di fede, del significato della celebrazione dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana. Si prova a spiegare e a mettere in risalto il significato vitale della fede, l’importanza che essa ha per cambiare in meglio la vita degli adulti e dei ragazzi. Si cerca di comprendere il presente alla luce dei valori della Chiesa delle origini, dalla quale abbiamo la tradizione vivente del catecumenato.

 

I titoli delle tappe sono questi:

            PRIMA UNITA’: I SEGNI DELLA FEDE

            SECONDA UNITA’: CAMBIA-MENTI

            TERZA UNITA’: IL CATECUMENATO

QUARTA UNITA’:  INDICAZIONI PER LA CELEBRAZIONE DEI

                                  SACRAMENTI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA

            QUINTA UNITA’: VERIFICA

 


 

CONSEGNA DEL CREDO

 

Dopo l’omelia, i ragazzi sono invitati a presentarsi davanti all’altare.

 

Il celebrante si rivolge ai ragazzi con queste parole:

 

Cari ragazzi, nel giorno del vostro Battesimo, i vostri genitori si sono impegnati a educarvi in un vero cammino di fede. A loro è stato affidato il patrimonio della nostra fede e, oggi, questo patrimonio viene trasmesso a voi attraverso il Credo. Impegnatevi a capirlo e ad approfondirlo attraverso il catechismo. Nel giorno della Cresima sarete poi voi, con le vostre labbra a professarlo davanti alla Chiesa e davanti al mondo intero. Oggi ascoltate questa professione di fede da parte della comunità, la ricevete da questa assemblea che è la Chiesa di Cristo, la quale è custode di una fede giunta fino a noi attraverso la testimonianza e il sangue di tanti santi e martiri. Ascoltate e accogliete nel vostro cuore queste parole.

 

Il celebrante si rivolge all’assemblea:

 

Io credo in Dio, Padre onnipotente,

creatore del cielo e della terra.

Credete anche voi?  Credo.

Io credo in Gesù Cristo, suo unico Figlio,

nostro Signore, che nacque da Maria Vergine,

morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti

e siede alla destra del Padre.

Credete anche voi?  Credo.

Io credo nello Spirito Santo,

la santa Chiesa cattolica,

la comunione dei santi,

la remissione dei peccati,

la risurrezione della carne e la vita eterna.

Credete anche voi?  Credo.

Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa.

E noi ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù nostro Signore.  Amen.

 

Il celebrante continua rivolgendosi di nuovo ai ragazzi:

 

E voi ragazzi, vi impegnate a continuare il cammino del catechismo per essere capaci di accogliere nella vostra memoria e di conservare nel vostro cuore queste parole, un po’ difficili, ma che ci dicono chi è Dio e quanto ha fatto per noi?  Sì.

 

Il celebrante consegna ad ogni ragazzo la pergamena con il Credo, dicendo ad ognuno:

Ecco le parole della nostra fede!

 

Quando ha consegnato la pergamena a tutti, conclude con queste parole:

Il Signore vi doni di professare questa fede e di vivere da veri cristiani.


 

CELEBRAZIONE DI AMMISSIONE TRA I CANDIDATI AI SACRAMENTI DELLA CRESIMA E DELL’EUCARESTIA

 

PRESENTAZIONE DEI CANDIDATI

Catechista o genitore o chi ha accompagnato: Caro don Achille, presentiamo a te e alla comunità questi ragazzi che hanno da tempo intrapreso il cammino di Iniziazione Cristiana e che intendono continuare attraverso questo nuovo rito di passaggio a conoscere Gesù. Alla fine del prossimo anno, potranno ricevere i sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia.

Celebrante: Cari catechisti e accompagnatori, giudicate sincero il desiderio di questi ragazzi/e di essere ammessi ai sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia?

Catechisti e accompagantori: Sì, lo giudichiamo sincero.

Celebrante: E voi catechisti che li avete seguiti in questi anni, ritenete che questi ragazzi possano iniziare il cammino che li porterà a ricevere i sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia?

Catechisti: Sì, confidando nell’opera della grazia divina, possono camminare con gioia e desiderio verso la piena incorporazione nella Chiesa.

 

RICHIESTA DI AMMISSIONE

Celebrante: Cari ragazzi, vi invito, pertanto, a nome anche della comunità a presentare la vostra sincera richiesta.

Candidati: A Dio e alla comunità cristiana che ci ha accolto, chiediamo di continuare ad accompagnarci nel nostro cammino di iniziazione cristiana e di ammetterci al periodo che ci porterà a ricevere i Sacramenti della Cresima e dell’Eucarestia.

Celebrante: Cari ragazzi, con grande gioia Dio e la comunità cristiana accolgono il vostro desiderio e il vostro impegno. Il Signore che è fedele alle sue promesse, sarà sempre pronto ad accogliervi e a ospitarvi nel suo cuore e la comunità che vi sta accompagnando continuerà a volervi bene e a pregare per voi.

CAMMINO DI INIZIAZIONE CRISTIANA

GENITORI DI QUINTA

 

PRIMA UNITA’: I SEGNI DELLA FEDE

 

I discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35)

 

Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».

Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». ascolta Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

 

 

 

Salmo 137

 

Lungo i fiumi di Babilonia, là sedevamo e piangevamo

ricordandoci di Sion.

 

Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre,

perché là ci chiedevano parole di canto coloro che ci avevano deportato,

allegre canzoni, i nostri oppressori: »Cantateci canti di Sion!».

 

Come cantare i canti del Signore in terra straniera?

Se mi dimentico di te, Gerusalemme, si dimentichi di me la mia destra;

mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo,

se non innalzo Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia.

 

 

 

CAMMINO DI INIZIAZIONE CRISTIANA

GENITORI DI QUINTA

 

SECONDA UNITA’: CAMBIA-MENTI

                      

Cambiare macchina è molto facile

cambiare donna è un po’ più difficile

cambiare vita è quasi impossibile

cambiare tutte le abitudini

eliminare le meno utili e cambiare direzione.

Cambiare marca di sigarette

o cercare perfino di smettere

non è poi così difficile.

È tenere a freno le passioni

non farci prendere dalle emozioni

e non indurci in tentazioni.

Cambiare logica  è molto facile

cambiare idea già è un po’ più difficile

cambiare fede è quasi impossibile

Cambiare tutte le ragioni che ci hanno fatto fare errori

Non sarebbe neanche naturale

Cambiare opinioni non è difficile

Cambiare partito è molto facile

Cambiare il mondo è quasi impossibile

Si può cambiare solo se stessi

Sembra poco ma se ci riuscissi

Faresti una rivoluzione

Vivere bene o cercare di vivere

Fare il meno male possibile

E non essere il migliore

Non avere paura di perdere

E pensare che sarà difficile Cavarsela da questa situazione.

 

Nell’incontro precedente abbiamo riflettuto sui segni della fede. Abbiamo visto come vi sono segni esterni che dicono appartenenza, segni interni che dicono identità. Quindi i segni dicono chi sono e a chi appartengo.

     Lo scorso anno, parlando dei sacramenti avevamo compreso come il vero sacramento di Dio è Cristo. In lui Dio si fa “visibile”, vicino all’uomo. Cristo è il segno visibile che si comunica/incontra oggi nella Chiesa/comunità. Chiesa che a sua volta rende visibile l’appartenenza ad essa attraverso sette segni particolari chiamati “sacramenti”.

     Oggi la riflessione ci porta a cercare di volere capire il perché del cambiamento avvenuto nell’ordine dell’amministrazione dei sacramenti.

È una riflessione che vogliamo fare con calma e pacatezza, poiché dopo tre anni di cammino (questo è il 4º), è finito il tempo dell’irruenza, è arrivato quello della riflessione.

     Noi (dico noi perché la cosa mi ha riguardato non direttamente come genitore, ma come catechista e persona appartenente a questa comunità ), abbiamo vissuto la novità e questa è stata una fatica.

MA se vogliamo che questa fatica “semini”, trasformi, porti frutto, non sia ancora un semplice accettare senza comprendere, OCCORRE FACCIAMO UN PASSO AVANTI: UN CAMBIA-MENTE.

     Nessuno , penso, voglia e possa affermare che l’Iniziazione Cristiana così come è va bene, funziona. Perché? Colpa di chi?

Colpa di nessuno. Colpa di tutti se vogliamo trovare a tutti i costi delle colpe. Ma anche in questo caso staremmo a perdere tempo in modo sterile.

La realtà è sotto gli occhi di tutti: la società è cambiata, non è quella in cui sono cresciuta io e nemmeno voi, ben più giovani. È CAMBIATA.

Prima i bambini/ragazzi erano immersi in una famiglia e in una società cristiana, la fede e il come vivere i valori cristiani lo si respirava in famiglia e lo si imparava al suo interno e anche nella società.

Una società completamente diversa, e una chiesa che ha continuato  a proporre nello stesso stile l’Iniziazione Cristiana?

Sì e no.

Dopo il Concilio Vaticano II la Chiesa ha colto la differenza non più il “catechismo della dottrina cristiana”,  con il “catechismo della vita cristiana”. Non più dottrina, ma vivere la fede.

Purtroppo è sotto gli occhi di tutti che questo non è bastato.

Perché?  Forse perché non basta cambiare il documento se le persone che lo propongono (catechisti) e chi dovrebbe poi guidare (famiglia) ne sono rimaste “fuori”.

Non basta cambiare le regole se non c’ è un cambia – mente.

Ecco che arriviamo a noi . Perché “stravolgere” la prassi dell’Iniziazione Cristiana?

Forse perché così non funziona più?

Basterà lo spostamento dell’uno o dell’altro Sacramento?

Sicuramente no.

Abbiamo bisogno di comprendere che il diverso ordine ha l’obiettivo di cambiare il nostro modo di vedere la fede.

Il Sacramento della Confermazione posto alla fine dell’Iniziazione Cristiana ha portato a pensare che esso sia il Sacramento della maturità. Come conseguenza (forse semplicistica ma che non può facilmente essere smentita) si è arrivati a pensare che con  essa il lavoro dei genitori è finito, i ragazzi decidono da soli. E la decisione per il 90% ( ad essere buoni) è: ce l’abbiamo fatta. Siamo arrivati. Arrivederci.

Abbiamo perso per strada, una strada buona nelle sue intenzioni, il fatto che il centro della fede è l’Eucaristia. C’è bisogno di riportare al centro questo sacramento.

 

CHIEDIAMOCI:

1.   Guardando al percorso svolto, quali sono  stati i cambiamenti più faticosi e quali quelli più positivi?

2.   Quali cambiamenti richiede oggi il vivere la fede cristiana e quali sono le fatiche  per educare i nostri figli a questa vita?

 

Dal Vangelo di Matteo (11,2-11)

 

Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?».

Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto:

 

Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero,

davanti a te egli preparerà la tua via.

 

In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

CAMMINO DI INIZIAZIONE CRISTIANA

GENITORI DI QUINTA

 

TERZA UNITA’:

IMPARIAMO DALLE PRIME COMUNITA’:

IL CATECUMENATO

 

Come avveniva nei primi tempi della Chiesa il cammino che conduceva alla celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana?

Iniziamo con il dire che a quel tempo si diventava cristiani da adulti, che il cammino era chiamato catecumenato e che coloro che si preparavano a ricevere i sacramenti erano chiamati catecumeni.

La finalità di questo cammino di fede era ben precisa: l’inserimento pieno nella comunità dei credenti; i catecumeni vengono così progressivamente iniziati all’ascolto della Parola, poi alla partecipazione alla celebrazione eucaristica fino all’omelia, infine avviati ai sacramenti dell’iniziazione (battesimo, confermazione ed eucarestia) e ammessi pienamente nella comunità dei credenti.

In sintesi, secondo le parole di un grande cristiano di quel tempo: “Cristiani non si nasce, si diventa”.

Ecco in sintesi il cammino del catecumenato.

A partire dal IV° secolo il catecumenato si estende a tutte la comunità del tempo e diventa cammino comune : è normale diventare cristiani dopo essere passati attraverso il cammino catecumenale.

Anche lo schema del cammino assume una conformazione più stabile per tutte le comunità :

* i candidati, presentati dai padrini, vengono interrogati dal vescovo o da un suo delegato (un sacerdote) sui motivi della richiesta;

* i candidati vengono ammessi ad una catechesi preparatoria, al termine della quale vengono introdotti, se ritenuti idonei, al cammino catecumenale vero e proprio : sono chiamati “uditori”;

* gli uditori partecipano alla prima parte della liturgia domenicale, detta “messa dei catecumeni”, nella quale ascoltano la Parola e l’omelia, poi, mentre l’assemblea li congeda con preghiere, vengono riuniti in un luogo appartato per l’istruzione; questo tempo dura due o tre anni;

* all’inizio della quaresima gli uditori sono invitati a “dare il proprio nome”, con un gesto che corrispondeva ad un solenne e pubblica dichiarazione di voler ricevere il battesimo; con questa iscrizione gli uditori vengono chiamati “electi”;

* segue un intenso tempo di preparazione, preceduto da un esame sulla condotta e sui motivi della scelta di diventare cristiani: c’è una severa preparazione ascetica (digiuno e astinenza) e una maggiore frequenza nei riti di esorcismo; viene impartita una catechesi speciale incentrata sulle grandi verità di fede così come sono formulate dal “simbolo” (credo) battesimale; è proprio il “simbolo” ad essere insegnato perché venga imparato a memoria e proclamato prima del battesimo; i latini chiamano questa parte della preparazione dei catecumeni “traditio Symboli” (consegna del Credo), a cui segue quella del Padre Nostro; è il vescovo, o un suo incaricato, che impartisce questa parte dell’istruzione ;

* i riti di iniziazione si celebrano durante la notte della Pasqua; spesso la settimana di Pasqua viene dedicata ad ulteriori istruzioni date dal vescovo ai neofiti sui diversi aspetti della vita cristiana.

Il cammino del catecumenato trae ispirazione da questa pagina degli Atti degli Apostoli

 

Dagli Atti degli Apostoli  (8,26-40)

Un angelo del Signore parlò intanto a Filippo: «Alzati, e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che discende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta».  Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etiope, un eunuco, funzionario di Candàce, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i suoi tesori, venuto per il culto a Gerusalemme,  se ne ritornava, seduto sul suo carro da viaggio, leggendo il profeta Isaia.  Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va’ avanti, e raggiungi quel carro».  Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». 

Quegli rispose: «E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?».

E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui. 

Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo: Come una pecora fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca.  Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, ma la sua posterità chi potrà mai descriverla? Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita.  E rivoltosi a Filippo l’eunuco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?».  Filippo, prendendo a parlare e partendo da quel passo della Scrittura, gli annunziò la buona novella di Gesù. 

Proseguendo lungo la strada, giunsero a un luogo dove c’era acqua e l’eunuco disse: «Ecco qui c’è acqua; che cosa mi impedisce di essere battezzato?».  Fece fermare il carro e discesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunuco, ed egli lo battezzò. 

Quando furono usciti dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunuco non lo vide più e proseguì pieno di gioia il suo cammino. 

Quanto a Filippo, si trovò ad Azoto e, proseguendo, predicava il vangelo a tutte le città, finché giunse a Cesarèa. 

 

Il brano degli Atti e la breve analisi fatta, ci fanno comprendere che cos’è la catechesi e quale ruolo assumono i genitori, prima di tutti, e gli educatori in genere, nell’educare alla fede.

La catechesi è:

AZIONE-RELAZIONE con la quale la COMUNITA’ DEI CREDENTI ACCOMPAGNA l’OPERA di DIO (che DONA la FEDE) e la RISPOSTA delle PERSONE (che la ACCOLGONO)

nel CAMMINO di :

CHIAMATA alla FEDE (RELAZIONE con il PADRE che SALVA)

IDENTIFICAZIONE in CRISTO (ESPRESSIONE di SIGNIFICATO)

APPARTENENZA alla CHIESA (ABILITAZIONE alla VITA di GRAZIA)

Quindi, in parole più semplici, prima di tutto ci sta l’opera di Dio e il dono della fede che costituiscono il fondamento dell’annuncio della Chiesa. Accanto all’iniziativa di Dio si pone la risposta delle persone e l’azione della comunità cristiana.

Qual’è il compito specifico dei genitori e dei catechisti?

A loro non spetta donare la fede (la fede nasce dal dono amorevole di Dio e dalla libera accoglienza delle persona) ; nemmeno possono indurre, convincere, minacciare o forzare nessuno alla fede (fuori della libera adesione non abbiamo nessun tipo di rapporto fiducioso tra le creature e Dio, e quindi non possiamo parlare di fede); a loro spetta mettere in atto tutte quelle attenzioni, atteggiamenti, motivazioni, azioni che rientrano nell’ambito dei verbi ACCOMPAGNARE, CHIAMARE, ABILITARE, EDUCARE, ESPRIMERE, TESTIMONIARE … la fede.

 

Un gigante ed un piccolo sarto fecero una sfida, per vedere chi di loro fosse il più forte.

Il gigante scagliò una grossa pietra così in alto che ci vollero diversi buoni minuti prima che questa ricadesse di nuovo a terra.

Il piccolo sarto, quando venne il suo turno, diede il volo ad un uccellino, e quello non tornò più indietro.

Tutto ciò che non ha ali precipita sempre di nuovo a terra, alla fine.

(i fratelli Grimm)

 

 

CAMMINO DI INIZIAZIONE CRISTIANA

GENITORI DI QUINTA

 

INDICAZIONI PER LA CELEBRAZIONE DEI SACRAMENTI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA

 

I ragazzi, i padrini, i genitori vengono invitati a radunarsi nella Chiesetta del Patronato invernale almeno mezz’ora prima della celebrazione (se il tempo atmosferico lo consente).

 

I ragazzi, con i padrini e con i genitori giungono in processione alla porta del Duomo.

Sono accolti dal Vescovo, dal parroco e dai concebranti.

Si dispongonono in modo che ci siamo tutti gli elementi: i ragazzi, i padrini, i genitori, i pastori.

Avviene un piccolo dialogo tra uno dei ragazzi e il Vescovo.

Il ragazzo, a nome degli altri, chiede al Vescovo di poter ricevere il dono dei Sacramenti.

Il Vescovo li accoglie e li invita ad entrare nella casa del Signore.

Nel Duomo saranno ben visibili e segni pasquali del cero e dell’acqua del Battesimo.

La Celebrazione segue la liturgia della Domenica.

Al termine della proclamazione della Parola di Dio, dopo l’omelia, avviene la crismazione con i suoi riti.

Al termine di questa, i ragazzi vanno dai loro genitori che li rivestono della veste bianca.

Essa non è un richiamo alla fanciullezza, ma piuttosto il segno che, rivestiti di Cristo, confermati come nuove creature, sono pronti ora a riceverlo nell’Eucarestia. E’ un segno di maturità nella fede.

La celebrazione continua con i ragazzi rivestiti della veste bianca.

Seguono le preghiere dei fedeli e l’offerta dei doni. I doni saranno, oltre alle particole e al vino e l’acqua per la celebrazione eucaristica, un pane e dell’uva, che significano che i ragazzi sono chiamati, come ogni singolo chicco di grano e ogni acino di uva, a formare il corpo della Chiesa.

Allo scambio di pace quattro ragazzi salgono a riceverla dal Vescovo e la portano agli altri.

I ragazzi per primi ricevono l’Eucarestia in un clima di grande raccoglimento.

 

 

 

CAMMINO DI INIZIAZIONE CRISTIANA

GENITORI DI QUINTA

 

IL CAMMINO E’ STATO COMPLETATO:

RENDIAMO GRAZIE A DIO!

 

Dal Libro del Profeta Geremia (18,1-6)

 

Questa parola fu rivolta a Geremia da parte del Signore:  «Prendi e scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la mia parola». Io sono sceso nella bottega del vasaio ed ecco, egli stava lavorando al tornio. Ora, se si guastava il vaso che egli stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli rifaceva con essa un altro vaso, come ai suoi occhi pareva giusto.

Allora mi fu rivolta la parola del Signore: «Forse non potrei agire con voi, casa di Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l’argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa di Israele».

 

“Una precisa attenzione deve essere rivolta verso le famiglie invitandole a riscoprire quale opportunità e dono offrono ai loro figli accompagnandoli verso un cammino di Fede che li guiderà e li illuminerà tutta la vita. Si tratta non tanto di convincerli a “mandare” i loro figli al catechismo o di imporre loro in qualche modo “qualche incontro”, ma di aiutarli a prendere coscienza che anch’essi sono impegnati a “diventare cristiani” adulti nella Fede, se addirittura non hanno bisogno di “ricominciare” il loro cammino di riscoperta della Fede”.

 

Stai con me,

e io inizierò a risplendere come Tu risplendi,

a risplendere fino ad essere luce per gli altri.

La luce, o Gesù verrà tutta da Te: nulla sarà merito mio.

Sarai Tu a risplendere, attraverso di me, sugli altri.

Fa che io Ti lodi così nel modo che Tu più gradisci,

risplendendo sopra tutti coloro

che sono intorno a me.

Dà luce a loro e dà luce a me;

illumina loro insieme a me, attraverso di me.

Insegnami a diffondere la Tua lode,

la Tua verità, la Tua volontà.

Fa che io annunci non con le parole ma con l’esempio,

con la chiara pienezza dell’amore

che il mio cuore nutre per Te.

(John Henry Newman)