VIA CRUCIS
Passo davanti alla chiesa,
la porta è socchiusa,
come spinta da una forza misteriosa:
vi entro e m’inginocchio silenziosa.
Il mio sguardo s’alza e osserva
i quadri posti alle pareti
della Via Crucis.
Osservo il Cireneo che aiuta Gesù,
la Veronica che deterge il suo sudore,
e il mio sguardo si posa sull’ultimo quadro.
Fuori nevica e il cielo s’è un po’ rannuvolato.
Osservo Maria tra le pie donne
Che invoca suo figlio ormai inerme,
ma con un filo di voce
invoca Giovanni a prendersi cura di sua Madre.
Gesù eretto sulla croce tra due ladroni,
ma uno solo di essi lo implora
ed Egli lo incoraggia dicendogli
di non aver paura perché
“Tra poco sarai con me in Paradiso”.
Mi sembra di udire dal fondo della chiesa
una voce a me conosciuta,
mio padre,
e mi rivedo bimba accanto a lui
quando mi prendeva in braccio
e mi faceva vedere
Gesù in tutto il suo dolore.
Ogni Venerdì Santo mi portava in chiesa
e con lui rivedevo la Via Crucis.
Ora so che accanto a me mio Padre c’è
in questi giorni tristi ma gioiosi,
come il giorno di Pasqua,
quando mi accosto alla Comunione.
Lorenza Giro Banzato
S. Pietro di Cavarzere
da NUOVA SCINTILLA 11 del 17 marzo 2013