Saper desiderare

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Pastorale familiare. L’incontro con Paola Scalari

Saper desiderare

Valeva proprio la pena di rischiare il pomeriggio di una timida e quasi tiepida domenica di febbraio per sostare sulle parole e le riflessioni che Paola Scalari ha rivolto alla quarantina di coppie presenti alla proposta del Servizio di Pastorale Familiare sul tema del ‘desiderio’. Paola Scalari, psicologa e psicoterapeuta, è una autorità nel campo delle psicoterapie per coppie e adolescenti. Partendo dall’idea della necessaria differenziazione del maschile e del femminile, attraverso lo sviluppo delle nostre personalità, ci siamo introdotti sul senso del generare e del desiderio

che attraversa tutta la nostra vita. Passaggi forti e profondi e, partendo dalla domanda “Qual è il posto che voglio occupare nella vita?”, si è dipanato un discorso su cosa significhi oggi essere coppia con desideri creativi e non distruttivi.

La sessualità – anzi l’erotismo – è quella forma del desiderio che viene a noi consegnata dalla natura e che dentro la storia della nostra vita sempre più si deve adattare alla nostra umanizzazione. Celebrare la sessualità alla luce della fede cristiana (in questo la Scalari ha trasmesso tutta la sua esperienza scout) significa educare ed educarci alle forme del saper desiderare. Desiderare è un’arte e come tutte le arti abbisogna di essere compresa, interiorizzata ed espressa. Il desiderio e la sua personalizzazione – il desiderare – diventano allora i grandi banchi di sfida della fede dentro la modernità. In un tempo nel quale la proposta culturale sugli stereotipi di genere (vedi la nota dei Vescovi del Nord Est) sta avanzando anche nella produzione giuridica e legislativa, la dott.ssa Scalari ha ribadito l’importanza della differenziazione fisico corporea e della speculare diversità psicologica e culturale. Il lavoro è proseguito con la divisione in piccoli gruppi di 4-5 coppie e con un ritorno assembleare dove si sono riportati i vocaboli dei vissuti: tempo, pazienza, sessualità, comprensione e verbalizzazioni del vivere sulle quali – una per una – la dott.ssa Scalari si è soffermata nel tratto conclusivo del nostro incontro. Che dire, se non che incontri di questo tipo dovrebbero costituire e costruire i momenti formativi fondanti per una pastorale della famiglia attenta ai vissuti delle coppie e delle persone? L’idea nata è che ci possa essere un appuntamento annuale con la relatrice, così come già è avvenuto con il biblista Gregorio Vivaldelli. Prossimo incontro domenica 16 marzo… con un’altra piccola sfida: la fecondità.      (mc)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 8 del 23 febbraio 2014