Una colletta come suffragio

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PROPOSTA DELLA CARITAS. Nella festività di Ognissanti e nella Commemorazione dei Defunti

Una colletta come suffragio

Raccolta di offerte nei cimiteri della città e del territorio diocesano da destinare all’emergenza di Lampedusa e in Siria e a persone e famiglie in difficoltà per mancanza del lavoro e della casa

Molte sono le emergenze che stanno caratterizzando questo periodo autunnale; siamo appena usciti dalla tragedia del mare dei due naufragi a Lampedusa con il loro carico di morti; abbiamo ancora in mente – anche se è sceso un relativo silenzio – la situazione della Siria e la giornata di digiuno e preghiera che Papa Francesco ha indetto per la pace nelle regioni del Medio Oriente. Nel contempo Egitto e Libano, sembrano covare nuove incertezze: le cosiddette “primavere arabe” restano un punto di domanda per il futuro. Anche a casa nostra la situazione non sembra migliorare nel campo dell’occupazione e della ripresa economica e l’idea di un 2014 non molto diverso da questo pesante 2013 si sta affermando nell’immaginario

collettivo.

A tutte queste interpellanze che il tempo e il territorio ci pongono, la Caritas – quella nazionale e, nel nostro territorio, quella diocesana – hanno tentato di dare una risposta. Per quel che riguarda il problema del lavoro, che è in molti casi collegato a quello della casa, da alcuni anni la Caritas in Diocesi propone il percorso del Fondo di solidarietà, con modulazioni simili in tutto il territorio diocesano. Ci sarà occasione di dare rendiconto economico del Fondo, specialmente per la zona di Chioggia e Cavarzere, per la quale l’anno scorso è stata indetta una raccolta in tutte le parrocchie che ha implementato il Fondo con circa Euro 35.000.

Per quel che riguarda l’emergenza Lampedusa, è verosimile pensare che Caritas Italiana e Migrantes possano avere nel prossimo futuro in nell’isola una postazione fissa dove monitorare l’affluenza degli sbarchi e – con le dovute autorizzazioni – prestare aiuto e soccorso. Per la situazione in Siria Caritas Italiana è presente attraverso l’aiuto a Caritas Giordania e a Caritas Libano che nelle frontiere con la Siria gestiscono diversi campi profughi. Il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana ha sollecitato una raccolta nelle parrocchie italiane per questi aiuti umanitari, anche se non l’ha resa obbligatoria. In accordo con il vescovo, la Caritas Diocesana, attraverso questo intervento sul settimanale, desidera fare una proposta alle comunità parrocchiali di tutta la nostra Chiesa locale.       Alla luce del fatto che non ci sarà come gli anni scorsi da parte della Comunità Missionaria di Villaregia la tradizionale raccolta di fondi all’ingresso dei cimiteri, a favore delle Missioni, perché non continuare una simile presenza, indirizzando gli eventuali introiti per queste situazioni appena descritte?     L’ipotesi potrebbe così configurarsi: a) nelle parrocchie – o nelle Unità Pastorali – dove c’è il cimitero, grazie all’apporto dei volontari che anche gli anni scorsi si offrivano per questo servizio di raccolta, la Caritas metterebbe a disposizione il materiale informativo e un piccolo ‘segno’ da consegnare a chi si reca a far visita ai propri cari in cimitero;

b) le offerte sono indirizzate a queste tre finalità secondo una divisione in forma eguale: sostegno al Fondo Diocesano di Solidarietà per i disoccupati; sostegno alla presenza della Caritas Italiana a Lampedusa o in strutture di accoglienza gestite dalle Caritas e sostegno attraverso Caritas Italiana ai programmi di assistenza per l’emergenza Siria;

c) l’iniziativa si configura quindi come attività propria delle parrocchie e della Diocesi che vuole così esprime un segno di vicinanza e prossimità a tante persone, vicine e lontane, che vivono situazioni di difficoltà e di sofferenza e si pone come ideale continuità al gesto del digiuno che abbiamo fatto a settembre. Le parrocchie o le Unità Pastorali che scegliessero questa modalità di sensibilizzazione potranno facilmente contattare l’Ufficio Caritas che provvederà a dare i nominativi dei referenti per il loro territorio in ordine alla presenza nelle giornate del 1° e 2 novembre. Come prima ricordato, la Caritas Diocesana provvederà alla fornitura del materiale da mettere a disposizione degli offerenti. (m. c.)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 40 del 27 ottobre 2013