Il ricordo comunitario di don Giuseppe Tinello

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Ca’ Emo. Nel 100° anniversario dell’ordinazione

Il ricordo comunitario di don Giuseppe Tinello

Sabato 20 settembre la comunità di Ca’ Emo ha ricordato don Giuseppe Tinello nel 100° anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Per la significativa ricorrenza sono state predisposte alcune particolari iniziative, prima delle quali il completamento della targa inaugurata nel 1974 a ricordo del 50° anniversario di servizio pastorale di don Tinello presso la nostra chiesa, elevata a Curazia il 1° gennaio 1924. Il completamento della lapide è stato offerto dalla famiglia Portesan per esaudire il desiderio più volte espresso dal loro caro Achille ma che purtroppo non ha potuto vedere realizzato.

Alle 17.30 il vicario generale mons. Francesco Zenna ha celebrato la S. Messa con il parroco don Virgilio Poletto. Mons. Zenna nell’omelia ha sottolineato come il ricordo di don Tinello, dopo 37 anni della morte, sia ancora vivo in paese grazie alla sua umanità, dedizione e fede. Dopo la celebrazione, solennizzata dai suggestivi canti del Coro parrocchiale “Madonna del Carmine”, molti fedeli si sono portati presso il Centro parrocchiale dove ha preso la parola il dr. Maurizio Tinello, nipote del sacerdote, che ha ricordato il lato umano dello zio, sempre attento alle necessità della sua gente. A portare il saluto dell’Amministrazione Comunale è intervenuta la prof.ssa Mara Bellettato, Consigliere comunale con delega alla Cultura, che ha evidenziato come don Tinello sia stato per Ca’ Emo il parroco di tutti, credenti e non, e lo dimostra l’affetto che ancora oggi la comunità gli riserva. Nel suo breve intervento mons. Zenna ha confermato questo affetto della comunità verso “il suo parroco” riferendo delle testimonianze di alcuni presenti che dimostrano come don Tinello abbia inciso nella vita della gente e per questo merita di essere ricordato ancora oggi. Dopo i saluti di rito ha preso la parola il prof. Antonio Lodo, studioso di memorie adriesi, che ha presentato al folto pubblico la tesi di laurea di don Giuseppe, scritta nel 1935 e recentemente ritrovata. Tema della tesi è Luigi Groto il cieco d’Adria, massimo scrittore adriese e polesano vissuto dal 1541 al 1585. Il prof. Lodo nella sua lunga e magistrale relazione ha messo in evidenza le opere del Groto e le vicende della sua vita, dando merito a don Tinello di aver voluto occuparsi dello scrittore adriese con una certa originalità, tenuto conto dei limiti delle notizie e degli strumenti disponibili in quegli anni. Conclusa la relazione è stato proiettato il filmato recentemente ritrovato in canonica realizzato nel 1974 dal sig. Antonio Bobisse in occasione del 60° anniversario di sacerdozio di don Tinello. Il pubblico presente ha commentato con gioia ed anche con commozione le immagini che mostravano il sacerdote felice per l’affetto della comunità ma già segnato dalla malattia che due anni dopo lo avrebbe separato dai suoi parrocchiani. La bella giornata si è poi conclusa con un tradizionale e ricco buffet preparato dalle volontarie del Centro parrocchiale “Don Tinello”. (G. P.)

 

da NUOVA SCINTILLA 36 del 28 settembre 2014