Un abbraccio lungo duecentosessant’anni

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CHIOGGIA E I PADRI FILIPPINI. Banda e coro popolare in onore di S. Filippo Neri

Un abbraccio lungo duecentosessant’anni

Auguri a padre Gontrano Tesserin

Il complesso vocale e strumentale “Città di Chioggia”, cioè il Coro popolare chioggiotto e la banda cittadina, sotto la direzione del loro maestro fondatore e direttore prof. Loris Tiozzo, ha tenuto un nuovo concerto presso la chiesa dei Filippini, in città, per celebrare il 260° anno dalla venuta a Chioggia della Congregazione dei Padri Filippini e ricordare anche la storia e la costruzione di tutto il complesso della chiesa e convento cui ha contribuito finanziariamente, in modo totale, il padre dell’ultimo doge di Venezia Lodovico Manin. Così il coro si è avviato a concludere la serie di concerti e manifestazioni dell’anno 2013, che termineranno a Natale

prossimo. In una chiesa piena all’inverosimile, il Coro popolare e la Banda cittadina hanno eseguito 11 brani di Giuseppe Verdi (continuando l’omaggio a Verdi, nel suo bicentenario): “Inno alle Nazioni”, il Coro degli zingari “Vedi! Le fosche notturne spoglie” da “Il Trovatore”, Valzer da “La Traviata”; “O Signore, dal tetto natio” da “I Lombardi alla prima crociata”; il preludio da “Rigoletto”; “Si ridesti il Leon di Castiglia” da “Ernani”; la Marcia da “Macbeth”; gran finale, atto II, scena II, da “Aida”; “Va’ pensiero” da “Nabucco”; l’introduzione da “Rigoletto”; introduzione e barcarola da “I due Foscari”, più il brano “Cristo pane del Cielo” di Kadziela e, per finire, l’“Inno a S. Filippo Neri” di D. N. Sella e l’immancabile bis eseguito volentieri dalla Banda cittadina. Penso che i presenti abbiano apprezzato moltissimo la musica con i canti eseguiti dal Coro, nella sua ultima formazione di voci maschili e femminili, che si ritiene abbiano impreziosito le esecuzioni perché la soddisfazione dei presenti, oltre che con gli applausi, si è manifestata con sorrisi e segni di approvazione. Il complesso vocale e strumentale “Città di Chioggia” è da tempo una delle realtà locali che, con enormi sacrifici, onora questa città facendola conoscere. (M. Ricucci)

 

 

 

 

PADRI FILIPPINI. Lettera di un discepolo e confratello nel 50° anniversario di sacerdozio

Auguri a padre Gontrano Tesserin

Carissimo P. Gontrano, è con molta gioia che mi unisco alla Congregazione di Chioggia, della quale anch’io facevo parte, per il tuo 50° di vita sacerdotale. Ciò che ci accomuna, oltre alla stessa discendenza dal ceppo del Neri, sono moltissime cose che dal 1988, giorno del mio ingresso nella Congregazione di Chioggia, abbiamo condiviso e portato avanti (sempre tu in prima linea) insieme. In primis, la passione per la musica, quella che eleva l’animo a Dio, in particolare quella del M° Mons. Vittore Bellemo, che io personalmente avevo conosciuto attraverso uno dei suoi allievi, don Pietro Schiappadori, il quale cominciò a farmelo conoscere attraverso le sue composizioni, e inoltrandomi nel grande universo della musica, dandomi lezioni di teoria e solfeggio. Tu con pazienza e sempre nel nascondimento, promuovevi convegni e concerti su questo musicista conosciuto da pochi, ma che ben si può paragonare agli altri autori della riforma musicale voluta da Pio X, come il Perosi. In Congregazione, pur non dicendomi nulla ma vedendoti, mi hai fatto scaturire l’amore per la biblioteca, l’archivio e la liturgia sobria ma molto efficace. Mi raccontavi, sempre con un pizzico di ironia, del tuo maestro dei novizi P. Ernesto Chiereghin, della sua gioiosità e bonarietà.

Essendo stato insegnante nel locale Seminario, tantissimi sacerdoti del clero diocesano lo ricordano con simpatia. E poi P. Luigi Doria, P. Aldo Perini e P. Giuseppe Ravagnan, con il quale ho vissuto in Congregazione una manciata di mesi. Provenivo da una famiglia di pescatori, ed anche mio padre era cresciuto sotto l’amore e gli insegnamenti del carissimo P. Raimondo, del quale egli mi raccontava tantissimi aneddoti, visti di persona nel patronato di Calle Malanni.

Mi ricordo che dopo le celebrazioni del 25° anniversario della morte di P. Raimondo, fedeli e sacerdoti venivano a manifestare la loro convinzione che dovevamo, come Congregazione, non lasciare cadere nell’oblio del tempo questa figura di sacerdote e di educatore nel carisma tracciato da San Filippo, ma proporlo alle nuove generazioni come una figura da imitare.

E così cominciò l’avventura della Causa di Beatificazione.

Carissimo P. Gontrano, ringrazio Dio e il nostro comune Santo Fondatore Filippo Neri di averti posto nel mio cammino sacerdotale, come maestro di vita sacerdotale e umana. La Vergine Maria, sotto il titolo di B.V. del Patrocinio, preghi il Signore per te, perché tu possa dare ancora il meglio di te stesso alla cultura della nostra tradizione chioggiotta, e il Neri, devotissimo della B.V. Maria, abbia sempre una predilezione particolare per la Congregazione di Chioggia.

Memento Congregationi tuae.

Auguri, P. Gontrano.

P. Raffaele Bellemo C.O.

 

 

da NUOVA SCINTILLA 47 del 15 dicembre 2013