Santi Felice e Fortunato

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La Festa dei Martiri, Patroni della città e diocesi di Chioggia

Santi Felice e Fortunato

I santi Felice e Fortunato vennero martirizzati, all’inizio del quarto secolo, durante la persecuzione decretata dagli imperatori Diocleziano e Massimiano. Alcuni cristiani di Aquileia, e altri che provenivano da Vicenza, città natale di Felice e Fortunato, accorsero nel luogo del martirio; i primi per dare loro la sepoltura, gli altri per trasportare parte dei resti mortali nella città berica, dove vennero, poi, collocati nella basilica – lungo l’antica via consolare Postumia – nel luogo dove la prima comunità cristiana di Vicenza nel IV secolo aveva edificato un ambiente di culto, assumendo il titolo dei santi Felice e Fortunato.

 

Le reliquie che rimasero, invece, in Aquileia, nel tempo passarono a Grado, poi a Malamocco e nel 1110 pervennero a Chioggia, con il trasferimento della sede vescovile, divenendone i patroni principali. Con la correzione del “Martirologio Romano”, ad opera del cardinale Baronio, il vescovo Prezzato fissò la solennità del martirio dei Santi, – festa principale – l’11 giugno, conservando la festa del 14 maggio (I Santi delle rose) come ricordo della traslazione delle reliquie. Il calendario liturgico proprio della diocesi di Chioggia, attualmente in vigore, per i nostri santi Patroni, pone all’11 giugno la solennità del martirio, mentre al 27 settembre, data già in uso nel medioevo, il ricordo della traslazione delle reliquie.

Nel tempo i santi Felice e Fortunato vennero raffigurati, di norma, nei santini e nelle statue con abiti militari romani e poi con abiti civili, anche se non mancano esempi – in altri luoghi – della raffigurazione dei santi protettori come cavalieri. Valga il caso di Cologna Veneta, nel veronese, dove vengono rappresentati come soldati romani a cavallo, nei vari dipinti. I Santi Felice e Fortunato figurano, altresì, titolari delle chiese di Fara Vicentino (Vicenza), Reana del Rojale (Udine), di Gardumo in Val di Gresta (Trento) e di Limena (Padova), oltre che delle chiese di Campolongo Maggiore e di Noale, in provincia di Venezia e della chiesa di Sissano (Croazia), quest’ultima risalente all’altomedioevo, mentre reliquie di San Felice figurano conservate – assieme a quelle di Santa Bertilla – nell’altare maggiore della chiesa di Brognoligo di Monteforte d’Alpone (Verona). (Giorgio Aldrighetti)

Nella foto: Ercole Del Fiore?, La Giustizia in trono tra i santi Felice e Fortunato Mm., patroni della città e diocesi di Chioggia, con nella predella, che ricorda il restauro del 1923, lo stemma di Chioggia, 1436/1437, Chioggia, Museo civico San Francesco (foto Alessandro Boscolo Agostini, Chioggia).

 

 

 

Solennità dei Santi Martiri Felice e Fortunato

Patroni della città e diocesi di Chioggia

Lunedì 10 giugno 2013 ore 18,45: Primi Vesperi solenni in cattedrale.

Martedì 11 giugno: in cattedrale ore 8, Santa Messa del Capitolo; ore 9.30, Santa Messa con le comunità dell’Unità pastorale di S. Giacomo, S. Andrea, Filippini, S. Domenico; ore 11, Santa Messa con le comunità della Cattedrale, Salesiani, Borgo S. Giovanni;

ore 18, raduno in piazzetta Vigo e processione con le Statue dei Santi Patroni lungo il Corso di Chioggia; ore 19, in cattedrale, concelebrazione della Messa pontificale presieduta dal vescovo diocesano mons. Adriano Tessarollo, con la partecipazione delle autorità e di tutto il popolo di Dio.

La cattedrale rimane aperta fino a tarda sera per la venerazione delle reliquie dei Santi.

 

 

da NUOVA SCINTILLA 23 del 9 giugno 2013