La gioia di essere cristiani

Facebooktwitterpinterestmail

Festa di San Giovanni Battista

La gioia di essere cristiani

“La gente chi dice che io sia? E voi chi dite che io sia?” Questa domanda interroga il nostro cuore proprio nella domenica della festa patronale di San Giovanni Battista il 23 giugno. Sorprende e commuove che Cristo si comunichi attraverso una realtà umana che lo contiene e lo manifesta. Oggi l’occasione è data dal coinvolgimento di tantissime persone che vedono in Cristo l’origine e lo scopo di lavorare per questa festa. Quest’anno le serate sono illuminate da una luna bella, piena e grande, come capita una sola volta all’anno, motivo in più di riconoscenza alla bellezza che ci è donata. Nei giorni precedenti e nel triduo dei festeggiamenti, fin dal mattino drappelli di persone lavorano per l’allestimento della struttura e per la preparazione del cibo.

La sera nell’aria si diffonde il profumo stuzzicante delle pietanze. La piazza è animata dal traffico della distribuzione dei cibi da parte di giovani svegli e scattanti che ti travolgono con il loro entusiasmo. Persone vecchie e nuove lavorano insieme nei vari banchetti in un clima laborioso e non dispersivo: alle mostre,alla pesca di beneficienza, al banco libri, al mercatino Compriamo con gioia, al banchetto del gruppo missionario ed alla vendita delle torte, delle granatine, dei gelati, dei caffè e dei biglietti della sottoscrizione a premi. Si percepisce l’unità nella varietà dei compiti e dei ruoli, si vedono volti lieti nella fatica di tante incombenze e responsabilità. Questo è senza dubbio un dono di Dio perché come ha detto Papa Francesco: “Lo Spirito Santo, che porta la diversità dei carismi, è una grande ricchezza perché è lo Spirito di unità”. Stare insieme nella comunità e condividere questa esperienza ti arricchisce della testimonianza dell’altro, ti fa vivere la carità, l’aiuto reciproco, il perdono e la preghiera. Le serate sono state allietate dai bravissimi bambini ed insegnanti della scuola dell’infanzia, dai bans dei ragazzi, dai gruppi musicali, da scuole di ballo ed atleti delle palestre. La festa di San Giovanni è soprattutto occasione di incontri con persone ed umanità diverse. Non si può non essere grati ed affezionati a questa storia che continua da moltissimi anni grazie alla fedeltà ed alla testimonianza di chi c’è ora e di chi non è più tra noi, ma la cui fede ha contribuito a trasmetterci senso e significato della festa patronale. La festa si è conclusa il 24 giugno con la messa presieduta dal nostro vescovo Adriano che ci ha richiamati, sulle orme del nostro patrono, a riconoscere e ad annunciare la Grazia e la Misericordia di Dio su ciascuno di noi. La santa messa è stata molto partecipata dall’assemblea ed accompagnata dal coro. Ora in tutti prevale il desiderio di continuare ad essere compagni di cammino verso Gesù e di allargare il nostro cuore alla missione.                     (Marilena e Marialessandra)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 27 del 7 luglio 2013