Nel nome di San Giuseppe

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140° delle Serve di Maria

Nel nome di San Giuseppe

Nella solennità di San Giuseppe, in basilica di S. Giacomo, le suore Serve di Maria Addolorata di Chioggia hanno ricordato i 140 anni dalla fondazione della congregazione ad opera di Padre Emilio Venturini e Madre Elisa Sambo. In una chiesa gremita ha presieduto la concelebrazione il provinciale dell’Ordine dei Servi, padre Lino Pacchin, presente ilvicario generale mons. Zenna a nome del vescovo con una ventina di sacerdoti. Il rito è stato introdotto da un intervento della madre generale Umberta Salvadori, di cui riportiamo la parte più significativa.

“Non poteva essere coincidenza migliore oggi per noi celebrare i 140 anni di fondazione nel giorno in cui il papa Francesco ha dato inizio al suo Pontificato. La solennità di San Giuseppe ci riporta lontano nel tempo quando nel 1873 il nostro fondatore

Servo di Dio padre Emilio Venturini consacrò l’Istituto a San Giuseppe dichiarato nel 1870 patrono della Chiesa universale dal Santo Padre Pio IX. Si legge nei Cenni storici: “Era il piccolo grano di senapa nascosto sotterra e dato a custodire a San Giuseppe; il mondo nulla seppe di questa cara scena, gli angeli solo di Dio l’ammiravano e per i superiori bastava, sapendo che le opere del Signore crescono tra le spine e il nascondimento”.

Celebrare allora i 140 anni di fondazione è motivo di gratitudine a Dio perché questo seme è stato irrorato nel tempo, dalla grazia e dalle benedizioni celesti, è cresciuto, si è sviluppato nel mondo e cerca di essere nella Chiesa segno e fermento di evangelizzazione e di promozione umana. A 140 anni dalla nascita della Congregazione i nostri Fondatori ci invitano a evidenziare i colori originali del carisma arricchendoli delle sfumature e dei riflessi del contesto attuale, a custodire con tenerezza la bellezza del dono ricevuto, come ha detto stamattina il Papa Francesco. Desideriamo, perciò, questa sera rinnovare questo impegno d’amore, nella certezza che il Signore ci precede, ci accompagna e ci addita i sentieri di futuro.

Al termine del rito i presenti sono stati invitati ad un momento di fraternità proprio nella casa di calle Manfredi, intitolata a S. Giuseppe, dove 140 anni fa aveva inizio l’opera. (foto Donaggio)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 12 del 24 marzo 2013