La domenica delle Palme – Anno A (13 aprile) (Letture: Is 50, 4-7; Fil 2, 6-11; Mt 26, 14 – 27, 66)

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Domenica delle Palme

Anno A (13 aprile) (Letture: Is 50, 4-7; Fil 2, 6-11; Mt 26, 14 – 27, 66)

Gesù entra a Gerusalemme, trionfalmente accolto dalla folla. I rami delle palme che vengono agitati per fargli festa danno il nome a questa sesta domenica di Quaresima. Nelle nostre comunità infatti riviviamo questo entusiasmo, espresso con i rami d’ulivo con cui accompagniamo la processione che rievoca quanto raccontato nel cap. 21 del vangelo di Matteo. Ma subito dopo sostiamo nella lettura e nella meditazione della Passione, perché questa domenica di entusiasmo apre anche la settimana detta “santa” perché si conclude con la celebrazione del Triduo Pasquale.

 

Nel Triduo pasquale del Signore crocifisso, sepolto e risorto, la Chiesa ritorna annualmente al mistero che l’ha originata e costantemente la sostiene nel cammino del tempo. Un mistero grande e ineffabile, l’evento della salvezza, che si attua nell’oggi della liturgia: l’inizio intimo della Cena, la dolorosa passione, la silenziosa sepoltura e la notte gloriosa e luminosa della risurrezione, tutto torna a ripresentarsi in maniera efficace al popolo radunato nella fede e nella speranza.           La sfida pastorale che il Triduo pone alle comunità cristiane non consiste soltanto in una celebrazione obbediente alle norme, ma innanzitutto nel saper cogliere tutta la ricchezza di grazia che scaturisce dalla liturgia.

Nell’ascolto prolungato della Parola che immette l’assemblea nell’evento celebrato, nella contemplazione della Croce gloriosa e nella celebrazione dei sacramenti della rinascita, il Signore Gesù non abbandona la sua Chiesa; anzi, la stringe a sé, la riempie dei suoi doni e la fortifica per renderla ancora una volta coraggiosa missionaria della Pasqua.

(da “Briciole di pastorale”)

Catechesi

La domenica delle Palme è la porta che ci conduce nella Grande Settimana del calendario liturgico, la Settimana Santa.

Oggi la liturgia proclama il racconto della Passione di Gesù.

Nel leggere con i ragazzi, nell’incontro di catechesi, il racconto della Passione, potremmo passare in rassegna i personaggi che compaiono in questo racconto e scoprire il loro ruolo. Ci si accorgerà che tutti prendono decisioni e tutti sono necessari. Potremmo dire, allora, che il nostro nome, e il nostro ruolo, se guardiamo bene, sono anch’essi scritti in questa storia. Oggi la liturgia, inoltre, ci invita a fare una processione con i rami di ulivo e a cantare “Osanna”.

Viene spontaneo domandarci: siamo davvero convinti che Gesù è il Signore, il Salvatore della nostra vita? Che è Lui che ci convoca, che continua a camminare con noi, che apre i nostri occhi e ci insegna a vivere come figli del Padre e fratelli.

Gesù è da molti conosciuto, ma seguito da pochi. Molti lo ammirano ma quanti lo imitano?

La quaresima che si concluderà prima di iniziare il Triduo Pasquale, ci ha senz’altro aiutati ad entrare nel mistero di Cristo e a metterci alla Sua sequela perché la potenza di Dio si è rivelata vincitrice in Cristo. L’Eucaristia, che è celebrazione di una Vita fatta dono, diventa forza di risurrezione se noi cristiani ne assimiliamo i contenuti: farsi, come Cristo, pane spezzato per la vita del mondo.

Liturgia

Questa settimana è segnata da alcuni gesti della tradizione che calano il mistero dell’amore di Cristo nel vissuto di ogni uomo.

Saremo attratti soprattutto dalle diverse forme con cui viene rappresentata la passione, perché ci coinvolgeranno emotivamente. Ma il gesto che meglio di ogni altro riassume la portata della Pasqua è la lavanda dei piedi.

Liturgicamente si pone all’interno della celebrazione “Nella cena del Signore”, perché Gesù ha compiuto questo gesto nell’ambito dell’ultima cena. In realtà dovrebbe caratterizzare tutto questo tempo pasquale e tradursi nella nostra capacità di chinarsi sulle ferite e sulle sporcizie dei fratelli donando il conforto del perdono e il sollievo della partecipazione.

Carità

Sono presenti nel territorio diocesano luoghi e spazi dove la comunità parrocchiale può, nel corso della Quaresima, concordare delle visite con gruppi di persone per conoscere alcune esperienze di prossimità:

Comunità Familiare a Chioggia; Comunità Educativa a porto Viro;

Commercio Equo e Solidale; Centri di Ascolto Caritas.

Si possono concordare con la Caritas Diocesana (tel 041 403066) ulteriori indicazioni per conoscere altre esperienze di prossimità.

 

da NUOVA SCINTILLA 14 del 6 aprile 2014