Cavarzere: sì alla vita

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Cavarzere: sì alla vita

Dopo Chioggia, da aprile aperto un punto d’ascolto pure a Cavarzere

Il comune di Cavarzere, il Centro di Aiuto alla Vita (Cav) di Chioggia e l’Ulss 14 tutelano e promuovono la maternità, grazie ad un progetto di aiuto alle mamme cavarzerane in difficoltà. Da aprile 2014, infatti, è stato aperto un punto d’ascolto presso il distretto sanitario cavarzerano: una volta al mese sarà presente una collaboratrice del Cav che incontrerà le mamme in difficoltà a causa di una gravidanza difficile, si attiverà per cercare tutte le eventualità di supporto possibili, in parte grazie alle risorse dell’associazione e al contributo stanziato dal comune stesso.

Con il fondo si potranno acquistare generi di prima necessità per sostenere i bisogni della crescita di un figlio: latte in polvere, omogeneizzati, biscotti, pastina, pannolini, a cui si aggiungeranno materiali per la prima infanzia come i corredini da nascita, carrozzine, lettini, passeggini, parte dei quali l’associazione riceve e offre gratuitamente. La validità del progetto è sostanziale anche dal punto di vista della collaborazione con i servizi sociali del comune di Cavarzere, in quanto le assistenti sociali che operano nel “campo dei bisogni” potranno offrire alle mamme in difficoltà una possibilità in più per essere aiutate e così incoraggiare a donare la vita al proprio piccolo figlio ancora in grembo qualora vi fossero delle riserve. Tale progetto durerà fino ad aprile 2015. Un ringraziamento va all’assessore Heidi Crocco che ha accolto la proposta dell’associazione e ci ha creduto sin da subito, proponendola a sua volta all’amministrazione.

L’assessore ai servizi sociali di Cavarzere ha commentato con queste parole l’avvio del progetto: “Con questo progetto si vuole dare un aiuto concreto alle mamme in gravidanza che vivono una situazione di disagio socio economico tale da poter compromettere anche la nascita del loro bambino. È un piccolo sostegno che accompagnerà mamme sole o in difficoltà fino al termine della gravidanza e a vivere i primi periodi di vita del bambino nel modo più sereno”.

“La stessa iniziativa probabilmente si replicherà anche con il Comune di Cona – spiega il presidente dell’associazione Gino Ramin dal quale è partita la proposta – in questo modo si chiuderebbe il cerchio, ovvero tutti e tre i comuni del comprensorio Asl 14 verrebbero interessati a livello politico e amministrativo in un programma di sostegno e di promozione della maternità”. Che altro aggiungere? Evviva la vita! (Viviana T.)

 

da NUOVA SCINTILLA 22 del 1° giugno 2014