Si è spento padre Giampietro Baratella

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Ha trascorso a Taglio di Po gran parte della vita offrendo il suo prezioso servizio

Si è spento padre Giampietro Baratella

Nell’infermeria provinciale dei Frati minori del Veneto a Saccolongo, provincia di Padova, si è spento padre Giampietro Baratella, figlio di Giovanni e di Erminia Gasparini, nato il 13 dicembre 1930 a Taglio di Po e battezzato con il nome di Luciano. I funerali sono stati celebrati giovedì 17, con due funzioni religiose, prima nella cappella del Convento di Saccolongo e poi a Taglio di Po. La salma è stata tumulata nella cappella dei Padri Francescani nel camposanto del capoluogo.

 

Entrato in seminario a Lonigo nel 1942, iniziò l’anno di noviziato il 14 settembre 1949 a S. Pancrazio di Barbarano. Emise la professione dei voti religiosi nell’Ordine dei Frati Minori il 17 settembre 1950 sempre a S. Pancrazio. Fu ordinato presbitero il 10 agosto 1958 a Verona-S. Bernardino da mons. Pio Augusto Crivellari ofm, vescovo di Trivento, provincia di Campobasso, eletto da Pio XII e consacrato dal cardinale Angelo Roncalli. Tre fraternità della provincia veneta dei frati minori in modo particolare hanno avuto la gioia e la grazia di avere la presenza di padre Giampietro: Motta di Livenza “Madonna dei miracoli” nei periodi 1963-1966, 1987-1989, 1992-1995; Trieste-S. Maria Maggiore, nei periodi 1966-1969 e 1990-1992 come vicario parrocchiale e guardiano (superiore della fraternità dei frati), compito impegnativo e delicato che ricoprì anche a Taglio di Po, suo paese natale, e a S. Donà di Piave. Fu proprio a Taglio di Po che padre Giampietro trascorse gran parte della sua vita perché vi rimase per due lunghi periodi: dal 1970 al 1986 e dal 1995 al 2013, svolgendo in particolare il servizio di vicario parrocchiale e di assistente Ofs. In questi anni, con particolare sensibilità, ebbe a cuore e curò il rapporto con ammalti e anziani e la visita alle famiglie, sempre con la sua bicicletta. La sua vita religiosa si è fatta dono concreto di tempo, energie e affetto verso tanti confratelli e tante persone che hanno goduto della sua generosità e dedizione nei vari conventi dove ha offerto il suo paterno e prezioso servizio. (Giannino Dian)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 39 del 20 ottobre 2013