Se mi amate osserverete i miei comandamenti

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PAROLA DI DIO / VI domenica di Pasqua (del vescovo Adriano)

Se mi amate osserverete i miei comandamenti

Gesù assicura ai suoi la presenza dello Spirito “Paraclito” e “di verità”

Letture: Atti 8,5-8.14-17; 1 Pt 3,15-18; Gv 14,15-21

In queste pagine l’evangelista Giovanni raccoglie una specie di ‘testamento’ che Gesù lascia ai suoi discepoli nell’imminenza della sua passione e morte. Gesù sta per lasciare il mondo mentre i suoi discepoli continueranno a stare in quel mondo in cui Egli ha incontrato l’opposizione e il rifiuto di molti che lo hanno condannato e giustiziato come un malfattore.

Chi sarà ora con i discepoli a sostenerli, in un mondo che, dopo aver rifiutato Lui, continuerà a rifiutare anche loro e il vangelo che essi sono inviati ad annunciare? “Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che starà sempre con voi, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché è con voi e sarà in voi sempre”. Lo Spirito Santo, definito da Gesù come “Paraclito” (tradotto con “Consolatore”) è il dono di Gesù ai suoi. “Paraclito” è chi è posto accanto ad un altro che ha bisogno di essere difeso, è come l’avvocato difensore.

Sarà dunque lo Spirito Santo a difendere i discepoli nello scontro con il mondo che li accuserà e rifiuterà come ha accusato e rifiutato Gesù. Gesù finora è stato con loro, ma ora lo Spirito sarà in loro e per sempre.

Lo Spirito Santo è pure definito “Spirito di verità”. Giovanni mette spesso la parola verità in relazione al verbo ‘fare’: “fare la verità”. Con ciò egli vuole indicare che la verità è la volontà di Dio dataci nella rivelazione di Gesù e nei suoi comandamenti, compendiati nel comandamento dell’amore, interpretato e vissuto come ha fatto Gesù. Donandoci lo ‘Spirito di verità” Gesù ci dona non solo la luce per conoscere la sua volontà ma anche la forza di metterla in pratica. Gesù cioè ci insegna il comandamento dell’amore e ci dona anche la forza di praticarlo. La pratica del comandamento dell’amore è frutto della forza che da Dio viene a noi attraverso Gesù Risorto nel dono dello Spirito Santo. Attraverso la pratica dell’amore si fa esperienza sempre più profonda di Dio Padre e del suo Figlio Gesù. In questa luce vanno comprese le affermazioni di Gesù: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio, anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui”. Se noi amiamo Cristo, riceveremo da lui lo Spirito Santo che ci dà la forza di praticare i suoi comandamenti. A sua volta la pratica della volontà di Dio ci introduce sempre più nell’amore di Cristo e del Padre e Cristo si darà a conoscere sempre di più a noi. Chi ama fa esperienza di Dio. (+ vescovo Adriano)

 

da NUOVA SCINTILLA 21 del 25 maggio 2014