“Aquileia, Chiesa madre”

Facebooktwitterpinterestmail

VICARIATO DI CAVARZERE. L’incontro con l’arcivescovo mons. Dino De Antoni, già parroco nel cavarzerano

“Aquileia, Chiesa madre”

Il Vicariato di Cavarzere ha organizzato una serie di incontri di meditazione e di preghiera per meglio vivere la Quaresima. Fra questi, quello svoltosi la sera di mercoledì 13 marzo (serata di grazia e di esultanza per l’elezione di Papa Francesco) ha visto protagonista mons. Dino De Antoni, Arcivescovo emerito di Gorizia, che ha parlato ai fedeli presenti di “Aquileia, Chiesa Madre del cristianesimo nelle nostre Diocesi”. Nella significativa cornice della Cappella del Crocifisso, con alle spalle proprio quel Crocifisso del Paneghetti che tanta devozione suscita nel popolo cavarzerano, mons. Dino all’inizio ha ricordato come le sue radici di giovane sacerdote affondino proprio nel nostro territorio, infatti fu parroco a Dolfina dal 1967 al 1971, e nella

cappella del Crocifisso ha più volte predicato e celebrato la S. Messa quando, già Vicario Generale, veniva alla domenica a San Mauro in aiuto all’Arciprete Mons. Umberto Pavan. Proprio per capire l’importanza del patrono San Mauro, primo Vescovo di Parenzo e martire cristiano, è necessario conoscere la storia della chiesa di Aquileia, un patriarcato che è stato la realtà ecclesiale più estesa di tutto il medioevo europeo. Fino all’811 la sua provincia ecclesiastica arrivava fino al fiume Danubio a nord, al lago Balaton a est e a ovest arrivava fino a Como e all’attuale Canton Ticino. A sud comprendeva l’Istria con Parenzo. Mons. Dino ha ripercorso tutta la storia del patriarcato di Aquileia, come questo poi fosse stato spostato prima a Grado e successivamente dalla Serenissima a Venezia. Inoltre si è soffermato sulla presenza ad Aquileia di martiri cristiani, fra i quali i Santi Felice e Fortunato, patroni della nostra Diocesi. Fra i martiri cristiani ha poi tracciato brevemente la storia del patrono di Cavarzere S. Mauro e come l’identità di questo Santo, con riferimenti alla tradizione dei martirologi, sia stata per lungo tempo attribuita ad un martire africano e non al vescovo martire di Parenzo, come invece è dato dalla storiografia e dai ritrovamenti archeologici che ne attestano la vera identità. A conclusione dell’incontro l’arciprete don Achille De Benetti ha ricordato ai presenti che per Cavarzere questo è l’”Anno di San Mauro”, in quanto ricorre il trentesimo anniversario dell’arrivo delle reliquie del Santo, donate nel 1983 dal Vescovo di Parenzo Mon. Carlo Nezic al Duomo di San Mauro, per l’interessamento di mons. Umberto Pavan. Sono previste diverse iniziative: una mostra fotografica, la pubblicazione di un breve opuscolo, un pellegrinaggio a Parenzo e alcuni momenti culturali e di preghiera, tutto in preparazione all’evento culmine che sarà la solenne processione con la Statua e le reliquie di San Mauro che si terrà domenica 24 novembre. (Raffaella Pacchiega)

 

 

(Foto G. Cassetta)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 12 del 24 marzo 2013