Le emozioni della elezione del nuovo papa

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Testimonianza da Porto Viro

Le emozioni della elezione del nuovo papa

Era presente quel 13 marzo 2013 a Roma. Insieme alle migliaia di persone provenienti da tutto il mondo per vivere le emozioni della “fumata bianca” che segnalava l’elezione del nuovo Papa e poi dell’apparizione di Giorgio Mario Bergoglio alla finestra della loggia della basilica di san Pietro con il nome di Francesco. Emozioni che Carla Milan Giorgis (nella foto) ha esternato al cronista per farne partecipi i lettori. “Quel giorno -racconta- ero a Roma per incontrare mio figlio Thomas nella capitale per lavoro. Pioveva ma l’istinto mi diceva che dovevo essere in piazza san Pietro perché ci sarebbe stato l’annuncio. Così dalle 15.30 sono rimasta presso l’obelisco con il mio ombrello assieme ai tanti altri “ombrelli” senza avvertire disagio o stanchezza”. Altri cercavano riparo sotto i porticati del Bernini. Osserva: “Quando si dice il destino! Infatti quello doveva essere il giorno del mio ritorno a Porto Viro ed invece la data del biglietto del treno mi era stata posticipata”. Intanto ho

assistito ad un fatto strano: sul camignolo della fumata bianca (o nera) sostava un uccello che non voleva andarsene. Per tanti è stato un segno che qualcosa di importante stava per avverarsi. E così è stato. Continua Carla: “Al momento della fumata bianca una esplosione di gioia e tutti ci siamo abbracciati con quelli che ci erano vicini, anche se non ci conoscevamo, quasi fossimo fratelli. In quello stesso momento la pioggia era cessata. Inutile cercare di telefonare: non c’era campo o le linee erano intasate. E tutte le televisioni del mondo cercavano di avvicinare i propri connazionali per le prime interviste”. Carla rievoca il momento in cui Papa Francesco è apparso al balcone: “Quella visione che mi ha fatto tremare le gambe e la gente, senza distinzione di nazionalità, ha cominciato a piangere di gioia, mentre la stanchezza (erano le 20.30 circa) non c’era più”. Per la signora Milan è stato uno spettacolo osservare l’esultanza dei vari gruppi di giovani e la frenesia dei giornalisti e relativi cameramen per fendere la folla per avvicinarli e chiedere loro i sentimenti che provavano. Per Carla poi la sorpresa di essere avvicinata da Ski che le ha chiesto: “E’ stata per lei una sorpresa la rapida scelta di Bergoglio”? E pronta la risposta: “Sì, ma me l’aspettavo”. “Ed ora cosa si aspetta”? “Che riesca ad abbracciare tutto il mondo con attenzione ai giovani e pure ai problemi del sociale”. Conclude Carla: “Sono tornata in albergo attraversando la città da sola senza paura di subire aggressioni od altro”. Ed ora a Porto Viro”? “Sono ancora pervasa dall’atmosfera respirata in quella circostanza romana ricevendo complimenti da famigliari e amici per la fortuna di essere stata là”. (Francesco Ferro)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 13 del 31 marzo 2013