“Io, Te e Rio”: il bilancio finale del progetto

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“Io, Te e Rio”: il bilancio finale del progetto

A due mesi dall’evento una precisa relazione sulla grande manifestazione che ha coinvolto ben sette diocesi, Comune, Provincia e Regione

“Tanta forza espressiva …abbiamo provato a farla emergere”

A due mesi di distanza dall’evento è possibile fare un bilancio del progetto che ha visto coinvolte 7 realtà diocesane e 3 livelli Amministrativi: Comune di Chioggia, Provincia di Venezia e Regione Veneto. “Io te e Rio” è stato per Chioggia un evento che ha lasciato il segno nel cuore e nella vita della Città, così come nella vita e nella spiritualità della Diocesi che insieme hanno accolto questi 3.000 giovani provenienti dalle 7 diocesi promotrici (Chioggia – capofila e organizzatrice, Venezia, Adria-Rovigo, Vicenza, Concordia-Pordenone, Vittorio Veneto e Udine) e da altre 8 diocesi (Treviso, Padova, Milano, Trento, Bolzano-Bressanone, Ferrara, Bologna e Roma). Grazie alla collaborazione di Boscolo Bielo Group per la location InDiga, dell’Amministrazione Comunale per la realizzazione e la disponibilità, dell’imprenditoria privata per la sponsorizzazione e delle molteplici forze dell’ordine assieme alla validissima assistenza sanitaria, l’evento ha potuto

mostrare i segni della bellezza e dell’entusiasmo propri del mondo giovanile. I partecipanti avevano un’età compresa tra i 16 e i 30 anni con una maggioranza di 16-22enni. La mattinata è iniziata molto presto con il primo bus proveniente da Vicenza alle 6.05 e via via fino alle ore 10.30 quando tutti i giovani si sono divisi per le catechesi nelle chiese della Città, dopo una buona colazione presso gli esercenti convenzionati del centro. Un veloce pranzo al sacco e poi il lungo serpentone pacifico e festoso ha percorso quasi due chilometri a piedi per giungere presso lo stabilimento balneare pronto e attrezzato secondo le vigenti normative locali e Regionali. La grande afa (47 gradi percepiti con punte di umidità all’89%) ha richiesto una grande quantità di acqua distribuita gratuitamente e l’ausilio dei Vigili del Fuoco e di uno staff di addetti antincendio per realizzare punti ristoro con getti d’acqua continui fino al tramonto. Durante il pomeriggio e fino a tarda serata si sono succedute sette ore di spettacolo e musica, coordinati dall’Associazione Arena Artis, culminate con una brevissima preparazione alla Veglia di preghiera presieduta da papa Francesco in diretta con Rio de Janeiro, grazie alla collaborazione con TV2000. Poco prima delle 3 del mattino si sono spente le luci e già alle 6 si sono ripresi i lavori per accogliere il patriarca di Venezia Francesco Moraglia, giunto alle 6.55. Alle 7.30 ha avuto inizio la solenne celebrazione eucaristica concelebrata anche con la presenza del vescovo di Chioggia Adriano Tessarollo e alle 9.30 i giovani hanno iniziato a defluire dall’area per il rientro. L’équipe medica e sanitaria ha fatto un gran lavoro di coordinamento e soccorso, sostenendo 70 interventi tra piccoli svenimenti dovuti al gran caldo e lievi ferite dovute alla presenza di materiale vario sulla spiaggia.

L’evento ha avuto una forte risonanza mediatica: otre 15.000 contatti mediante Facebook, newsletter a scadenza settimanale per sei mesi consecutivi, 30 tra testate giornalistiche e TV coinvolte in interviste, speciali e infine la loro presenza all’evento.

Il sito realizzato e dedicato all’evento assieme alla pagina Facebook sono tuttora visitati da centinaia di visitatori e le relazioni tra lo staff di “Io te e Rio” e i giovani continua mediante telefonate, newsletter e messaggi anche attraverso le stesse pastorali giovanili delle altre diocesi che continuano a chiedere e con le quali a breve realizzeremo un foto album e un DVD contenente i materiali prodotti in quei giorni e selezionati per garantire la migliore comunicazione dell’esperienza vissuta. Di seguito il consuntivo del progetto che è costato Euro 137.568,05, comprensivi di Iva. (don Damiano Vianello)

 

 

 

 

 

 

“Io, Te e Rio” ospite del Rotary Club per l’avvio del programma annuale rivolto specialmente al mondo giovanile

“Tanta forza espressiva …abbiamo provato a farla emergere”

Sulla GMG, lo straordinario avvenimento che ha emozionato e coinvolto tutto il mondo, sono state scritte molte pagine, la diretta TV ha mostrato ogni momento della grande celebrazione. Anche la nostra città è stata protagonista, in una versione locale, dell’eccezionale manifestazione. Per questo il presidente del Rotary Club Carlo Albertini ha voluto dare concretamente l’avvio al suo programma, specialmente rivolto al mondo giovanile, invitando i protagonisti che hanno ideato e organizzato il grande raduno di giovani a Chioggia e Sottomarina. Relatori della serata sono stati quindi don Damiano Vianello, direttore della Pastorale Giovanile, Valerio Salvagno, vice direttore, e Filippo Greggio, addetto stampa.

“La giornata mondiale della gioventù che Papa Francesco ha celebrato in Brasile è un punto di partenza” ha esordito don Damiano. “Il mondo giovanile ha una notevole forza espressiva che spesso non esprime, allora abbiamo provato a farla emergere, i ragazzi hanno risposto e dimostrato di voler capire ciò che stava accadendo”. “Si è scoperto infine” ha continuato Don Damiano, “che i giovani parevano aspettarsi questa chiamata, è bastato accendere un desiderio, dare un input alle loro attese”. L’invasione di migliaia di giovani in Chioggia e poi in corteo fino alla diga di Sottomarina, è stata una grande festa, due giorni intensi, belli, pieni di gioia e di fede. I giovani che in giugno per comprensibili ragioni non sono potuti andare a Rio, con il Papa, hanno condiviso con entusiasmo la stessa emozione spirituale che proveniva da quella città tanto lontana.

È toccato poi a Valerio Salvagno snocciolare una serie di numeri e di dati: 4.000 giovani del Triveneto dai sedici ai trenta anni sono giunti nella nostra città, hanno apprezzato quel rapporto vero istaurato con la gente dopo una passeggiata nel centro storico, hanno partecipato alla messa, 3.000 di loro hanno fatto la comunione. Basterebbero questi numeri per affermare a pieno titolo la soddisfazione di quelle persone che, con grande volontà e coraggio, hanno organizzato l’evento: tre mesi di preparazione, 150 volontari si sono prestati all’organizzazione, quindici diocesi visitate, 15.000 giovani hanno chiesto informazioni su Facebook e su un sito Internet creato apposta per avvicinarli più possibile e intercettarli con il loro linguaggio frizzante e immediato. Innumerevoli problemi hanno messo a dura prova l’impegno degli organizzatori. “Ma infine” ha affermato Valerio Salvagno “il risultato ha dimostrato che la scommessa era possibile, che il nostro sogno era realizzabile”. Il successo dell’evento, che non deve essere considerato solo “un fatto di chiesa” ha sollevato non poche problematiche: “Cosa facciamo adesso di tutta questa ricchezza? Perché così tanti giovani hanno risposto con grande entusiasmo a questa esperienza? Che cosa faremo per continuare ad avere la loro fiducia?”. Queste sono solo alcune domande che apriranno la strada a considerazioni rivolte al mondo giovanile in un tempo in cui il loro disagio esistenziale è più che mai concreto.

Infine Filippo Greggio, addetto all’ufficio stampa e ai rapporti con numerosi mezzi di comunicazione rappresentati da più di trenta giornalisti, ha affermato: “Non è stato facile comunicare e trasmettere il nostro messaggio a tanti professionisti dei media, superare gli errori, dare una risposta ai mille perché, ma siamo convinti che l’entusiasmo, la pace, la serenità, la ricchezza d’animo di ogni giovane, siano il premio più bello conferitoci per il nostro grande impegno”.

Dopo la visione di alcuni video ripresi in vari momenti della gioiosa manifestazione, è seguito un dibattito dal quale sono emersi numerosi spunti di riflessione, ma ancor di più il vero significato della cerimonia di Rio celebrata da Papa Francesco. (Achille Grandis)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 38 del 13 ottobre 2013