La “famiglia” e “le famiglie” nella società attuale

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Riparte “Chioggia Incontra”. Luigi Amicone, Giancarlo Cerrelli, Mattia Stella e Giuseppina La Delfa: dibattito su famiglia etero e omosessuale

La “famiglia” e “le famiglie” nella società attuale

Chioggia Incontra 2014 parte con uno … scontro. D’altronde la posta in gioco è alta. Per il primo incontro di questa decima stagione, si inizia con “la famiglia e le famiglie”. La famiglia tradizionale, eterosessuale, difesa dai cattolici Luigi Amicone, direttore del settimanale di area ciellina “Tempi”, e Giancarlo Cerrelli, avvocato e vice presidente dei giuristi cattolici italiani. Le famiglie omosessuali che rivendicano diritti civili e genitorialità, rappresentate a Chioggia, venerdì scorso, da Mattia Stella, presidente dell’Arcigay di Vicenza, e Giuseppina La Delfa, presidente dell’associazione Famiglie Arcobaleno, le famiglie omogenitoriali. C’è davvero un progetto antropologico e culturale per modificare la famiglia naturale composta da una madre, un padre e dei figli, come sostengono Amicone e Cerrelli?

O si tratta solo di ascoltare la voce degli affetti, indipendentemente dall’orientamento sessuale, e di garantire diritti e opportunità, come chiedono invece Stella e La Delfa? Il caso più celebre è quello di Zachary, il figlio del cantante inglese Elton John e del suo compagno, ma «sono quasi centomila i bambini, in Italia, provenienti da famiglie con genitori dello stesso sesso», ricorda la giornalista del Gazzettino Daniela Boresi che modera l’incontro che apre Chioggia Incontra 2014. Se cambia il modello di famiglia, non per questo devono venir meno le tutele per i bambini. «Il fatto è che oggi la famiglia è sotto attacco» dice Amicone. «C’è un progetto delle lobby gay per rendere solo culturale, un fatto di scelta, quel che invece è naturale: la famiglia» aggiunge Cerrelli. Vero è che Stella e La Delfa sono nati e cresciuti in due famiglie molto tradizionali, raccontano, mentre oggi la tecnica, progredita per le coppie sterili, dà l’opportunità di manipolare ovociti e gameti per far diventare genitore al di fuori della famiglia eterosessuale. «La sessualità è diventata così un fatto antropologico, mentre serve una struttura entro cui far crescere il bambino e che lo tuteli, perché lui non può decidere» dice Amicone. Capriccio degli individui, dunque, la famiglia omosessuale «naturalmente sterile» come insiste Cerrelli? Molte domande e qualche risposta; interventi accesi, anche dal pubblico in sala con non poche provocazioni (anche per la presenza rumorosa di un “seguito” chiaramente orientato contro la famiglia “tradizionale”). Certo, è da fare i conti con nuove realtà, ma non si può mancare di puntualizzare il valore intramontabile della famiglia “autentica” (“tradizionale” è aggettivo che tende a sminuirne il valore, sempre attualissimo!) e di difendere i diritti dei bambini ad avere “naturalmente” un “padre” e una “madre”!

Appuntamento venerdì 16 su tutt’altro settore: la storia dell’Italia contemporanea vista attraverso le grandi famiglie dei produttori di vino. Dal Friuli al Veneto, alla Franciacorta alla Toscana; conduce la serata Bruno Vespa. In Auditorium alle 21, con ingresso libero.   (n. s.)

 

da NUOVA SCINTILLA 20 del 18 maggio 2014