La “Mensa san Francesco”

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Volto di Rosolina. Don Giovanni Natoli, con l’aiuto di volontari, dà concretezza al messaggio del papa

La “Mensa san Francesco”

Papa Francesco lo scorso 10 settembre visitando il centro rifugiati “Astalli” di Roma, gestito dai confratelli Gesuiti, disse: “A che cosa servono i conventi chiusi? I conventi dovrebbero servire alla carne di Cristo e i poveri sono la carne di Cristo” … e ancora: “Non basta dare un panino, ma bisogna accompagnare queste persone…”!

Il significativo monito del Santo Padre ha fatto un po’ di scalpore anche nella stessa Chiesa. Don Giovanni Natoli, parroco del Volto di Rosolina, subito ha accolto l’invito del Vescovo di Roma e assieme ai volontari della parrocchia, nei giorni scorsi ha aperto la “Mensa San Francesco”, con il prezioso aiuto dell’Amministrazione Comunale di Rosolina. In questo primo anno di servizio pastorale al Volto, don Giovanni ha constatato personalmente la situazione in cui versano molte

famiglie e tenendo presente le continue richieste di aiuto di molti, che ogni giorno bussano alla porta della canonica, ha preso sul serio la “provocazione” del Papa, aprendo i locali del centro parrocchiale per offrire non solo pasti caldi ma accoglienza e vicinanza ai più bisognosi.

Facendo sue le parole di Papa Francesco, don Giovanni spiega “che il compito principale dei volontari della “Mensa San Francesco” è quello di aiutare a recuperare la fiducia… mostrare accoglienza e fraternità… uniti nel bene comune che per noi cristiani è principalmente l’amore del Padre in Cristo Gesù… Solidarietà, questa parola che fa paura al mondo sviluppato. Cercano di non dirla. Solidarietà è quasi una parolaccia per loro. Ma è la nostra parola… I poveri sono anche maestri privilegiati della nostra conoscenza di Dio… la loro fragilità e semplicità smascherano i nostri egoismi, le nostre false sicurezze, le nostre pretese di autosufficienze e ci guidano all’esperienza della vicinanza e della tenerezza di Dio, a ricevere nella nostra vita il suo amore, la sua misericordia di Padre che, con discrezione, si prende cura di noi, di tutti noi”.

Non possiamo, come cristiani, afferma don Giovanni, rimanere indifferenti, abbiamo il dovere di fare qualcosa aiutando chi si trova nella necessità, il povero prima va sfamato poi ascoltato.

Dobbiamo cercare di capire il perché di alcune situazioni cogliendo sempre nel bisognoso, in primis, la dignità di persona umana, ma soprattutto la sua storia personale, perché un domani anch’io potrei essere nella sua stessa condizione.

Il parroco del Volto ringrazia i volontari, tutti i parrocchiani che stanno offrendo generi a lunga conservazione per la “Mensa San Francesco”, in modo particolare il sindaco di Rosolina Franco Vitale, sempre sensibilissimo alle necessità dei più bisognosi e ricorda l’orario di apertura, dal lunedì al venerdì dalle ore 11.45 alle 12.30 presso il centro parrocchiale del Volto di Rosolina in piazza Dante Alighieri 4.   (Gina)

Nella prima foto: il papa al centro rifugiati Astalli. Nella seconda foto di archivio: Mensa Cappuccini Mestre.

 

 

da NUOVA SCINTILLA 44 del 24 novembre 2013