“Davvero il Signore è risorto”

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LA PAROLA DI DIO / Domenica III di Pasqua (del vescovo Adriano)

“Davvero il Signore è risorto”

La compagnia del Risorto nella Parola e nello “spezzare il Pane”

Letture: Atti 2,14-22-33; 1 Pt 1,17-21; Lc 24,13-35

Il cammino dei due discepoli verso Emmaus, la sera di Pasqua, accompagnati dal Pellegrino che spiega loro le Scritture è il modello di chi percorre il cammino di iniziazione alla fede e si conclude con l’esperienza della sua presenza nel segno della cena pasquale. È una pratica che le comunità cristiane devono riprendere, quella di conversare di tutto quello che riguarda “Gesù di Nazaret, che fu profeta potente in parole ed in opere, davanti a Dio e a tutto il popolo; come … lo hanno consegnato per farlo morire e poi l’hanno crocifisso”.

Bisogna ritornare a conoscere e a meditare la storia di Gesù, comprenderla alla luce dell’intera Scrittura per dare solido fondamento alla nostra fede. Quella fede che illumina la superficialità o la convenzionalità del nostro credere o addirittura lo smarrimento dell’incredulità. Quella fede che diventa sempre più adesione alla Parola di Dio e apertura allo Spirito, Parola e Spirito che riscaldano e rinfrancano i cuori nel credere. Bisogna avere l’animo aperto ad accogliere il Signore e pregarlo: “Resta con noi, Signore…”. Bisogna riprendere il contatto assiduo con le Scritture e con la Comunità che celebra la memoria di Cristo morto è risorto: questo è luogo e momento privilegiato per raggiungere e attingere la fede pasquale: “Prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro… Ed ecco si aprirono gli occhi e lo riconobbero”. Da questo incontro con Lui nella Parola, nello spezzare il Pane, nel condividere la ricerca e la fede nella comunità credente si può diventare autentici e convinti annunciatori dell’esperienza che fu prima degli Apostoli: “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone”. È bello poter raccontare anche noi cosa accade lungo la via del nostro cammino di fede, come l’esperimentiamo vivo e lo riconosciamo nello “spezzare il Pane”. È in questa esperienza della nostra Pasqua annuale e settimanale che ogni credente può scoprire e incontrare Cristo in maniera sempre più vera e profonda, incontrare quel Gesù che continua a donare se stesso per noi, a radunarci a mensa come sua famiglia, ad accompagnarci nelle strade della vita con la sua Parola che pazientemente rischiara i nostri dubbi e le nostre incertezze. Solo con questo lungo e costante cammino con Lui diventeremo capaci della missione di portare Lui, la sua salvezza e la sua pace, agli uomini.   (+ vescovo Adriano)

 

da NUOVA SCINTILLA 18 del 4 maggio 2014