Incontrare altre realtà

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Unità pastorale San Martino – B. V. Lourdes

Incontrare altre realtà

Il gruppo cresimandi in visita all’Opsa: uno di loro racconta

Giovedì 29 maggio, nel pomeriggio, il gruppo dei ragazzi della 2ª media, che si sta preparando alla celebrazione della Cresima, accompagnato dalle catechiste Lara e Sandra e da don Simone, si è recato a Sarmeola di Padova in visita all’OPSA (Opera della Provvidenza di Sant’Antonio). Il trasferimento in autobus è durato poco più di un’ora. Giunti sul posto, noi ragazzi abbiamo fatto una piccola merenda e subito siamo stati accolti da suor Paola che poi ci ha accompagnato all’interno della grande struttura. Suor Paola è riuscita a catturare la nostra attenzione.

 

Per prima cosa ha spiegato la forma della struttura mostrandocene l’ampiezza grazie a una foto aerea e abbiamo capito che era proprio come un villaggio. La struttura è suddivisa in diversi appartamenti che ospitano una ventina di persone ciascuno. Gli ospiti sono persone con disagi cognitivi, down e altre disabilità, nonché anche malati di Alzheimer. In questo villaggio sono ospitate 600 persone assistite dal personale qualificato e da volontari.

Il nostro gruppo ascoltava interessato dalle spiegazioni e dall’incontro anche con alcuni di questi ospiti. Suor Paola ci ha fatto visitare gli ambienti di questa grande struttura come il teatro, dove gli ospiti si incontrano in momenti di festa o vedono insieme dei film, la cucina, la palestra per gli esercizi e la riabilitazione. Nella sala adibita a laboratorio creativo e di manualità è allestita una mostra fotografica che racconta tutta la storia di questa casa e qui ci siamo fermati per riflettere anche sul senso della nostra vita, sul senso dell’amare e del sentirci amati, grazie alla visione di alcuni brevissimi filmati e al dialogo con suor Paola. Per ultima, ma non perché meno importante, abbiamo visitato la chiesa che ha un bellissimo mosaico. Dopo aver pregato abbiamo ringraziato e salutato suor Paola e gli ospiti per ritornare a casa.

L’intento della visita all’OPSA era quello di far capire a noi ragazzi che esiste anche una realtà diversa da quella che abitualmente viviamo perché ci sono persone anche giovani che, colpite da disabilità gravissime, sono però aiutate da altri che dedicano parte o tutta la loro vita a chi è meno fortunato.   (Mattia Nordio)

 

da NUOVA SCINTILLA 24 del 15 giugno 2014