“Un’esperienza straordinaria”

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A Roma l’8-9 marzo. I cresimandi di Rosolina insieme a Papa Francesco

“Un’esperienza straordinaria”

Domenica 16 marzo la nostra comunità ha fatto festa per il conferimento della Cresima a 22 ragazzi di 2ªmedia da parte del vescovo Adriano Tessarollo.

In preparazione all’evento il nostro parroco don Lino Mazzocco ha organizzato per sabato 8 e domenica 9 marzo un pellegrinaggio a Roma per incontrare, con tanti altri fedeli in piazza San Pietro, Papa Francesco. Con i cresimandi sono stati invitati i catechisti, i genitori e i padrini, tutti in una corriera formando un gruppo di 75 persone. A Roma la nostra prima tappa è stata la basilica di S. Giovanni in Laterano, antica sede papale, ricca di storia e di opere d’arte. A seguire poi la visita alla Scala Santa. Con grande spirito di devozione tutti hanno accolto l’invito a salire in ginocchio i gradini che

portano alla sommità per rendere omaggio ad una icona di Gesù e alla reliquia della scala del Pretorio.

Terminato questo rito, ci siamo spostati più oltre per visitare la chiesa di Santa Croce in Gerusalemme. A piccoli gruppi siamo sfilati davanti alla teca che custodisce preziose reliquie della Croce, sostando alcuni attimi in preghiera. Più tardi ci siamo diretti verso i Fori Imperiali, con vista sul Colosseo e l’Arco di Tito. Proseguendo poi davanti l’Altare della Patria abbiamo raggiunto il Campidoglio con la bella piazza disegnata da Michelangelo che reca al centro la famosa statua equestre di Marco Aurelio. In serata, come previsto dal programma, una visita a Roma by night, tra cui Piazza Navona, il Pantheon, Fontana di Trevi e la Scalinata di Trinità dei Monti. La domenica mattina è iniziata presto con la santa Messa celebrata da don Lino nella cappella della Casa di Accoglienza della Fraternità San Carlo Borromeo. Nella prima domenica di Quaresi,ma pur essendo un po’ stanchi per il viaggio, i nostri cresimandi erano in prima fila tutti molto attenti nell’ascolto delle parole che il celebrante rivolgeva, in modo particolare, a loro. Ha sottolineato come “ogni adolescente ha bisogno di avere accanto a sé persone mature quale punto di riferimento per la crescita, imparando a dire sì come Gesù, che si rivolge al Padre come più grande di Lui, imparando l’obbedienza, ma fatta con amore; mentre il diavolo ci inganna, come ingannò i nostri progenitori – che hanno preferito fare da soli -, lasciandoli poi con una grande amarezza.”

Il momento più atteso della giornata e dell’intero nostro pellegrinaggio si è compiuto in Piazza S. Pietro, gremita di fedeli di tutto il mondo e sotto uno splendido e caldo sole primaverile. Con i nostri striscioni, i fazzoletti colorati al collo, le mani alzate, abbiamo cercato di attirare su di noi l’attenzione del Santo Padre che alle dodici in punto si è affacciato alla finestra degli appartamenti papali per la recita dell’Angelus. Dopo un breve commento alla liturgia della Prima Domenica di Quaresima e il saluto alle varie associazioni presenti, Papa Francesco ha salutato i cresimandi di Rosolina, scatenando grida e applausi tra i nostri ragazzi. L’eco delle parole del Papa si diffondeva come rombo per tutta la piazza, sembrava che in quel momento fossimo solo noi al centro dell’attenzione generale. Ci è venuta in corpo come una scarica di adrenalina caricandoci di una vitalità nuova, frammista a sorpresa per una esperienza così straordinaria che non dimenticheremo per molto tempo. In mattinata abbiamo avuto anche l’occasione di visitare la Basilica di S. Pietro e le tombe dei Papi, anche se in maniera affrettata e dopo una lunga fila di gente in attesa di entrare, sotto il sole. Ma grazie anche alla determinazione di don Lino ce l’abbiamo fatta arrivando a prendere posto in piazza con debito anticipo. Davvero una bella esperienza che darà i suoi frutti a suo tempo. Grazie anche alla collaborazione dei genitori che hanno dato testimonianza di fede e buon esempio ai loro figli.

Domenica il vescovo ha avuto davanti a sé un gruppo di ragazzi più maturo e consapevole che con la cresima non è tutto finito, ma inizia un cammino di maggiore impegno come cristiani, sia nella vita di tutti i giorni che nella comunità. Ai genitori e padrini va il compito di aiutare i ragazzi nel difficile cammino di crescita, essendo loro di esempio come persone mature e responsabili.(diacono Agostino)

 

da NUOVA SCINTILLA 12 del 23 marzo 2014