Chiesa di Sant’Ignazio d’Antiochia: cenni storici

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Rosolina Mare. Viene consacrata oggi la moderna chiesa costruita nel 2004

Chiesa di Sant’Ignazio d’Antiochia: cenni storici

Questa domenica 1 giugno alle 10.30 il vescovo Adriano celebrerà la solenne messa di consacrazione-dedicazione della moderna chiesa di Rosolina Mare, di cui è parroco don Alberto Alfiero. Riportiamo alcune note storiche.

Dove fino agli anni ’50 del secolo scorso dominava una distesa incolta di valli e barene, con una fitta pineta mediterranea che da Ravenna giunge tuttora fino alla laguna veneta, vi era una lingua di terra, confinante a sud con Porto Caleri e a nord con la foce dell’Adige. Aveva un nome piuttosto strano: Boccavecchia, un nome derivante dal fatto che proprio lì un tempo vi era la foce o bocca del Po di Tramontana, uno dei rami di cui si compone il delta padano. Ciò fino allo storico Taglio di Porto Viro avvenuto nel 1600-1604.

Dagli anni ’50 ad oggi Boccavecchia è diventata Rosapineta o meglio, turisticamente, Rosolina Mare. Ciò è avvenuto con il ben noto boom economico degli anni immediatamente successivi, gli anni Sessanta, e l’input allo sviluppo turistico del luogo venne dato sia dalla sua posizione geografica incantevole sia dalle bellezze naturali in essa conservate (si ricordi il ben noto percorso botanico, nella zona prospiciente di Porto Caleri, denominato, appunto Giardino botanico di Porto Caleri). Fu un medico, esattamente il prof. Rubaltelli, primario dell’ospedale di Padova, che prese l’iniziativa di far erigere “in loco” nel 1963 una cappella in cemento armato con tetto a forte spiovente. La cerimonia di benedizione avvenne il 2 agosto 1964 e fu dedicata alla Madonna Immacolata. Fu l’indimenticato mons. Mario Bullo, allora vicario generale della diocesi, a procedere alla benedizione, avviando così le celebrazioni eucaristiche domenicali in zona. Più tardi, lo stabile, adibito provvisoriamente a luogo di culto, in seguito all’incremento turistico, dovette essere ampliato con una tettoia esterna. Nell’aprile di quest’anno la cappella, da tempo in condizioni piuttosto precarie, è stata restaurata con gusto e con modernità. Da notare che dalla metà degli anni ’60 anche la “hall” della colonia estiva “S. Giorgio” venne adibita a cappella per le celebrazioni estive domenicali e ciò fino alla sua demolizione avvenuta nel 2006. Altro luogo di culto di fortuna fu creato negli stessi anni nella zona a nord dell’abitato, dove era sorto un villaggio di bungalow frequentato in gran parte da turisti tedeschi. L’anno 1979 è un anno “storico” per Rosolina Mare, perché essa fu creata parrocchia intitolandola a S. Ignazio vescovo e martire e rendendo così necessaria la costruzione di una vera e propria chiesa, che potesse accogliere i sempre più numerosi turisti che affluivano e affluiscono nella località balneare.

La nuova chiesa parrocchiale, che viene consacrata in questa domenica, sorse all’ingresso del paese, edificata in un’area donata già nel 1964 alla Curia vescovile di Chioggia dal cav. conte Gino Vianelli, progettisti l’arch. Lucio Donaggio e l’ing. Giorgio Vianello. Il 27 luglio 2000 il vescovo Angelo Daniel provvide a porre la prima pietra e il 7 agosto 2004 alla benedizione dello stabile in onore sempre del Santo di Antiochia. L’edificio ora si presenta ampio e funzionale. Costruito a forma di tettoia a raggiera semicircolare, ha una serie di nervature ben visibili nel soffitto. Dà l’impressione, visto dall’esterno, di un grande chiosco a chiocciola. Attorno all’area destinata alle celebrazioni, sopraelevata, sorge la navata per i fedeli, in cui possono trovare posto 600 persone a sedere. C’è pure una cappellina invernale attigua. Il coro è sovrastato da un antico crocifisso settecentesco, affiancato da due tele, opera del pittore chioggiotto Cinzio Veneziani. Nell’aula, a sinistra, vi è una nicchia con la statua lignea della Madonna Immacolata e, a parete, una tela raffigurante l’”Annunciazione” dello stesso autore; a destra si ammirano le statue lignee di S. Ignazio e di S. Francesco d’Assisi, oltre ad un crocifisso in legno della Val Gardena e ad altre tele (C. Veneziani e G. Longhin). Bello il tabernacolo a due facce, incastonato sulla parete di vetro tra l’aula grande e la cappella.

Primo curato di Rosolina Mare fu don Ilario Fiorese (1964-79). Gli successe don Vittorino Renier (1979-1983), promosso parroco. Quindi seguirono due sacerdoti in qualità di amministratori parrocchiali: don Mario Trivellato (1983-1999) e don Adriano Agnoletto (1999-2012). Dal 27 maggio 2012 è nuovo parroco don Alberto Alfiero. Da ricordare anche i sacerdoti collaboratori domenicali succedutisi nel periodo estivo: don Giuliano Marangon (1969-1998), don Massimo Ballarin (1985-1991) e don Marino Callegari (1989-2012).

(notizie attinte e rielaborate, a cura di Angelo Padoan, dal sito Internet alla voce “Storia: Cenni sul territorio e sulla chiesa parrocchiale di «S. Ignazio d’Antiochia vescovo e martire» di Rosolina Mare” di Giuliano Marangon).

 

da NUOVA SCINTILLA 22 del 1° giugno 2014