Tre comunità in festa

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Unità pastorale di Dolfina, San Gaetano e San Pietro di Cavarzere

Tre comunità in festa

Accolto con entusiasmo il nuovo parroco don Alberto Ferro presentato dal vescovo

Domenica 14 settembre 2014 l’unità pastorale di Dolfina, San Gaetano e San Pietro era in festa per l’arrivo di don Alberto Ferro, nuovo parroco presso le tre comunità.

“Un dono grande, un dono importante accolto con emozione, con gratitudine e con trepidazione per iniziare insieme un cammino lungo e fruttuoso”. Un dono che diventi un punto di riferimento per continuare un cammino già intrapreso e per valorizzare ciò che accomuna le tre comunità, facendo in modo che le diversità siano una risorsa ed un motivo di crescita per tutti, pur mantenendo, ciascuna, le proprie peculiarità e tradizioni.

 

Certo un compito non facile: non ci saranno soltanto soluzioni organizzative da pianificare, iniziative da condividere, decisioni da prendere; ci saranno soprattutto persone da incontrare, giovani da orientare, portandoli a riscoprire ed apprezzare i valori cristiani su cui si fondano le nostre comunità e che sembrano sommersi dall’individualismo e dall’indifferenza; ci saranno anziani che aspettano un sorriso e famiglie da sostenere. Ma non sarà solo: le assicuriamo la nostra vicinanza e la nostra collaborazione nella corresponsabilità attraverso un dialogo che, ci auguriamo, aperto e fraterno”. Questo in sintesi il messaggio augurale che Paola Gibin ha espresso come benvenuto a nome dell’unita pastorale.

Anche l’amministrazione comunale, nella persona del vicesindaco Paolo Fontolan, ha voluto felicitarsi con don Alberto nella certezza che il nuovo parroco “saprà impegnarsi per il progresso non solo sul piano strettamente religioso, ma anche morale e civile delle nostre comunità. Siamo certi che saprà continuare nel migliore dei modi una tradizione che ha visto alla guida di queste parrocchie pastori che hanno saputo essere guide amorevoli e sollecite. Anche la comunità civile che io qui oggi rappresento si impegna ad essere un interlocutore attento e vicino”. All’ingresso in chiesa don Alberto ha ricevuto le chiavi delle tre canoniche e delle opere parrocchiali con l’augurio che diventino ambienti e spazi di condivisione di idee e progetti per un reciproco arricchimento personale e di crescita nella sequela di Cristo.

Dopo la presentazione e la lettura di nomina del nuovo parroco da parte del vescovo Adriano, che ha voluto essere presente personalmente all’ingresso del nuovo pastore, un ministro straordinario della comunione ha consegnato le chiavi delle chiese e dei tabernacoli esprimendo l’auspicio che lo spezzare il pane e consegnarlo nelle mani dei fedeli diventi nutrimento e forza per accogliere i valori cristiani nella certezza che il vero pane che sazia i bisogni originari e intimi dell’uomo è Gesù. Dopo la presa di possesso della sede presidenziale per continuare la celebrazione eucaristica, don Alberto, nell’omelia, si è soffermato sul paradosso della croce e di Cristo, stoltezza e scandalo per il mondo, ma potenza di Dio per chi crede. Al termine, riprendendo alcuni punti dei messaggi augurali, ha espresso il desiderio che il servizio che sta assumendo sia caratterizzato dal dialogo, dallo spirito comunitario con il supporto non solo dei consigli parrocchiali, ma da tutti i fedeli delle tre parrocchie. (F. Patrian)

 

da NUOVA SCINTILLA 36 del 28 settembre 2014