Ora sarà tutta un’altra musica

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Comunità Missionaria di Villaregia. La nuova struttura polivalente a Yopougon (Costa D’Avorio)

Ora sarà tutta un’altra musica

Il 2011: un anno da dimenticare per la Costa d’Avorio. Specialmente per Yopougon “quartiere” di un milione e mezzo di abitanti della periferia sud ovest della capitale Abidjan. È qui che da oltre vent’anni opera la Comunità Missionaria di Villaregia. Non tam-tam ma musica di guerra.

Una violenta crisi postelettorale consumatasi fra il 2010 e il 2011, lascia per terra più di tremila morti e decine di migliaia di sfollati. Yopougon è stato l’epicentro degli scontri più cruenti fra le fazioni dei due candidati alla presidenza della repubblica che si sono avvitati in una sanguinosa disputa post elettorale. La missione cattolica St Laurent (100.000 abitanti stimati), dal 1991 affidata ai missionari di Villaregia, diventa per alcuni mesi il più grande campo sfollati durante il periodo più acuto del conflitto. A causa dei violenti scontri, per alcune settimane, mentre accoglie punte di 8.000 rifugiati, la missione rimane tagliata fuori anche dalla tutela dei caschi blu dell’ONU.

Ad Abidjan, metropoli di 6 milioni di abitanti, oggi tutti sanno che le porte aperte di St Laurent hanno significato la vita salva per migliaia di persone che hanno trovato rifugio all’interno della missione. “Se sono vivo è grazie a voi missionari” è la testimonianza che i missionari di Villaregia, a tre anni di distanza, spesso raccolgono nei più svariati incontri.

Oggi la situazione generale sembra stabilizzarsi anche se la sicurezza è una meta ancora fuori portata. Si vive in una normalità più ostentata che reale. Sono troppe le armi ancora in circolazione. C’è voglia di ripartire, e il nuovo Centro ne è un segno eloquente. P. Giancarlo Piovanello, missionario di Villaregia e neo-direttore del nostro Centro Missionario Diocesano, è da poco rientrato dalla Costa d’Avorio dopo un anno speso per coordinare la nascita di questa struttura strategica per la missione ivoriana. “Ebbene sì, ce l’abbiamo messa tutta e ce l’abbiamo fatta. Chi più ha sofferto ha già troppo aspettato. In Africa, si sa, le difficoltà non mancano e quindi non era per nulla scontato farcela in un anno nonostante il ritmo serrato del cantiere. Ma il progetto attendeva da vari anni e la guerra aveva imposto un ulteriore rinvio”, commenta p. Giancarlo. Il risultato è una struttura polivalente a 4 piani per un totale di 1.500 mq coperti, attrezzata per servizi sanitari, di alfabetizzazione, biblioteca, attività formative per giovani e adolescenti. Ed ora si parte. Finalmente un luogo dove sarà possibile potenziare e sviluppare le attività nate nell’alveo della pastorale sociale di una comunità cristiana viva, impegnata da oltre 20 anni a fianco dei più poveri. Innanzitutto il centro medico che occuperà tutto il piano terra. Ora un bacino di almeno 50.000 persone avrà accesso ad una struttura sanitaria operante con personale sanitario locale. Saranno accessibili servizi di medicina di base, primo soccorso, vaccinazioni, terapia antimalarica con trattamenti in day-hospital, laboratorio di analisi, ginecologia con servizio di ecografia. Particolare attenzione sarà data alle prestazioni pediatriche. In sinergia con le periodiche campagne nazionali, si condurranno attività di prevenzione contro AIDS, malaria, tubercolosi, diabete e patologie cardio-circolatorie. “Entrando in una struttura così bella, mi sembrerà d’essere già guarito prima ancora di ricevere le cure”. È l’esclamazione di Dieudonné, un giovane padre di famiglia che mai avrebbe immaginato poter mettere piede in una struttura così. Inoltre saranno proposti percorsi formativi per una corretta alimentazione e all’igiene, specialmente dei bambini, allo scopo di ridurre l’alto tasso di mortalità infantile. Inoltre il Centro accoglierà i corsi di alfabetizzazione destinati in particolare alla popolazione femminile (600 iscritte), e realizzerà percorsi formativi per i giovani e famiglie sui valori della tolleranza, della convivenza pacifica, così duramente compromessa dal recente confitto per favorire un reale processo di riconciliazione. E poi, a ruota, seguirà il trasloco della biblioteca esistente che, con i suoi oltre 1.000 giovani iscritti, è ormai un punto di riferimento anche per insegnanti e docenti universitari. Occuperà buona parte del primo piano con attigua sala informatica e una sala conferenze. Tutti modi di servire nati da cristiani che desiderano prendere sul serio il Vangelo servendo gli ultimi. Tutti servizi ormai in rete con le rispettive istituzioni pubbliche di riferimento perché l’edificazione del bene comune è terreno privilegiato per un’autentica testimonianza cristiana che sia fermento per una società a 360° degna dell’uomo. Un grazie a tanti perché tutto questo senza la vostra vicinanza e il vostro sostegno semplicemente non esisterebbe. Una risorsa essenziale sono state le firme del 5×1000 date per i progetti CO.MI.VI.S. (Comunità Missionaria di Villaregia per lo Sviluppo). Ed ora, a Yopougon, lavorare per i più poveri sarà tutta un’altra musica. È possibile continuare a sostenere questo progetto utilizzando anche il servizio DONA ORA del sito www.comivis.org.

 

da NUOVA SCINTILLA 39 del 19 ottobre 2014