L’argentino Jorge Mario Bergoglio è il nuovo papa col nome di Francesco

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L’argentino Jorge Mario Bergoglio è il nuovo papa col nome di Francesco

“Annuntio vobis gaudium magnum; habemus Papam: Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Georgium Marium Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Bergoglio qui sibi nomen imposuit Francisci”. Con queste parole il cardinale protodiacono Jean-Louis Pierre Tauran ha annunciato dalla loggia della basilica di san Pietro il nome del 265° Successore di Pietro: Francesco.

Jorge Mario Bergoglio, argentino, 76 anni, gesuita, è il 266 esimo Pontefice della Chiesa cattolica. Sarà il primo Papa a chiamarsi Francesco. La fumata bianca che ha annunciato al mondo la sua elezione è arrivata mercoledì sera 13 marzo alla quinta votazione, nella seconda giornata del Conclave. Uno scrutinio in più di quanto richiesto, otto anni fa, per l’elezione di Benedetto XVI. Il comignolo della Cappella Sistina ha iniziato a fumare alle 19.06, la piazza San Pietro gremita di fedeli sin dalla mattinata è esplosa in un boato: «Viva il Papa! Viva il Papa!».

 

Striscioni, canti, danze, abbracci: la gioia e l’emozione dei fedeli in piazza sono state incontenibili. Le campane hanno suonato a lungo a festa a Roma, in tutta Italia, e in tantissime città nel mondo. Ha creato molta emozione anche l ‘annuncio, con la voce resa incerta dal Parkinson, del cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro per l’Habemus Papam.

 

«Fratelli e sorelle buonasera, voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma e sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo…ma siamo qui». Sono queste le prime parole del primo Papa Francesco della Chiesa cattolica. Jorge Mario Bergoglio è anche il primo sudamericano a salire al soglio pontificio.

Papa Francesco rivolgendosi alla folla ha invitato tutti a pregare gli uni per gli altri e ad impegnarsi insieme perché la Chiesa di Roma, che presiede a tutte le Chiese nella carità, possa contribuire alla nuova evangelizzazione e perché tutti gli uomini possano sentirsi e vivere da fratelli.

Il papa ha anche invitato a pregare per lui in un momento di silenzio, prima di impartire a tutti i presenti e a tutti i fedeli del mondo collegati attraverso i mezzi audiovisivi la benedizione apostolica.

Si è congedato dalla folla chiedendo la protezione alla Madonna per il suo pontificato e augurando a tutti un “buon riposo”.

Particolarmente significativo e simbolico il nome assunto dal nuovo papa: “Francesco”: a lui il compito di rinnovare la Chiesa come fece in modo straordinario quel grande santo.

 

 

LA BIOGRAFIA

Il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, S.I. (gesuita), Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina) è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, in una famiglia di origine piemontese di Portacomaro Stazione (Asti). Ha studiato e si è diplomato come tecnico chimico, ma poi ha scelto il sacerdozio ed è entrato nel seminario di Villa Devoto. L’11 marzo 1958 è passato al noviziato della Compagnia di Gesù, ha compiuto studi umanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, ha conseguito la laurea in filosofia presso la Facoltà di Filosofia del collegio massimo «San José» di San Miguel.

Fra il 1964 e il 1965 è stato professore di letteratura e di psicologia nel collegio dell’Immacolata di Santa Fe e nel 1966 ha insegnato le stesse materie nel collegio del Salvatore di Buenos Aires.

Dal 1967 al 1970 ha studiato teologia presso la Facoltà di Teologia del collegio massimo «San José», di San Miguel, dove ha conseguito la laurea. Il 13 dicembre 1969 è stato ordinato sacerdote; il 22 aprile 1973 ha fatto la sua professione perpetua.

È stato maestro di novizi a Villa Barilari, San Miguel (1972-1973), professore presso la Facoltà di Teologia, Consultore della Provincia e Rettore del collegio massimo. Il 31 luglio 1973 è stato eletto Provinciale dell’Argentina, incarico che ha esercitato per sei anni.

Fra il 1980 e il 1986 è stato rettore del collegio massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa e parroco della parrocchia del Patriarca San José, nella Diocesi di San Miguel.

Nel marzo 1986 si è recato in Germania per ultimare la sua tesi dottorale; quindi i superiori lo hanno destinato al collegio del Salvatore, da dove è passato alla chiesa della Compagnia nella città di Cordoba come direttore spirituale e confessore.

Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo titolare di Auca e Ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno dello stesso anno ha ricevuto nella cattedrale di Buenos Aires l’ordinazione episcopale dalle mani del Cardinale Antonio Quarracino, del Nunzio Apostolico Monsignor Ubaldo Calabresi e del Vescovo di Mercedes-Luján, Monsignor Emilio Ogñénovich.

Il 3 giugno 1997 è stato nominato Arcivescovo Coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 Arcivescovo di Buenos Aires per successione, alla morte del Cardinale Quarracino.

È autore dei libri: «Meditaciones para religiosos» del 1982, «Reflexiones sobre la vida apostólica» del 1986 e «Reflexiones de esperanza» del 1992. È Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina che non possono contare su un Ordinario del loro rito. Gran Cancelliere dell’Università Cattolica Argentina.

Relatore Generale aggiunto alla 10ª Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2001).

Dal  novembre 2005 al novembre 2011 è stato Presidente della Conferenza Episcopale Argentina.

Dal B. Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001, del Titolo di San Roberto Bellarmino. Membro: – delle Congregazioni:  per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; per il Clero; per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica; – del Pontificio Consiglio per la Famiglia; – della Pontificia Commissione per l’America Latina.