Grandi preparativi

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Loreo. 25 febbraio: Festa della B. V. della Carità

Grandi preparativi

Dal 1736 arde il lume davanti alla sua immagine

Il culto che venera l’immagine della Madonna a Loreo si è sempre mantenuto vivo attraverso i secoli fin dal 1739, anno della traslazione (spostamento del blocco in muratura) in duomo, nel maestoso altare costruito appositamente per accogliere l’affresco risalente al XVII secolo che ritrae la Vergine seduta con il Bambino Gesù in braccio mentre con l’altra mano abbraccia un fanciullo, ai suoi piedi si trovano altri due bambini a mani giunte in atteggiamento devoto: immagine davvero suggestiva se si pensa al posto dove l’affresco si trovava; proprio in una delle due vecchie stanze vicino al “Fontego” adibite ad aule scolastiche di quel tempo, “Grande Scuola” di proprietà comunale (ora ristrutturate e consacrate a cappella). Dal 1736 anno dal primo miracolo avvenuto a due

fratelli pescatori del luogo (Antonio e Francesco Polo) molti altri eventi prodigiosi avvennero in seguito: ciechi che riacquistarono la vista, muti che riprendevano a parlare, zoppi che camminarono e ossessi liberati dal demonio, tutti miracoli di cui fu accertata la verità dai componenti del processo canonico, tenutosi per ordine di Giovanni Maria Benzoni vescovo di Chioggia a quei tempi. In occasione del bicentenario, il 24 febbraio 1940 dopo duecento anni di assidua venerazione perpetua, gli abitanti di Loreo vollero donare alla Vergine e al suo Bambino una corona aurea granata e così don Angelo Penzo, parroco di allora, pensò di fare una grande festa per incoronare la Madonna, festa che fu di forte impulso nella visita di molti pellegrini e nella devozione mariana da parte degli arcipreti successori don Galileo Bernardinello, don Mario Romanato, don Erminio Marzola, don Giovanni Lodo che ne esaltarono l’importanza. Per l’occasione quest’anno la parrocchia ha organizzato un ricco programma che vede tutti raccolti nel nome del Signore attorno alla mamma celeste.

Triduo di preparazione: la Vergine Maria nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium.

Sabato 22 febbraio: ore 18, S. Messa con le “promesse” degli Scout; ore 21, “Cantiamo Maria”, momento di preghiera ed elevazione spirituale animata dalle corali dell’Unità Pastorale presieduta da padre Cesare di Gesù nostra pace. Domenica 23 febbraio: ore 18, S. Messa presieduta da mons. Mario Romanato.

Lunedì 24 febbraio: ore 18, S. Messa presieduta da don Giovanni Lodo; ore 21, fiaccolata mariana dalla chiesetta del Fondaco alla chiesa parrocchiale. Preghiera e catechesi mariana: “Maria donna corresponsabile” presieduta dal vicario generale Mons. F. Zenna.

Martedì 25 febbraio, grande Festa della Madonna della Carità: ore 7.30 preghiera comunitaria delle Lodi Mattutine; ore 8 Santa Messa; ore 9 Rosario; ore 9.30 S. Messa; ore 16,15 Rosario Meditato; ore 17 solenne celebrazione eucaristica presieduta dal nostro vescovo diocesano Adriano animata dalla corale parrocchiale “S. Michele Arcangelo”. (A. Bellato)

 

 

Dal 1736 arde il lume davanti alla sua immagine

Da 278 anni un lume votivo arde giorno e notte davanti all’immagine della Beata Vergine della Carità. Le cronache dell’epoca, doviziose di particolari, narrano dei prodigiosi fatti accaduti a Loreo dal lontano 26 maggio 1736. Era la vigilia della Festa della Santissima Trinità e due poveri pescatori, i fratelli Antonio e Francesco Polo detti Dan, erano preoccupati per la scarsità della pesca e per le sorti della loro poverissima famiglia. Nei pressi del fondaco stavano due stanzette servite a lungo a scuola pubblica e poi divenute osteria. Entrando, sulla sinistra si trovava dipinta nel muro la sacra immagine mariana. Ne era particolarmente devoto padre Fra Baldissera Oraschi, eremitano di Sant’Agostino, priore allora della chiesa dei santi Pietro e Monica. Padre Oraschi consigliò ai fratelli Polo di rivolgere una preghiera di supplica a Maria. Le loro preghiere furono ascoltate ed alle ore quattro calando la rete in Ca’ Grimani catturarono “una raìna di ventitré libre e mezzo di peso” anzi il grande pesce con un guizzo saltò dalla logora rete alla loro povera barchetta. Felici i fratelli Polo sciolsero il voto di offrire a Maria un lume ad olio che ardesse giorno e notte.

“Fatto giorno, e questo era appunto quello della domenica della Santissima Trinità, servando il popolo che girava per la contrada quel lume acceso contro il solito in quella stanza, richiese il motivo di questa novità ed avendolo inteso, divulgossi in pochi momenti un tal fatto per tutta Loreo”.

Don Valentino Francesco Bonandini arciprete della parrocchiale, seguito da altre religiose e fedeli, poté poi testimoniare che la sacra immagine riprese un vivo colore come se fosse stata appena dipinta. Alcune testimonianze riferiscono anche che Maria più volte mosse il suo sguardo materno verso i fedeli che pregavano. Ne seguirono grazie e fatti miracolosi, guarigioni improvvise, liberazioni dal demonio, conversioni. Ben presto la fama degli eventi miracolosi della Beata Vergine si diffuse su tutto il territorio, in molti si recavano davanti a Maria e l’olio della lampada era particolarmente ricercato per ungere i malati che non avevano potuto venire da soli a pregare Maria. Si decise di costruire un nuovo oratorio per dare una degna collocazione alla venerata immagine. Ne sorse però una disputa e si pensò poi di dedicare un altare a Maria all’interno del duomo di Loreo. L’immagine di Maria fu traslata nell’Oratorio della Confraternita della Santissima Trinità ed il 6 settembre 1739 fra un tripudio di religiosi e di popolo fu solennemente collocata nell’altare fatto costruire all’interno del duomo. Da allora continuano fino ai giorni nostri le grazie ed i miracoli che Maria dispensa quotidianamente. Su quell’altare brilla da allora il lume ad olio. Olio che i fedeli in forma anonima continuano ad offrire a Maria in segno di devozione. E mai – tanto meno in questo periodo di crisi – la figura materna della Madonna della Carità fa mancare ai suoi figli tutto il suo amore. Ai piedi di questo altare oggi non giunge solo l’olio o le elemosine ma giunge una nuova forma di carità costituita da generi alimentari di tutti i tipi che i fedeli depositano ai piedi di Maria per i fratelli e le famiglie più bisognose. Le sacre immagini di Maria e del suo Figliolo sono state incoronate solennemente il 25 febbraio 1940: giungevano i crepitii della guerra ed a Maria i loredani rinnovavano il loro voto di fiducia e la richiesta di protezione donando quanto potevano per i sacri diademi. Fu festa di popolo e da allora nel giorno del 25 febbraio accorrono le genti di tutta la Vicaria Foranea di Loreo e da molta parte della Diocesi per rendere omaggio alla Beata Vergine della Carità. L’arciprete di Loreo don Angelo Vianello, con don Giovanni Lodo ed il diacono don Simone stanno guidando i momenti di preparazione alla grande festa in onore di Maria. Si è iniziato mercoledì 19 con preghiera e formazione dei Confratelli della Santissima Trinità e sabato 22 con la giornata del pensiero celebrata dagli Scout con la Santa Messa sotto lo sguardo di Maria e la serata “Cantiamo Maria” animata dai cori dell’Unità Pastorale e presieduta da padre Cesare di Gesù nostra pace. Come già riportato a lato, domenica 23 alle ore 18 Santa messa presieduta da mons. Mario Romanato e lunedi 24 febbraio alle ore 18 santa Messa presieduta da don Giovanni Lodo. Lunedì 24 alle ore 21 fiaccolata mariana partendo dalla Chiesetta del Fondaco per giungere al duomo, seguirà un momento di preghiera e di catechesi presieduta dal vicario generale mons. Zenna. Martedì 25 febbraio festa Grande con inizio alle ore 7.30 con la preghiera comunitaria delle lodi e la Messa, alle ore 9 recita del Rosario e Messa, alle ore 16,30 rosario meditato.

Alle 17 solenne eucaristia presieduta dal vescovo Adriano che concelebrerà tradizionalmente con tutti i sacerdoti della Vicaria, con i sacerdoti originari di Loreo e con i sacerdoti che hanno trascorso parte del loro ministero a Loreo. Alla Santa Messa saranno presenti con il loro camice i Confratelli della Santissima Trinità, tutti i gruppi parrocchiali e l’Unitalsi che sta agevolando la massima partecipazione anche di tutti gli ammalati che potessero trovare difficoltà nel portarsi in chiesa. La sacra funzione sarà resa ancor più solenne dal coro San Michele Arcangelo di Loreo.

Andrea Bellato

Foto: al centro una cartolina pubblicata in occasione dell’incoronazione il 25 febbraio 1940; in alto il vescovo Adriano all’altare della Beata Vergine della Carità.

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 8 del 23 febbraio 2014