Raduno ad Albarella

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Pensionati Coldiretti (RO). La messa col vescovo e la festa

Raduno ad Albarella

Ben 285 i coldiretti pensionati che hanno raggiunto la suggestiva Isola di Albarella per il loro tradizionale raduno, a cui si sono unite le massime autorità provinciali (Bianchi, Giuriolo, Parizzi, Casaro, Apedic, Epaca), regionali (presidente Giovanni Cassandro), nazionali (Antonio Mansueto) e della giunta nazionale (Luigina Pavanello). La prima tappa è stata la chiesa di Albarella dove sono stati accolti da don Massimo Ballarin, dal consigliere ecclesiastico don Carlo Marcello e dal vescovo di Chioggia Adriano Tessarollo con il fratello padre Giuseppe. “In quest’angolo di paradiso ci troviamo in festa ma anche per ricordare il nostro lavoro” ha iniziato don Carlo. Poi il vescovo (foto) ha detto subito di essere “in casa”, date le sue origini

rurali, ricordando che “siamo avanti negli anni ed è importante che cresciamo ancora nella sapienza che viene dall’alto, lasciando alle nostre famiglie testimonianze luminose che ci incoraggiano a vivere”. Al termine della messa ci sono stati gli interventi di Bianchi: “Siamo in tanti”, una forza che dimostra ancora la voglia di vivere e di affrontare la vita; e del presidente Coldiretti Mauro Giuriolo: “Ogni anno stupiamo tutti, pur in questi momenti delicati, portando avanti i valori della dottrina sociale della Chiesa e dimostrando la nostra volontà a produrre, pur in un Paese in difficoltà. Le nostre radici sane qualche mese fa sono state ricordate e benedette da Papa Francesco”.

Il nuovo direttore di Coldiretti Silvio Parizzi, pur essendo in Polesine da poco tempo, ha esaltato la grande potenzialità del Polesine ed ha aggiunto: “Questa vasta partecipazione valorizza ancora di più la categoria. E noi saremo attenti alle vostre esigenze. 9000 iscritti non sono poca cosa in una provincia come la nostra”. Molto applaudito l’intervento del presidente nazionale di Federpensionati Antonio Mansueto: “Non siamo marginali, siamo attivi, siamo operatori ancora, siamo un valore aggiunto e la società non ci deve dimenticare. Quest’anno cadono i 45 anni di costituzione del movimento. Invito il Governo a programmare anche per noi delle politiche previdenziali e sociosanitarie giuste”. La gran folla dei pensionati ha quindi raggiunto il nuovo hotel “Capo Nord” per stare in compagnia e consumare il classico pranzo sociale allietato da una buona musica e da giochi, compreso anche un giro in trenino (foto) lungo l’Isola di Albarella (Foto Ballarin). (Luigino Zanetti)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 39 del 20 ottobre 2013