Convertirsi dà gioia

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Unitalsi. Anche da Chioggia al Ritiro nazionale di Loreto

Convertirsi dà gioia

Eravamo in 400, provenienti da tutte le regioni italiane, al ritiro spirituale che si è svolto a Loreto dal 14 al 16 marzo. Un appuntamento che non conosce flessione nei numeri, segno che questo momento di pausa e riflessione ha un suo valore nella nostra attività di volontariato. Giornate piene scandite dalla preghiera, dalle catechesi e da celebrazioni molto partecipate e curate nei minimi particolari sotto la regia di don Danilo Priori, vice assistente nazionale. Il tema pastorale proposto quest’anno dal Santuario di Lourdes sarà “La gioia della conversione” e su questo si sono svolti gli esercizi

attraverso le meditazioni proposte da mons. Giuseppe Molinari, Arcivescovo emerito de L’Aquila, che ha scelto la parabola del figliol prodigo quale traccia per riflettere sulla esperienza di conversione approfondendo tre temi: l’allontanamento dal Padre, il pentimento, l’abbraccio di Dio. Verrebbe da pensare che questa parabola la conosciamo tutti più che bene e invece, a riprova che la Parola del Vangelo è sempre viva e fresca, mons. Molinari ha saputo offrirci nuovi spunti di riflessione; relatore vivace ed erudito, ci ha tenuti ben vigili e attenti intercalando aneddoti e racconti di esperienze vissute nella sua lunga attività pastorale. Altri due vescovi sono stati presenti in questo ritiro, mons. Gervasio Gestori, vescovo emerito di S. Benedetto del Tronto e mons. Giovanni Tonucci, vescovo di Loreto. Nei momenti di pausa abbiamo approfittato per accostarci al sacramento della riconciliazione e per passare nella Santa Casa per portare a Maria le preghiere nostre e di tutti quelli che ce le avevano affidate. Questo ritiro è stato per tutti noi un momento di pausa dagli impegni di tutti i giorni, che ci ha rinvigorito spiritualmente e che ci consentirà, per citare mons. Tonucci di “mettere anima nel nostro lavoro di volontariato attraverso un confronto con il Vangelo che trasformi quella che potrebbe essere un’opera di semplice benevolenza sociale in un gesto di evangelica carità”. (Matilde)

 

da NUOVA SCINTILLA 14 del 6 aprile 2014