Esemplarità di P. Raimondo

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Filippini. La messa con la comunità di San Giacomo

Esemplarità di P. Raimondo

Costanti a una simpatica tradizione, iniziata fin dal 1992, alcuni rappresentanti della Comunità di San Giacomo – il 18 febbraio, come ogni anno – hanno ricordato con la Comunità dei Filippini l’avvenimento di particolare rilievo dell’intitolazione del patronato di Calle Malanni al Servo di Dio Padre Raimondo Calcagno, che ne è stato direttore dal 1921 al 1947, esercitando (dopo aver fondato nel 1914 l’Oratorio Ricreatorio di Calle Luccarini) in maniera straordinaria le virtù della carità verso il prossimo, della pazienza, della speranza, del servizio umile…

Ha presieduto l’eucaristia nella settecentesca chiesa dei Filippini mons. Vincenzo Tosello, parroco dell’Unità pastorale di

Chioggia-nord, celebrata con padre Gontrano Tesserin, evidenziando nell’omelia la figura di Padre Raimondo, che ha lasciato il segno nella memoria delle nostre Comunità con la sua vita di religioso, di filippino, con la preghiera assidua, l’ascolto della Parola, ma anche come esemplare cittadino dedicandosi “con la sua grande benevolenza e amorevolezza verso i più piccoli” e “interessandosi della situazione culturale, sociale e politica della città e del territorio diocesano”. Una persona completa, un cristiano – ha sottolineato mons. Tosello – che ha orientato la sua vita alla ricerca assidua di una santità comune, silenziosa, costruita giorno dopo giorno, nella eroicità del quotidiano, cercando con cuore retto e sincero di diventare “stabile dimora” del Signore e camminando verso il bene.

Nella ricerca sistematica di questa perfezione Padre Raimondo ha alimentato tutta la sua vita, le sue scelte e decisioni con una continua unione con Gesù nella preghiera eucaristica fervorosa e prolungata, in una costante mortificazione, in un atteggiamento di profonda umiltà, fuggendo o superando le tentazioni (come ci suggerisce san Giacomo nella sua lettera) degli occhi, della superbia, dell’odio, della vendetta, che portano al peccato, per divenire “primizia” delle creature del Signore.

Che il Signore – concludeva il celebrante – davanti a un’assemblea liturgica numerosa e devota, ci conceda di poter vedere pubblicamente riconosciuta dalla Chiesa la vita santa di Padre Raimondo Calcagno, come primizia per la nostra città, come esempio di rettitudine e di sincerità, perché le nostre Comunità possano da essa attingere forza e fede, nell’indifferenza e nella secolarizzazione di oggi, per portare in mezzo alla gente, con entusiasmo, l’annuncio che Gesù è il Salvatore. (R. Chiozzotto)

 

da NUOVA SCINTILLA 9 del 2 marzo 2014