Un grande grazie

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TAGLIO DI PO. Ultimo saluto a padre Giampietro

Un grande grazie

L’estremo saluto al tagliolese padre Giampietro Baratella ofm, deceduto all’età di 82 anni, dopo circa un anno e mezzo di ricovero nell’infermeria della Provincia Veneta dell’ordine religioso a Saccolongo (PD) è stato una chiara dimostrazione di quanto fosse amato ed apprezzato da tutti i tagliolesi. Dopo il rito religioso nella chiesa dell’Infermeria a Saccolongo, il feretro è giunto a Taglio di Po alle 12,55 e le campane hanno suonato a festa, e a lungo, per due volte; è stato accolto dai frati della locale Comunità francescana e adagiato a terra, sopra un semplice tappetto, davanti all’altare maggiore della “sua chiesa” dove è stato battezzato con il nome di Luciano, cresimato, ha ricevuto la prima Comunione ed ha esercitato il ministero sacerdotale per ben 33 anni (dal 1970 al 1986 e dal 1995 al 2012), svolgendo il servizio di vicario parrocchiale e assistente dell’Ofs. La chiesa è rimasta aperta e frequentata fino all’ora della celebrazione della Messa, presieduta dal

vescovo diocesano mons. Adriano Tessarollo, animata dalla Schola Cantorum. Concelebranti il vicario generale della diocesi di Chioggia, mons. Francesco Zenna, il vicario dell’infermeria di Saccolongo, padre Camillo Bianchin, il vicario della Provincia Veneta “S. Antonio di Padova” dei frati minori, padre Mario Favretto, l’ex parroco padre Damiano Baschirotto e padre Giuseppe, padre Giovanni e padre Cristian del convento di Taglio di Po oltre ad una decina di altri sacerdoti della vicaria di Loreo e Ca’ Venier. “Abbiamo fatto tanta strada, abbiamo cantato – ha esordito il vescovo Tessarollo – e padre Giampietro ha veramente fatto tanta strada in mezzo a noi, in mezzo a voi, anche fuori dalla chiesa, a piedi o con la sua bicicletta, per andare a trovare le famiglie, gli anziani, gli ammalati, e portare a loro l’Eucaristia ed una parola di conforto”. L’omelia di padre Mario è stata una completa presentazione della persona, del sacerdote, del frate Giampietro il quale ha svolto un lungo e generoso servizio a Taglio di Po, dove è stato tanto amato fin dalla nascita. “E qui a Taglio di Po abbiamo voluto dare a Giampietro l’ultimo saluto, ma anche ringraziarlo per tutto quello che ha fatto in mezzo a noi”. “Se cerchiamo una lezione di parole evangeliche – ha sottolineato padre Mario – la troviamo in padre Giampietro, per tutti una scuola di vita ispirata al Vangelo, a Cristo”. Padre Mario ha ringraziato il vescovo Tessarollo, i tanti sacerdoti, le autorità con il sindaco Francesco Siviero e il comandante dei carabinieri maresciallo Giuseppe Attisani e i fedeli presenti, venuti a dare l’ultimo saluto a padre Giampietro ed ha concluso ponendo in evidenza la sua semplicità, schiettezza, umanità e amore verso gli anziani, verso i più deboli. Anche il parroco, padre Luigi Bettin, ha poi ringraziato il vescovo, le autorità cittadine, i sacerdoti, l’ex parroco padre Damiano ed ha portato la vicinanza dell’ex parroco padre Adriano Contran, assente perchè in Terra Santa per il suo nuovo incarico, “che ha tanto servito e accudito padre Giampietro fino a portarlo all’infermeria” dove ha trovato padre Camillo Bianchin che l’ha accompagnato nei suoi ultimi giorni di vita. Il feretro è stato poi accompagnato al Camposanto del capoluogo per la tumulazione nella cappella dei Frati Minori. (G. Dian)

 

 

Grazie, Padre Giampietro, per aver svolto tra noi il tuo ministero sacerdotale, per circa trent’anni. Ci hai battezzato, hai unito in matrimonio i nostri genitori, hai accompagnato all’ultima dimora i nostri cari defunti, hai partecipato alle nostre gioie, hai condiviso le nostre pene. Ci hai parlato tanto di Gesù, ci hai insegnato a conoscerLo e ad amarLo. Sei stato sempre presente, in chiesa, perché potessimo accostarci, senza difficoltà, al sacramento della confessione a ricevere, con il perdono di Dio, saggi consigli e suggerimenti. Con la tua inseparabile bicicletta hai raggiunto, spesso, le abitazioni di persone anziane e malate, superando difficoltà di tempo e di luogo, per recare aiuto e conforto spirituale. Ora, siamo certi, stai percorrendo le vie del cielo per aiutare, nello stile del “buon samaritano”, chi, ancora, ne avesse la necessità. Tu vuoi che tutti i fedeli, che ti sono stati affidati, possano raggiungere il Regno della luce. Parla di noi a Gesù perché possiamo vivere, in spirito francescano, quanto l’esempio della tua vita ci ha suggerito. (E.S.)

 

 

 

 

 

 

 

dal numero 40 del 27 ottobre 2013