Il vescovo ha consacrato la chiesa

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Rosolina Mare. Definitivamente “dedicata” a Dio la moderna chiesa di S. Ignazio. Grande festa per la comunità guidata da don Alberto Alfiero

Il vescovo ha consacrato la chiesa

Ora anche il territorio comunale di Rosolina ha tutte le sue chiese parrocchiali consacrate. Parlo rispettivamente della chiesa S. Maria Vergine del Rosario a Volto (22 gennaio 1955), S. Nicolao della Flüe ad Albarella (6 giugno 1971), S. Antonio di Padova Rosolina centro (30 ottobre 2005) e S. Ignazio V. e M. a Rosolina Mare (1 giugno 2014).

Di quest’ultima ricordo benissimo di esser stato presente sia alla posa della prima pietra che all’inaugurazione; così pure alla prima festa patronale celebrata l’anno scorso.

Dicevo appunto che il 1° giugno alle ore 10.30, in una bella domenica un po’ calda, ho potuto assistere anche alla consacrazione presieduta dal vescovo mons. Adriano Tessarollo, attorniato dal parroco don Alberto Alfiero, dal vicario generale don Francesco Zenna, da don Marino Callegari, don Mario Bruson, don Vincenzo Tosello, don Lino Mazzocco, don Antonio Chiereghin, don Nicola Nalin e don Cesare Mucciardi, con i diaconi F. Laurenti e A. De Grandis.

 

Il rito liturgico è stato preceduto da un corteo esterno partito dalla retrostante canonica, corteo in cui una signora in carrozzina portava le reliquie dei Santi Patroni (come segno di comunione di sofferenza nella sua vita e nei martiri Felice e Fortunato) affiancata da due chierichetti con due lampade a forma di colomba. Il corteo, giunto all’ingresso principale, attraversando la navata centrale si è diretto all’abside. A fare da picchetto all’altare maggiore due carabinieri in alta uniforme.

Con la chiesa semi illuminata e gremita di persone (per lo più turisti) si è dato modo di compiere, secondo l’usanza, i gesti simbolici della consacrazione preceduti dal canto delle litanie intonate dal cerimoniere don Cesare Mucciardi.

In primis l’altare è stato oggetto di particolare attenzione. Su di esso, privo di tovaglie, prima si è proceduto alla collocazione delle reliquie dei Santi Felice e Fortunato unite a una pergamena nell’apposito “sepolcro” opportunamente preparato, poi il Vescovo ha unto con il sacro crisma il centro e i quattro angoli della mensa. Seguiva così l’unzione delle 12 croci affisse alle pareti interne della chiesa dal vescovo prima, e poi dal parroco, da don M. Callegari e da d. Francesco accompagnati dal diacono. Un gesto che simboleggia la Gerusalemme del cielo, la città santa: nell’Apocalisse viene riportato il tema delle 12 porte con i nomi delle 12 tribù d’Israele e 12 basamenti con i nomi degli apostoli.

Suggestivo il braciere posto al centro della mensa in cui ardevano incenso e aromi a memoria di Cristo che si offre in sacrificio per l’umanità: il vescovo ha incensato l’altare girandogli attorno, poi il diacono Agostino ha incensato tutta l’assemblea. Terminata l’incensazione l’altare è stato preparato da due signore con tovaglia, fiori, candelieri per la celebrazione dell’eucaristia. Da questo momento tutta la chiesa ha iniziato lentamente ad illuminarsi: sono state accese anche le candele e piccoli lumi predisposti dal diacono Franco in corrispondenza alle croci di consacrazione.

È seguita la liturgia eucaristica interamente sottolineata dai canti eseguiti dal coro parrocchiale di Rosolina, con la partecipazione di altri cori, diretto dalla m. Elena Tosini.

A conclusione della cerimonia, lettura del decreto episcopale, i ringraziamenti e, come testimonianza duratura, lo scoprimento della lapide a ricordo dell’evento da parte del vescovo e del parroco don Alberto (forse un po’ commosso) in cui si riporta: “AEDEM HANC DIVO IGNATIO ANTIOCHENSI EPISCOPO DICATUM REV.MUS DOMINUS HADRIANUS TESSAROLLO EPISCOPUS CLODIENSIS KALENDIS JUNIIS ANNO MMXIV CONSECRAVIT POPULO AC ALBERTO ALFIERO PAROCHO OVANTIBUS”.

Presenti fra le autorità civili il sindaco di Rosolina Franco Vitale, con gli assessori S. Gazzola e D. Grossato, l’assessore regionale I. Coppola, il presidente dell’Ente Parco G. Gennari, l’ex sindaco di Loreo Amidei e il maresciallo dei Carabinieri Rosolina. Buffet per concludere la mattinata.

(Foto R. Alfiero)   (R. Pietropoli)

 

da NUOVA SCINTILLA 23 dell’8 giugno 2014