Chiesa e mondo in dialogo

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VICARIATO DI CHIOGGIA. Il vescovo Dino De Antoni ha presentato la Costituzione Conciliare “Gaudium et spes”

Chiesa e mondo in dialogo 

Il documento Gaudium et spes è il simbolo del Concilio Vaticano Secondo nella sua faccia rivolta al mondo, tesa a incrociare i problemi di tutti. È stato l’ultimo documento approvato, giunto quasi sul filo di lana della conclusione del Concilio. Il quale si mette di fronte al mondo e ai suoi problemi con uno stile inedito: non quello del confronto duro o della condanna, ma quello della comprensione, della condivisione e della proposta. È lo stile vissuto da Papa Giovanni XXIII anche nelle sue personali iniziative, dalle udienze a personaggi controversi o estranei alla Chiesa, alle encicliche rivolte a tutti gli uomini, come la Pacem in terris. La parola chiave è ‘dialogo’, che diventerà anche una delle sigle del pontificato di Paolo VI. A quale titolo la Chiesa si rivolge al mondo? Il vescovo emerito Dino De Antoni, gradito ospite nella città di Chioggia dopo aver lasciato la città di Gorizia, nell’accogliente sala S. Filippo Neri a Chioggia venerdì 1° marzo, approfondisce e allarga la tematica di

questo documento ‘pastorale’: la Chiesa si rivolge al mondo perché si sente solidale con il mondo e i suoi problemi, e si riconosce presa da sollecitudine pastorale nei suoi confronti. La dott.ssa Nicoletta Gallimberti traccia il cammino al relatore e lo insegue attraverso domande progressive che permettono di affrontarne le varie tematiche. Viene guardata l’identità dell’uomo, colto nel suo ‘mistero’, il quale a sua volta trova luce e risposta nel mistero di Cristo. Questa è infatti la proposta che la Chiesa ardisce proporre al mondo: in Cristo si trova la chiave per guardare fino in fondo i problemi dell’uomo e per percorrere una via di risposta: la chiamata alla vita, la dimensione sociale, l’attività umana, il matrimonio e la famiglia, la famiglia, l’economia, la pace e la guerra, le gioie e le speranze, come pure le tristezze e le angosce. Il Concilio diventa il buon Samaritano del mondo, e la Chiesa si presenta – come disse Paolo VI all’Onu – come esperta in umanità. Il Concilio ha dettato un nuovo metodo di rapporto, dialogante e collaborativo, in un contesto culturale in cui ancora alcuni dettami fondamentali venivano riconosciuti in sintonia tra Chiesa e mondo: i dati naturali a proposito della identità del singolo, della famiglia, dei fattori societari, e quelli che vengono chiamati i diritti fondamentali. In questi cinquant’anni successivi al Concilio è mutato il contesto societario e politico del mondo, sono emerse nuove acquisizioni tecniche e si sono spalancati nuovi orizzonti alla comunicazione. Allora, il dialogo poteva impostarsi e correre in modo diretto ed esplicito. Invece, appena dopo il Concilio, è accaduta la ‘rivoluzione’ del ’68, che ha sovvertito alcuni parametri culturali. Il Concilio non ha ovviamente potuto affrontare alcuni problemi che sono emersi successivamente, come ad esempio quello del progresso sostenibile e della ecologia, quello della natura dell’uomo e della famiglia. Oggi la differenza culturale rende più difficili l’apertura del dialogo e quindi l’intesa o la collaborazione su questioni fondamentali. E tuttavia, la strada rimane aperta. La Chiesa non solo è in faccia al mondo, ma vive nel mondo, ne condivide il dramma e l’evoluzione e cerca costantemente la via di risposta, nella luce della fede e nell’esercizio della comunione. Il riverbero stesso che le ultime vicende della Chiesa, e in particolare la scelta di Benedetto XVI, hanno avuto nel mondo, sono segno di una vivace interazione reciproca. L’incontro, promosso dal Vicariato di Chioggia-Pellestrina-Ca’ Bianca, ha concluso il ciclo delle proposte di quest’Anno della Fede, che aveva come sfondo le tematiche della fede, nel contesto del cinquantesimo anniversario dall’inizio del Concilio Vaticano II. Complessivamente, si è trattato di un’esperienza positiva, che potrà essere ripresa con i dovuti adattamenti negli anni successivi. (a. b.)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 10 del 10 marzo 2013